di antoniorandazzo il 15 ott 2007 10:31
e per finire questo capitolo dedicato alla porta, copio una pagina del mio libretto dedicato alla porta Ligny:
Tanti Siracusani possiedono questa immagine fotografica dell’antica porta o copia di essa e restano sconcertati, senza parole, nel conoscere come fu proditoriamente demolita nel 1893.
Ampiamente il preside Prof. Salvatore Russo ne ha riferito nella relazione dal titolo ”QUELLO CHE NON FECERO I BARBARI”.
Se conservata, almeno per il passaggio pedonale e ciclistico, creando allora un altro ponte di attraversamento della darsena, gli amministratori del tempo, avrebbero precorso i tempi evitando anche la costruzione del cosiddetto nuovo terzo ponte.
Proviamo ad immaginare lo status dei Cittadini all’epoca dell’Unità d’Italia:
- i siracusani ne avevano certamente piene le tasche per aver sopportato le angherie di un regime spagnolo prima e Borbonico dopo;
- Ortigia era una cittadella fortificata sottoposta al demanio militare che la costringeva nel guscio;
- i Siracusani, almeno i popolani, erano costretti a pagare il pedaggio, sopportare i maltrattamenti e le umiliazioni conseguenti alla presenza della soldataglia;
- chi lavorava all’esterno della cinta muraria non era libero di entrare e uscire a piacimento poiché rischiava di non poter rientrare in casa;
- i terreni lasciati liberi dal demanio militare erano un ghiotto boccone speculativo per i soliti affaristi senza alcun ideale;
- il vetusto edificio, trascurato, mostrava i segni di un degrado tale che occorrevano cifre enormi per l’eventuale ristrutturazione;
- solo un’esigua minoranza oculata pensò di opporsi, ma senza concreti risultati;
- i politici del tempo, salvo lodevoli eccezioni, erano succubi e contigui alle lobby dei nobili prima e della ricca borghesia dopo e quindi lontani dal pensare in positivo al futuro della città.
Ci rimane solo l’amara constatazione dei danni provocati nel corso del tempo.
La monumentale Porta, per la mole e l’epoca che ricorda, potrebbe dare comunque ancora oggi, ulteriore lustro a questa città.