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Sisma del '90: Per non dimenticare

Come in ogni provincia, purtroppo, i problemi non mancano: a voi le "lamentele"

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Sisma del '90: Per non dimenticare

Messaggiodi docmar77 il 13 dic 2007 02:56

IL TERREMOTO DEI SILENZI

Ad Augusta c' è stato il terremoto, ma fuori di Augusta non si è saputo.
Un'attenta campagna di disinformazione, di silenzio e di non-verità ha coperto il dramma di una Città rimasta sola, con cinquemila senzatetto, con metà delle chiese e delle scuole inagibili, che debbono sopperire con turni alle esigenze di fedeli e studenti.
Non sono stati risparmiati neanche altri edifici pubblici; la circolazione è impazzita.
Sola Augusta lo è stata da sempre, ma in questo caso occorre dire che a qualcuno, amministratori compresi, questa solitudine ha giovato: pur essendoci una base operativa della Marina Militare forte di almeno duemila effettivi, i primi mezzi dell' esercito sono spuntati solo dopo una settimana, mentre altrove, in altre occasioni, dopo 48 ore i mezzi dell'esercito erano già operanti.
Vi siete mai chiesti perché 12.000 senzatetto non fanno notizia? Perché 12 morti son "pochi"?
Perché l' epicentro è stato artificiosamente spostato 55 Km più a sud?
Perché stampa e Tv sono andate a Carlentini?
Perché del terremoto di Augusta nessuno sa niente?
E' ovvio: perché di fronte all' opinione pubblica Augusta non deve esistere, oppure tutto deve apparire normale, anche se ad Augusta si sta consumando una tragedia per "interessi di Stato".
Il porto di Augusta con le sue 4.100 navi che vi transitano ogni anno, con i 36.000.000 di tonnellate di merci varie che vi transitano, con i suoi 1.200 miliardi l' anno di diritti doganali che fa entrare gratis nelle casse dell' erario, rappresenta un polo economico non indifferente.
Ma c'è dell'altro: attorno al porto di Augusta sono state concentrate le industrie chimiche e petrolchimiche più inquinanti, quelle industrie che forniscono materiali di consumo per l' intera Italia, l' Europa e il Nord-Africa e che fruttano allo Stato altri 20.000 miliardi l'anno.
Una Città che deve apparire normale anche di fronte alla più evidente emergenza.
Una città che non deve fare notizia, ma che deve rendere allo Stato in termini di denaro e di merci, anche se questi sono macchiati di sangue e di sudore.
Ad Augusta il polo petrolchimico ha portato il benessere, ma il benessere ha portato l'inquinamento e l' inquinamento ha portato la morte all' ecosistema, e i danni alla salute di chi vive dentro o a ridosso delle fabbriche.
Per questo benessere ad Augusta il cancro uccide un abitante su tre;
per questo benessere i pesci del mare di Augusta sono morti a migliaia di tonnellate;
per questo benessere i bambini di Augusta nascono malati;
per questo benessere la gente di Augusta è da decenni alle prese con malattie allergiche dell' apparato respiratorio e della pelle.
Per questo benessere il lavoro ad Augusta, paradosalmente non serve per vivere, ma per morire.
Per questo il terremoto ha avuto epicentro prima a Noto e poi a Carlentini, per questi motivi nessuna Autorità politica nazionale si è fatta vedere ad Augusta e dintorni dopo il terremoto, ad eccezione del Ministro per la Protezione civile Lattanzio il quale, a Siracusa, ha dichiarato che «quando hanno saputo del terremoto in questa zona hanno temuto il peggio».
Poi ci ha pensato la "guerra del Golfo" a stendere un' altra cortina di silenzio su una tragedia, per quest' altra volta, solo sfiorata.
E così ancora una volta Augusta è stata lasciata sola, in mano ad una amministrazione inesistente, dove i pseudo amministratori, impegnati nel protagonismo personale, nel dopo-terremoto, lasceranno la loro impronta negativa anche in questo dramma.
Per loro, pur nella tragedia, una coperta in più, un dolce, un pacco dono, una stufa, un giocattolo, rappresentano sempre una merce di scambio per un voto alle prossime elezioni.
E subito dall' alto si sono premurati di parlare di soldi, di ricostruzione: una ricostruzione da realizzare in tempi brevissimi: un discorso sulla ricostruzione che appare troppo rapida e sospetta.

Tratto da http://www.lasvolta.net/tds/index1.htm



L'articolo è un pò vecchio, ma per chi, come me, l'ha vissuto, credo sia importante leggerlo...per non dimenticare!!!Chissà cosa realmente abbiamo rischiato quel giorno...chissà cosa rischiano siracusa, priolo, melilli, augusta tutti i giorni...per ciò che mi hanno raccontato all'università noi abbiamo il polo industriale più grande d'Italia (ricordo 18 km di industrie...non vorrei dire fesserie!) ed uno dei più grandi d'Europa. Il più alto tasso di bambini nati malformati in Europa ed uno dei più alti tassi di microcitoma polmonare....a questo punto il rischio sismico diventa forse l'ultimo dei problemi!!!!
Andai nei boschi per vivere con saggezza ed in profondità,per succhiare il midollo della vita e sbaragliare tutto ciò che non era vita...e non scoprire in punto di morte che non ero vissuto!!!
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Messaggiodi antoniorandazzo il 13 dic 2007 06:40

E i nostri politici stanno a guardare come se non abitassero anche loro nei paraggi. Le malattite tumorali in genere sono in continuo aumento da cosa sono causate?
Meglio sistemare la pavimentazione delle strade, vendere il vecchio ospedale, pensare alle cliniche private, escogitare sistemi per far soldi con la pelle degli altri, ecc...eccc.
Noi tutti sappiamo chi sono i soggetti, non molto onorevoli.
Anche le malattie sono strumento di speculazione per tanti "benefattori" delle loro tasche e di quelli di tanti loro compari.
Solo chi ha vissuto e vive la malattia ne conosce il peso che viene aggravato dai disagi burocratici e dal cattivo funzionamento di tante strutture sanitarie.
Mi fermo qui per amor di patria e saluto.
Ciao a tutti Antonio
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Messaggiodi Evaluna il 13 dic 2007 11:42

Terra ballerina la nostra e non proprio consona ad accogliere, visto l'altissimo rischio sismico, strutture industriali quali quelle che incombono come minaccia su di noi. :?

Abbiamo rischiato e rischiamo ancora più di quanto si possa immaginare ma il puzzo dei soldi è più forte dell'odore della paura. :evil:

Continuiamo a confidare e ad affidarci a Santa Lucia. :roll:
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Messaggiodi blanche il 13 dic 2007 15:23

quel giorno, ero molto piccola, ma lo ricordo come fosse ieri...

il canarino di casa riuscì a svegliare tutti almeno 1/4 d'ora prima, i letti che si mossero, il telefono che squillava, l'uscire in pigiama e infreddoliti senza prendere nulla...la paura...

ricordo di aver letto in un sito che la scossa fu molto forte, ma nonostante questo la potenza del sisma dichiarata è stata di molto inferiore alla realtà, i cittadini non furono, o lo furono solo parzialmente, informati dei fatti e nonostante l'imminente scossa era stata avvertita nell'osservatorio sismologico di catania nessuno fu allertato...

ci sarebbero tantissime domande che ancora oggi aspettano una risposta, domande che non si capisce perchè chi sa non vuole nemmeno ascoltare..
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Re: Sisma del '90: Per non dimenticare

Messaggiodi Mizar77 il 03 gen 2008 10:09

Personalmente non mi preoccupo della zona industriale relativamente ad un terremoto... ma delle case si!!!!

Forse pochi sanno che a Siracusa la situazione urbanistica è disastrosa!!!!

In caso di sisma di magnitudine elevata, bisogna prima chiedersi quante case a Siracusa rimarranno in piedi....e quante saranno danneggiate in modo irreversibile...

Oggi credo che sia assurdo comprare una casa in cemento, a 2000 €/m2 e poi non verificare lo stato dei controlli sulla struttura....lo stato dell'immobile e gli interventi strutturali effettuati dopo il 92'!!!

Si pensa solo alla posizione, al piano allo stato degli infissi, al garage... non allo stato generale dell'immobile.


La nostra ammistrazione ha forse mai pensato di fare un censimento serio per verificare lo stato delle case?


I cittadini durante le riunioni di condomonio litigano per l'installazione della parabola, e non pensano alla propria sicurezza...
Come al solito in questa società si pensa si magnifica e si ricama su problemi che sono di entità minore e non si focalizza l'attenzione sulle vere problematiche....
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Re: Sisma del '90: Per non dimenticare

Messaggiodi Evaluna il 03 gen 2008 14:39

Hai pienamente ragione Mizar. :wink:

E' una cosa cosi ovvia che sfugge a tutti me compresa. :? Costruire e ristrutturare, in zone ad alto rischio sismico come la nostra, case e palazzi con materiali scadenti senza tener conto delle più semplici regole e tecniche antisismiche è da criminali. [.sospettoso.]

Che dire poi dei terreni sui quali si edifica ?! [.confuso.] Sapete che il Corso Gelone e quasi l'intero quartiere della Borgata sono costruiti praticamente sul nulla ?! :shock: Il sottosuolo è disseminato di caverne, catacombe, ex fiumare, ecc...oltre ad essere argilloso. [.aiuto.]

Roba da far venire gli attacchi di panico solo al pensiero. :shock: :shock: :shock:
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Re: Sisma del '90: Per non dimenticare

Messaggiodi Mizar77 il 04 gen 2008 12:03

+++
Io ci abito in Corso Gelone, e la situazione dovrebbe essere attenzionata in modo serio...

il cemento armato non reagisce bene con l' acqua....


Il problema è che in questo campo i parametri per determinare lo stato di un immobile sono facilmente individuabili....

Nella prossima mail vi allego una tabella....

Non si sa mai se qualcuno si accinge a comprare casa.

E' importante la sicurezza....

ma soprattutto la tranquilittà
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Re: Sisma del '90: Per non dimenticare

Messaggiodi Evaluna il 04 gen 2008 14:34

In questo momento anche io mi trovo "costretta" a vivere in pieno centro-borgata. Zona al di là del Viale L. Cadorna che è messa molto peggio del Corso Gelone e comprendo perfettamente quello che vuoi dire Mizar quando parli di "mancanza di sicurezza e tranquillità". :?

Non si può speculare sulla sicurezza dei cittadini. :evil: Capisco in passato quando l'ignoranza era sovrana ma ora.. ?! :roll: :evil:
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Re: Sisma del '90: Per non dimenticare

Messaggiodi acid il 04 gen 2008 16:55

Abbattiamo tutte le vecchie costruzioni? Eliminiamo le catacombe sotterranee in città?
Secondo tale criterio, considerato che oltre il 60% di Siracusa "sotto" è vuota, si sarebbe dovuto edificare in campagna o in montagna..almeno là si che non c'è il rischio di sisma..
Improponibile, visto l'aumento della popolazione...

Fortunatamente le nuove costruzioni sono anti-sismiche. :roll:

La preoccupazione della zona industriale è evidentemente maggiore, a mio avviso, in quanto in caso di sisma "forte" ed esplosione della stessa, l'intera Sicilia Orientale si ritroverebbe a nuotare in mezzo al mare di Melilli (c''è ancora chi si ostina a denominarlo tale e a farci pure il bagno...), con le evidenti chiazze di petrolio che solo chi ha eseguito le analisi delle acque (ditte francesi forse? :lol:) non ha notato, chissà per quale triste motivo...
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Re: Sisma del '90: Per non dimenticare

Messaggiodi Evaluna il 04 gen 2008 19:24

acid ha scritto:Abbattiamo tutte le vecchie costruzioni? Eliminiamo le catacombe sotterranee in città?
Secondo tale criterio, considerato che oltre il 60% di Siracusa "sotto" è vuota, si sarebbe dovuto edificare in campagna o in montagna..almeno là si che non c'è il rischio di sisma..
Improponibile, visto l'aumento della popolazione....


Perchè devi essere sempre cosi povocatoriamente drastico ?! :roll: [.cheridere.]

Magari sarebbe bastato rispettare tutti i criteri di costruzione antisismica, soprattutto nelle zone "nuove di Siracusa" dove i palazzi sono effettivamente più giovani e costruiti su terreni più compatti ma a causa di speculazioni varie... :roll: la maggiorparte di questi sempre poco sicuri dal punto di vista antisismico. :?

L'altro e alto rischio corso da noi a causa dei vicinissimi complessi industriali, hai ragione, va a peggiorare un quadro gia comunque non dei migliori. :shock: :?
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Re: Sisma del '90: Per non dimenticare

Messaggiodi acid il 05 gen 2008 01:32

No, stavolta non era una provacazione, ma una constatazione realista.... :lol:

Purtroppo sono calamità naturali, l'uomo può fare ben poco...
Sicurezza? Tranquillità? Basti pensare che la Sicilia è un'isola...
Purtroppo non basterebbe una struttura antisismica qualora si presentasse un elevato magnitudo...non ci resta che sperare che ciò non avvenga mai.

Cmq sono molto interessato alle tabelle, spero che Mizar le mostrerà a breve. :mrgreen:
Fortunatamente, ormai le abitazioni nuove vengono costruite rispettando la nuova normativa sulle costruzioni in zona sismica (Ord. 3274/2003 PCM)
Normativa che un tempo non esisteva. Soprattutto dagli anni 30, quando si ebbe l'intervento urbanisticamente più distruttivo e massiccio (rovinando parte del patrimonio storico e culturale di Siracusa, periodo del Littorio...), per coprire una densità di popolazione che andava aumentando di anno in anno.
Oggi si stanno esplorando nuove zone, come Pizzuta e quella fra Siracusa e Floridia, in forte espansione.
Tutte costruzioni antisismiche.

Ma per quelle ormai costruite, c'è poco da fare...se non la soluzione drastica prospettata sopra (scegliere fra tutela del sottosuolo o costruzione anti-sismica), o tenersele ed abitarci così come sono.
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