Quest'altra me l'ero persa....
http://www.orsanavigazione.it/NOTIZIE_2010/Nav_2012.htmTRAGHETTI FS, SI SBARACCA NEL 2012La verità è tanto semplice quanto drammatica;
nel 2012 per il gruppo F.S. scade l’obbligo di garantire la
continuità territoriale fra la Sicilia e il continente e l’A.D. Mauro Moretti ha già annunciato, in tutte lingue, che “le ferrovie non hanno la vocazione armatoriale”, l’impianto navigazione di Civitavecchia è già stato sbaraccato e nel 2012 toccherà a Messina. Si tratta solo di mancanza di vocazione? Certamente c’è dell’altro e dall’analisi dei numeri si può facilmente risalire al nefasto progetto che porterà alla dismissione del traghettamento ferroviario molto prima dell’improbabile ponte.
la Convenzione firmata dai Ministri Tremonti e Lunardi con la Società Stretto di Messina per la realizzazione dell’attraversamento stabile, fra le righe contiene la chiusura del servizio di traghettamento di Stato. In particolare viene confermato che saranno risorse pubbliche a rendere possibile la realizzazione dell'opera e che il rischio di gestione dei capitali privati verrà garantito da un oneroso canone pagato dalle Ferrovie.
In buona sintesi la società Stretto di Messina sarà la destinataria delle risorse pubbliche attualmente investite da RFI per il servizio di traghettamento, l’aumento di capitale deliberato dal Governo per la Stretto di Messina è stato versato dal Ministero del Tesoro per il 70%, dall’ANAS per il 15% e il restante 15% è a carico delle ferrovie.
La Convenzione, che stabilisce il rapporto con la Società Stretto di Messina, prevede che a partire dal primo anno di esercizio a questa spettino:
1) 38 milioni di Euro l'anno da parte del Ministero delle Infrastrutture che, guarda caso, corrispondono ai contributi che attualmente vengono trasferiti dallo Stato a RFI per le attività di traghettamento ferroviario.
2) Un Canone annuo da parte di RFI.
Il canone per il primo anno, il 2012, è di 100,6 milioni di Euro, ma già nel 2013 passa a 112,7 per crescere nel tempo fino a 142milioni di Euro nel 2041.
Inoltre, entro il 31 Dicembre 2011 RFI dovrà finanziare e realizzare tre opere "essenziali" per i collegamenti ferroviari: il collegamento tra il Ponte e Messina, con una nuova stazione (per una stima da parte di Rfi di 0,4 miliardi di Euro); lo spostamento della linea Tirrenica in corrispondenza di Cannitello; un nuovo collegamento in galleria con Villa San Giovanni.
Rispetto ad oggi, dove le Ferrovie ricevono dal Ministero delle Infrastrutture dei finanziamenti per gestire i traghetti tra Villa San Giovanni e Messina (circa 38 milioni di Euro ogni anno), dal 2012 dovranno invece pagare un canone (di oltre 100 milioni di Euro ogni anno).
Perché caricare sulle ferrovie gran parte degli onerosi costi dell’improbabile ponte?
La risposta è ovvia: bisogna far crescere l’illusione che il ponte sarà realizzato "senza contributi dello Stato" (come propagandato dal governo) e visto che nessun investitore privato si sogna d’impantanarsi in una scommessa senza precedenti dall’esito molto incerto, lo Stato investe direttamente miliardi a fondo perduto attraverso Società che controlla direttamente (Fintecna, Anas, FS) lasciando ai creduloni l’illusione che il ponte sarà frutto d’investimenti imprenditoriali del circuito privato. I numeri riportati sono numeri ufficiali, pertanto, chi pensa di avere il posto fisso garantito a monte di tali prospettive, farebbe bene a svegliarsi, smettere d’informarsi con il TG del concittadino Emilio Fede e scendere in piazza per salvare il salvabile prima che sia troppo tardi. Chiedete ai colleghi di Civitavecchia cosa si prova a dover decidere in, poco tempo, fra le opzioni di trasferimento imposte dalle ferrovie… MENTRE AI PRECARI RESTERA’ UN CALOROSO ARRIVEDERCI E GRAZIE…
OrsaNavigazione
ALLA FACCIA !!!! molto attendibile ..il discorso non fa' una grinza