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Domenica scorsa Berlusconi, accusato di nutrire una vera e propria ossessione per la "minaccia comunista" in Italia, aveva detto che i comunisti hanno storicamente bollito i bambini, per farne fertilizzante.Lui si è giustificato dicendo in un comizio a Napoli : "Mi accusano di aver detto più volte che i comunisti mangiano i bambini: leggetevi il 'Libro nero del comunismo' e scoprirete che nella Cina di Mao i comunisti non mangiavano i bambini, ma li bollivano per concimare i campi.
"Poi ci dicono che abbiamo la testa rivolta all'indietro, ma dimenticano che ancora oggi nell'opposizione ci sono tre partiti che orgogliosamente si dichiarano comunisti", ha puntualizzato.
Poco dopo, attaccando l'opposizione, Berlusconi ha detto: "Per chi viene da quelle propaggini ideologiche, dalla concezione comunista dello stato, l'obbiettivo è quello di mettere la camicia di forza burocratica e fiscale ai cittadini".
La Cina, che festeggia il 2006 come anno dell'Italia, ha condannato oggi le parole del premier Silvio Berlusconi, secondo cui durante il regime di Mao Tze Tung i cinesi bollivano i bambini.
"Siamo scontenti di queste chiacchiere senza senso", ha affermato il ministero degli Esteri cinese in una dichiarazione inviata per fax a Reuters oggi.
"Le parole e le azioni dei leader italiani dovrebbero andare a beneficio della stabilità e dello sviluppo di relazioni amichevoli tra Cina e Italia".
Silvio Berlusconi non fa marcia indietro sulle dichiarazioni riguardo alla Cina e ribadisce che si tratta di fatti storici . 'Ma e' storia... Mica li ho bolliti io i ragazzini - ha detto il premier - Poi non si puo' estrapolare da una conversazione di due ore una frase'.
Dal primo ministro poi un'altra stoccata al leader dell'Unione. 'Prodi - conclude - monta sopra le polemiche perche' fa il commesso viaggiatore della Cina'
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