Omaggio a S Lucia patrona Siracusa, vista da A. Randazzo

[antoniorandazzo]

chista iè a vera storia ri na fimminedda nostra, nata pi casu nta sta città.
Vi presento la mia ultima opera in corso di lavorazione.
Tanti secoli fa visse a Siracusa, colonizzata dai romani, ( l'arco romano e il muro), una ragazza che prese sul serio gli insegnamenti del Cristo, quindi abbandonò la cultura del tempo, discese a livello dei poveri ed essa stessa si fece povera ( il vestito rattoppato). Così sali al cielo ( la scala a destra, illuminata dallo spirito). Dopo tanto tempo la chiamiamo S. Lucia. Il volto e le braccia in pero selvatico, il vestito faggio ed altri legni. Sempre più difficile, Intarsio con legno massello.Ciao ciao Antonio

[masvemi]

Mancare dal forum ne è valsa la pena. Non ci sono parole.......verremo a vederla di presenza appena la completerai. Io ed Evaluna ti verremo presto a trovare.....prima o poi lo faremo

[acid]

Complimenti Antonio. E' davvero molto bella

[antoniorandazzo]

Mancare dal forum ne è valsa la pena. Non ci sono parole.......verremo a vederla di presenza appena la completerai. Io ed Evaluna ti verremo presto a trovare.....prima o poi lo faremo

Quando sono in fibrillazione dimentico anche di comprare il pane, come avviene già da qualche tempo. Dopo tante pene e tanti affanni, come già sapete, abbiamo ripreso a vivere ed io cerco di realizzarmi al meglio. Grazie dei complimenti alla mia età fanno bene e spingono a fare sempre meglio nelle sfide quotidiane, siano esse sculture o difficoltà di vita reale. Ciao a tutti, Antonio

[antonio leone]

che tecnica hai usato?
antonio da padova

Mancare dal forum ne è valsa la pena. Non ci sono parole.......verremo a vederla di presenza appena la completerai. Io ed Evaluna ti verremo presto a trovare.....prima o poi lo faremo

Quando sono in fibrillazione dimentico anche di comprare il pane, come avviene già da qualche tempo. Dopo tante pene e tanti affanni, come già sapete, abbiamo ripreso a vivere ed io cerco di realizzarmi al meglio. Grazie dei complimenti alla mia età fanno bene e spingono a fare sempre meglio nelle sfide quotidiane, siano esse sculture o difficoltà di vita reale. Ciao a tutti, Antonio

[antoniorandazzo]

che tecnica hai usato?
antonio da padova

Mancare dal forum ne è valsa la pena. Non ci sono parole.......verremo a vederla di presenza appena la completerai. Io ed Evaluna ti verremo presto a trovare.....prima o poi lo faremo

Quando sono in fibrillazione dimentico anche di comprare il pane, come avviene già da qualche tempo. Dopo tante pene e tanti affanni, come già sapete, abbiamo ripreso a vivere ed io cerco di realizzarmi al meglio. Grazie dei complimenti alla mia età fanno bene e spingono a fare sempre meglio nelle sfide quotidiane, siano esse sculture o difficoltà di vita reale. Ciao a tutti, Antonio

E' tutto un assemblaggio di legni vari, riciclo di materiali, come un divano in pino, sponde di cassetti di faggio, piedi di un tavolo, una cornice già utilizzata, uno sportello di frigorifero in rovere, tavolette di noce antico ricavate da una scrivania semidistrutta e abbandonata tra i rifiuti ecc... ecc... Da un tronchetto di pero selvatico ho ricavato, scolpendo, il volto. Poi ho sagomato la testa e un pezzo di noce scuro e l'ho incollato per scolpire i capelli ed in seguito ho incollato lo scialle dopo aver sagomato e abbozzato le braccia e così via.Anche il mendicante è realizzato allo stesso modo. L'arco è realizzato con blocchettini di pino come se avessi dovuto costruire un vero arco, centina compresa. Credo che sia quanto di più difficile si possa provare a fare con il legno. Il tipo di tecnica usato è proprio una mia scelta già da tanti anni che puoi verificare andando nel mio sito. Ciao Antonio da Padova da Antonio di Siracusa, e, grazie per l'attenzione.

[antonio leone]

tutta l'arte merita attenzione ed è interessante come tu riciclando un pò di tutto hai realizzato quest'opera.
spero che quando un giorno farò ritorno potrò incontrarti.
ciao e buona giornata

[antoniorandazzo]

Aggiornamento per avanzamento lavori, ecco, in prospettiva in alto, ortigia con ipotesi di impianto greco e le fortificazione del loro tempo, ciao ciao,
Antonio

[antonio leone]

qui c'è un impegno di intarsio. Ok!

[antoniorandazzo]

Aver postato la foto della scultura potrebbe far pensare ad un tentativo di ricercare notorietà e attenzione a tutti i costi.
La scultura è per me occasione per indagare e chiedermi risposte perchè, chiarisco, ritengo vera cultura condividere con gli altri le nostre conoscenze e, nel caso specifico, ho postato questa Ortigia per avvalorare l'ipotesi di impianto greco trasmessacci dagli studiosi e cioè che i greci avevano l'abitudine di tagliare le strade a pettine. Le costruzioni di case e palazzi erano quasi sempre bassi e squadrati.
Tutte le viuzze che da via Roma e dalla giudecca scendono e scendevano, verso il mare direzione ovest-est e dall'altra parte tutte quelle che da Via Cavour scendono e scendevano, per la marina, dove non vi era il passeggio ma si fermava alle fortificazioni dell'attuale passeggio Adorno, e i miracoli.
La via centrale era il decumano che partiva dalla zona talete-lato destro carcere passando davanti al tempio di apollo e quindi Via Dione e via Roma davanti al tempio di Athena e Via Minerva (la zona dell'agorà).
A quel tempo il mare arrivava quasi al tempio di apollo.( le pesanti colonne di "giuggiulena" estratte dalla zona di punta mola alla maddalena vennero trasportate li con barche e zatteroni)
Non esisteva ponte ed il collegamento con la terra ferma era assicurato da un terrapieno.
Le fortificazioni spagnole furono certamente edificate su quelle greche esistenti rispettando il perimetro dello scoglio. Il mare però era più basso mentre il livello del suolo era almeno due metri di meno di quello che è oggi. Tracce di arsenale sono state trovate proprio nei pressi del ponte dietro il palazzo delle poste.( la zona dei villini fino al passaggio a livello di via Piave ( arsenale greco) e l'attuale Corbino, era mare che formava tutto il porto Lachio o marmoreo.
Ne consegue che la terraferma arrivava fino alle mura davandi al carcere da una parte mentre dall'altra in quella zona di Via xx Settembre, dove vi sono tracce di mura e torri, era l'ingresso antico dell'isolotto.
Per finire l'opera è eseguita ad intarsio con legno che poi ho scolpito e non foglietta come i mobili.
Quando avrò terminato scrivero le mie considerazioni per raccontare cosa voglio dire con la scultura.
Ciao ciao. Antonio

[acid]

E' bellissimo seguire e vedere l'evoluzione della nascita di un'opera d'arte

[antonio leone]

veramente interessante la descrizione che hai fatto e riportando il tutto su una forma scultorea sta a dimostrare che gli artisti vanno ascoltati perchè sono coloro i quali trascrivono ai posteri in forma duratura, la storia di una civiltà del periodo trascorso.
antonio

Aver postato la foto della scultura potrebbe far pensare ad un tentativo di ricercare notorietà e attenzione a tutti i costi.
La scultura è per me occasione per indagare e chiedermi risposte perchè, chiarisco, ritengo vera cultura condividere con gli altri le nostre conoscenze e, nel caso specifico, ho postato questa Ortigia per avvalorare l'ipotesi di impianto greco trasmessacci dagli studiosi e cioè che i greci avevano l'abitudine di tagliare le strade a pettine. Le costruzioni di case e palazzi erano quasi sempre bassi e squadrati.
Tutte le viuzze che da via Roma e dalla giudecca scendono e scendevano, verso il mare direzione ovest-est e dall'altra parte tutte quelle che da Via Cavour scendono e scendevano, per la marina, dove non vi era il passeggio ma si fermava alle fortificazioni dell'attuale passeggio Adorno, e i miracoli.
La via centrale era il decumano che partiva dalla zona talete-lato destro carcere passando davanti al tempio di apollo e quindi Via Dione e via Roma davanti al tempio di Athena e Via Minerva (la zona dell'agorà).
A quel tempo il mare arrivava quasi al tempio di apollo.( le pesanti colonne di "giuggiulena" estratte dalla zona di punta mola alla maddalena vennero trasportate li con barche e zatteroni)
Non esisteva ponte ed il collegamento con la terra ferma era assicurato da un terrapieno.
Le fortificazioni spagnole furono certamente edificate su quelle greche esistenti rispettando il perimetro dello scoglio. Il mare però era più basso mentre il livello del suolo era almeno due metri di meno di quello che è oggi. Tracce di arsenale sono state trovate proprio nei pressi del ponte dietro il palazzo delle poste.( la zona dei villini fino al passaggio a livello di via Piave ( arsenale greco) e l'attuale Corbino, era mare che formava tutto il porto Lachio o marmoreo.
Ne consegue che la terraferma arrivava fino alle mura davandi al carcere da una parte mentre dall'altra in quella zona di Via xx Settembre, dove vi sono tracce di mura e torri, era l'ingresso antico dell'isolotto.
Per finire l'opera è eseguita ad intarsio con legno che poi ho scolpito e non foglietta come i mobili.
Quando avrò terminato scrivero le mie considerazioni per raccontare cosa voglio dire con la scultura.
Ciao ciao. Antonio

[Fid]

complimenti Antonio, come sempre un gran bel lavoro

[Evaluna]

Caro Antonio permettimi di farti i miei più sinceri complimenti per la tua creazione.

La tua assenza nel forum si è sentita ma il risultato di questa è un'opera di grande bellezza e maestria.

[antonio leone]

so benissimo che i complimenti sono diretti ad antonio randanzzo "il terrone" ma visto che ci sono anch'io che mi chiamo antonio posso suggerirvi di specificare di quale antonio parlate, poichè io da buon siracusano abito a padova, a padova cosa c'è, "Sant' Antonio" conosciuto in tutto il mondo come il "Santo" senza nome in più vivendo al nord sono anche polentone misto a terrone, abbreviando si può benissimo dire "polenterrone" scegliete tra il santo e polenterrone a voi la parola.
Scusa antonio sei grande.

Caro Antonio permettimi di farti i miei più sinceri complimenti per la tua creazione.

La tua assenza nel forum si è sentita ma il risultato di questa è un'opera di grande bellezza e maestria.