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In cambio, il Presidente Salvoldi ha chiesto un nulla osta per la riqualificazione del quartiere Santa Lucia, in particolare per la zona inerente lo stadio Nicola De Simone, il quale verrebbe trasformato con la costruzione di altri impianti sportivi, uffici, alloggi e zone a verde, mantenendo comunque e magari rivalorizzando le costruzioni monumentali già esistenti.
antoniorandazzo ha scritto:Svendendo la zona della borgata fa un affare la città o gli eventuali ideatori e promotori del progetto?
Nel prg mi sembra che il nuovo stadio sia già stato previsto in zona Pantanelli.
Ciò che importa sono il progetto esecutivo ma sopratutto i soldi!! ci sono?
e come e con cosa dovrebbe essere riqualificata la borgata?
Trema Siracusa! Non si tratta delle armate romane del generale Marcello, nè degli arabi pronti ad assediare l’ultimo baluardo cristiano di Sicilia sito ancora a Siracusa, ma poco ci manca.
Un atroce programma di distruzione è scattato all’alba del 7 Marzo dell’anno del Signore 2009 e presto sconvolgerà le fondamenta del quartiere più bello dell’immortale Siracusa.
Un certo Salvoldi, pare presidente di una squadra di calcio locale, ha deciso di distruggere quanto l’uomo e la natura hanno fatto in tanti anni per sostituirsi (manco fosse il padre eterno!) ad essi nell’opera creatrice.
Pare che già il cinema italiano sia pronto ad una nuova stagione di impegno politico e civile ambientando il sequel de “Le mani sulla città” proprio a Siracusa. Altro che Napoli!
Da cittadino non posso certo tirarmi indietro, ma ben consapevole dell’impossibilità di frenare gli eventi, almeno con le mie fotografie voglio testimoniare quanto di bello esiste ancora lì nel quartiere, che diciamolo chiaramente è un po’ per tutti noi la nostra seconda casa, e che presto verrà cancellato o coperto dalle ruspe presidenziali.
Oggi 8 Marzo la nostra Borgata è ancora immacolata e si presenta senza alcuna contaminazione.
Mi domando io cosa succederà adesso, se non si farà qualcosa per frenare tale scempio. Cosa vedranno le future generazioni al posto di questo meraviglioso skyline?
Oggi dagli scaloni della Gradinata Nord ho voluto fare delle foto per godermi gli ultimi istanti del suggestivo panorama che circonda lo stadio del Siracusa e che in un imminente e buio futuro saranno coperti allo sguardo dal cemento armato!
n direzione sud est il prospetto di una costruzione giallo ocra con torrioni difensivi e strette finestre anti assedio. Datazione: metà anni settanta del secolo scorso.
Bianca pietra siracusana, antica calce tipica delle costruzioni (abusive) mediterraneee. Costruito su tre piani gode di un adeguato numero di antenne televisive ad uso nido di piccioni.
Case coloniche in stile ispanico con grate alle finestre anti fuga per possibile uso carcerario. Davanti famigerata gabbia per eventuali prigionieri in esubero.
Sul modello “dolce impero d’abissinia” sorge sul lato sud ovest un palazzo in cemento armato con palme e pini onde lanciare il messaggio di una coinvivenza possibile tra Nord e Sud del mondo.
La grande incompiuta di Siracusa! Le nostre torri gemelle! Il vero pugno in un occhio all’estetica della borgata! Come si fa a costruirne una sola? Basta guardare l’equilibrio che ne sarebbe sorto con un grattacielo speculare ed identico a destra dell’arco di ingresso dello stadio. Le Petronas Twin Towers di Kuala Lumpur o le defunte torri gemelle del World Trade Center di NYC non avrebbero mai retto all’ardire di quelle siracusane.
“...e questa siepe, che da tanta parte dell'ultimo orizzonte il guardo esclude”. Leopardi? No, l’inquilino del piano di sotto che non può vedersi la partita del Siracusa perché coperto dall’albero. Che posto ci sarà per la poesia quando tutto ciò sarà coperto?
E tutto questo alle spalle della gradinata? Quale siracusano ingrato può ancora difendere una speculazione edilizia tale da fare scomparire alla vista dei nostri occhi questo splendore di caseggiati che ci fanno ricordare cosa siamo stati?
http://www.siracusacalcio.net
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