I coniugi Romano sono rinchiusi nel carcere di Como
COMO - La notizia shock arriva poche ore dopo la confessione dei coniugi Romano. "Credo proprio che Raffaella fosse incinta quando l'hanno massacrata", rivela il marito Azouz Marzouk. Una ipotesi che per l'uomo è "quasi una certezza", ma che al momento non sarebbe confermata dall'autopsia. "Quelli ora li uccido io", aveva detto a caldo di Marzouk, mentre più pacato era stato il commento di Carlo Castagna, il padre di Raffaella: "Li perdono e li affido al Signore. Bisogna perdonare in questi momenti. Bisogna finirla con l'odio".
Ad incastrare Olindo Romano e Angela Rosa Bazzi è stata una macchia di sangue sulla loro auto. E così i due hanno confessato di essere gli assassini della strage di Erba: "Siamo stati noi. Abbiamo usato una spranga e due coltelli". Anche il loro legale ha ammesso che "entrambi i miei clienti hanno dichiarato la loro compartecipazione. Ci sarà un processo e i giudici dovranno decidere". Omicidio plurimo premeditato è il reato loro contestato. E, secondo quanto emerso dagli interrogatori, sembra sia stata Angela Rosa ad uccidere il bambino di due anni.
Marito e moglie, che per giorni avevano proclamato la loro innocenza, sono crollati di fronte a quella macchia di sangue di Mario Frigerio, l'unico sopravvissuto alla mattanza, sfuggita al maldestro tentativo di cancellarla dalla tappezzeria della loro auto. Ma l'intero alibi fornito dai coniugi Romano non reggeva. "Eravamo in paninoteca quando li hanno uccisi", ma lo scontrino del McDonald's sul lungolago di Como in cui i due hanno sostenuto di essere andati la sera dell'11 dicembre, fu rilasciato alle 21.30, un'ora e mezzo dopo la strage, un tempo sufficiente per permettere alla coppia di cancellare le tracce degli omicidi e raggiungere Como in macchina. E poi ad inchiodarli ci sono i tracciati del loro telefono cellulare, che all'ora della strage dimostra che erano in via Diaz; il racconto del sopravvissuto Frigerio, e le analisi dei reperti recuperati nella loro abitazione, nell'auto e nella casa del massacro.
Finalmente la verità a trenta giorni esatti dalla strage. Il movente resta quello avanzato con stupore all'indomani della strage: Azouz e sua moglie facevano troppo rumore. Le interminabili liti, le ingiurie, la denuncia per minaccee la richiesta di denaro per ritirare la denuncia, l'imminente udienza davanti al giudice di Pace.
Intanto per le famiglie delle vittime è pronto il nullaosta per i funerali. Valeria Cherubini, la vicina di casa di Raffaella e Azouz Marzouk verrà sepolta a Montorfano, un piccolo paese tra Erba e Como, mentre i funerali di Paola Galli, la madre di Raffaella, si terranno a Erba, verosimilmente sabato mattina. Le altre due vittime dell'eccidio di via Diaz, Raffaella Castagna e il piccolo Youssuf, saranno portate in Tunisia e laggiù sepolte con rito islamico, così come aveva fortemente voluto Azouz.
fonte http://www.repubblica.it
io non ho parole..per queste persone che non si sono fatti scrupoli a massacrare una donna, sua madre e un bambino di due anni, non provo nessuna pietà..spero che in carcere gli diano la giusta punizione i loro stessi compagni di cella..
infliggerei loro lo stesso dolore delle vittime ma in modo lento..
sarò dura ma odio chi tocca i bambini!