A Siracusa camminavamo nei boschi d'aranci, vedendo tra i tronchi splendere il mare.....gli alberi avevano su i rami gli antichi frutti e i nuovi fiori ; i petali ci cadevano sul capo come una neve odorante ; e noi mordevamo la polpa succulenta come si morde il pane......"E' là, è là che voglio vivere
D'Annunzio non è il mio autore preferito, ma in questa opera "La città morta" è davvero "immenso". Grazie Archimede per avermela fatta ricordare.