Certo è la mia crassa ignoranza a farmi pensare e scrivere quello che scrivo.
Penso a quello che poteva essere questa città con un lungomare da fontane bianche a Priolo - Augusta, con discese a mare attrezzate e pulite, pubbliche e spazi per strutture al servizio di alberghi.
Penso che il dopo guerra, in questa provincia, per la mancanza di lungimiranza di tanti amministratori, abbia provocato più danni che la stessa guerra, almeno alla comunità, mentre si ingrassavano i pochi.
L’unica parte ancora salva, sebbene violentata dall’inquinamento prodotto dalle industrie chimiche realizzate dal meneghino Moratti con la complicità dei soliti noti, è la costa che dai Cappuccini arriva alla tonnara di Santa Panagia.
La pista ciclabile realizzata sul tracciato della dismessa ferrovia è un’ottima cosa, anche se alcune migliorie e una idonea manutenzione e vigilanza potrebbe essere fatte.
Se a questa, in parallelo, si realizzasse un lungomare litoraneo con discese a mare, come detto, pubbliche e private, forse darebbe maggiore impulso a quel turismo fatto di persone che amano le scogliere.
Ma io sogno utopie e queste non sono pregio di tanti nostri amministratori che non si muovono se non sentono odore di quattrini facili da guadagnare.
Certo a guadagnarci sarebbe quel tanto bistrattato quartiere Mazzarona che non interessa a nessuno se non come serbatoio di voti per i politicanti del momento.
Sognare non costa nulla ed auguro tanti buoni sogni a tutti, specialmente alla classe politica.