di archimede il 16 apr 2007 11:55
E' ormai evidente che l’ordinanza avrà effetti devastanti sulle categorie più disagiate, poichè i mezzi più vecchi sono di proprietà degli indigenti, impossibilitati ad acquistare auto nuove di zecca ed in questo modo impossibilitati non soltanto a svolgere ogni tipo di attività per fini personali, ma anche per recarsi sul posto di lavoro, soprattutto se lavorano fuori città, dove non è ipotizzabile l’utilizzo del mezzo pubblico, nè tanto meno il percorso a piedi (soltanto le aziende di grosse dimensioni dispongono di pullman privati da mettere a disposizione dei propri dipendenti).
Secondo il presidente della cooperativa sociale «Il giardino di Damarete », nonchè esperto in ambiente, il Comune dovrebbe rilasciare un’autorizzazione a tutti i proprietari di mezzi "sgangherati", almeno per recarsi nel posto di lavoro.
Se così non dovesse essere, si finirebbe per colpire gravemente il sistema produttivo, soprattutto quello situato in periferia, dove, tra l’altro, sempre per motivi economici, vivono le famiglie meno agiate. Per limitare l’inquinamento, l’amministrazione potrebbe, invece, vietare la circolazione dei mezzi di cilindrata superiore a 1.800 c.c.. E’ riconosciuto, infatti, l’elevato potere inquinante dei "mostri", sia per l’elevato peso sia per le velocità da brivido. Per evitare l’elevata concentrazione di inquinanti, si potrebbe pensare, infine, ad una differenziata determinazione degli orari di entrata e di uscita negli uffici pubblici e nelle scuole.