Una spirale d'acqua che attraversa la piazza e due panchine arcuate in stile Gaudì.
In ricordo dell'acqua è la forma della piazza che ricorda la forma dell«occhio di Medusa»: elemento grafico tradizionale che i pescatori siracusani disegnavano sulle barche per scaramanzia (come già ci ha fatto notare Evaluna).
Tutta la piazza è stata realizzata in pietra lavica, mentre la linea d'acqua è stata disegnata con la tipica pietra bianca siracusana disposta ad opus incertum.
Scenografico lo zampillio dell'acqua che sgorga da ugelli posti al di sotto del pavimento calpestabile con spruzzi che arrivano a toccare il metro di altezza, e confluisce in un canale che scorre lungo tutta la linea.
Ogni getto è poi illuminato da piccole lampade; mentre nel resto della piazza sono disposte aiuole in accordo con quanto deciso dalla Soprintendenza per salvaguardare il materiale archeologico custodito al di sotto dell'area. Non saranno infatti piantati alberi le cui radici potrebbero compromettere lo stato dei resti sotterranei, ma un prato, fiori e palmette saranno l'arredo verde della zona.
Ecco una bella veduta dall'alto:
(foto e info tratte dal quotidiano "La Sicilia", (2-4 Febbraio 2007)