di acid il 15 gen 2009 19:17
Lavori per la realizzazione di una barriera arborea antinquinamento nella zona nord della città: aggiudicato l’appalto, a breve la consegna dei lavori. L’opera sarà completata in un anno.
Siracusa 15.1.2009- La ditta Seicon di Castellammare del Golfo, con un ribasso del 7% su un importo di 583.000 euro, si è aggiudicata l’appalto per la realizzazione di una barriera arborea antinquinamento si svilupperà lungo la costa, tra Targia e Santa Panagia, per un totale di 19.480 piante su un’area di 66 ettari. Nei prossimi giorni sarà firmato il relativo contratto e da quel momento la ditta avrà 45 giorni per la consegna dei lavori che dovranno essere comunque ultimati in un anno. Nella sua interezza l’opera di sistemazione complessiva dell’area costerà circa 830.000 euro
La barriera sarà realizzata con alberi ed arbusti, tutti locali. Saranno piantati 7 mila 500 ulivi e 2 mila 800 tra carrubi, bagolari e ligustri; le rimanenti 9 mila 180 piante saranno composte da mirto, corbezzolo, tamerice e alaterno. I terreni sono tutti demaniali o di proprietà comunale.
Dunque, un’area oggi arida ed abbandonata, e in parte adibita a discarica abusiva, a breve cambierà aspetto, andandosi ad integrare in futuro con la pista ciclabile che è già in corso di realizzazione lungo l’ex tracciato ferroviario.
“Quella che si avvia ad essere realizzata- dichiara il sindaco, Roberto Visentin- è una delle iniziative pensate dall’Amministrazione a tutela del territorio e contro l’inquinamento: l’obiettivo è di utilizzare le proprietà delle piante per riuscire a captare le polveri dei gas di combustione (delle auto e della zona industriale) così da avere anche degli indicatori biologici per analizzare la qualità dell’ambiente. Inoltre, la produzione di ossigeno, la difesa del suolo, la conservazione della vita animale e gli effetti sul sistema idrico, consentiranno di migliorare il microclima e l’ecosistema urbano”.
L’Amministrazione comunale sta lavorando anche ad altri progetti: dalla realizzazione di un parco urbano con la Regione, sfruttando le diverse aree a verde che insistono sul territorio, tra cui la zona di Akradina, da collegare con il parco archeologico della Neapolis, al progetto per l’area di Bosco Minniti, per il quale Comune e Corpo forestale hanno pensato ad una convenzione con l’Istituto Orto Botanico di Catania per la costituzione di una sezione periferica a Siracusa. Questo, se da un lato permetterebbe un vasto intervento di riqualificazione, dall’altro darebbe al progetto una sua connotazione scientifica visto che l’area sarebbe destinata ad ospitare essenze autoctone in pericolo di estinzione.
Comune Siracusa