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Mafia e Pizzo nel siracusano: Analisi e Soluzioni : Siracusa è bella ma... - 2
 
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Mafia e Pizzo nel siracusano: Analisi e Soluzioni

Come in ogni provincia, purtroppo, i problemi non mancano: a voi le "lamentele"

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Messaggiodi antoniorandazzo il 08 nov 2007 16:01

perfetto Evaluna proprio quello che a versi, con le sculture e con i fatti ho sempre denunciato. La mentalità cioè la cultura, è quella che dobbiamo combattere in ogni momento, evidentemente quando possiamo avere a portata di mano l'interlocutore, come spesso capita dal medico, all'anagrafe o presso uffici similari dove sembra che solo noi fessi facciamo la fila regolare. Per la circolazione stradale siamo impotenti o quasi ma ti assicuro che quando posso anche li non mi passa nessuno di straforo. Che ne dici delle povere vecchiette o di altre categorie di utenti similari che spesso vengono maltrattate perchè non sanno esprimersi allo sportello di impiegati maleducati ? e potremmo continuare all'infinito la maleducazione è gia la base per costruire una cultura mafiosa o no?
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Messaggiodi Evaluna il 08 nov 2007 20:06

Sradicare da alcuni di noi l'idea che si possa ottenere comunque tutto quello che si vuole senza meritarselo e che il prossimo si possa "'mpagghiazzare comu vulemu", è un'impresa pressochè titanica. 8)

L'educazione alla comprensione, al dialogo, alla legalità e soprattutto al rispetto dell'altrui persona e cose, rappresenta l'unica arma che abbiamo al momento a disposizione ma... quando vedi certi atteggiamenti cinici e sconclusionati del tipo, "devo vincere per forza io" in base a non si sa che... 8O :evil: :? ti vien quasi voglia di tirar schiaffi a raffica e in modalità "ndo cojo, cojo". :roll:
Ultima modifica di Evaluna su 08 nov 2007 20:11, modificato 1 volte in totale.
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Messaggiodi antoniorandazzo il 08 nov 2007 20:10

che tradotto significa "unni pigghia pigghia". Purtroppo proprio il controllo delle nostre emozioni e arrabbiature ci distingue dalle bestie tanto amate non solo da Barbara ma anche da me. ciao Antonio
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Messaggiodi Evaluna il 08 nov 2007 20:12

L'istinto è quello, la ragione invece ti porta altrove... :roll: 8) :wink:
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Messaggiodi acid il 08 nov 2007 20:46

Pensare di eliminare la cultura mafiosa, è quasi un utopia ai giorni d'oggi.

Da soli non si può nulla, è una mentalità troppo diffusa e radicata nel territorio.
E non solo in Sicilia, ma ovunque comandi il dio denaro....Quindi praticamente persino sulla Luna!
Non è un arrendersi, ma la ribellione individuale non ha scampo.

Le manifestazioni, i sit-in hanno vita breve, passata l'euforia del momento tutto torna come prima con lo Stato che sta lì a guardare, inerte, come se bastasse una presa di posizione basata sui buoni propositi a risolvere questo cancro della nostra società!
Oltre alla diagnosi, occorre una terapia concreta ed efficace...
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Messaggiodi antoniorandazzo il 09 nov 2007 06:33

è vero la presa di posizione individuale non porta soluzioni se non affrontata con l'aiuto degli altri, stato in prima battuta. Qualcuno ha scritto a ragione che ogni popolo ha il governo che si merita e noi popolo abbiamo la cultura che ci meritiamo e che abbiamo costruito con le nostre azioni e i nostri comportamenti. Già in questo piccolo grande forum c'è chi sfugge alle domane, si nasconde dietro modi di dire, fa di tutta l'erba un fascio, ignora gli interlocutori e si disinteressa di problematiche importanti. Questa società è e sarà quella che noi singoli riusciremo a costruire nel nostro piccolo mondo quotidiano a partire dalle discussioni in questo contesto o sto scrivendo sciocchezze ? "Signori mei u focu unni cari abbrucia" e se a monte si fa in modo che il fuoco non cada?
Scusate se a volte mi ripeto e forse tocco la suscettibilità di qualcuno ciò che scrivo o cito, anche con le mie sculture, è frutto di riflessione ponderata in tanti anni che mi ha indotto a rivoltarmi come un calzino e quindi vi allego questa scultura che vuole dire: Io ho le mani pulite ? Tutti alla forca! chi non ha peccato scagli la prima pietra e gli occhi del mondo che ci guardano e ci giudicano. Guardate bene quelle sono le mie mani, o lo erano nel 94. Ciao a tutti Antonio
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l'unica speranza parte dal cambiamento di ogni singolo individuo che si interroga. Non ci sono leggi scritte ma riflessioni causate dall' esempio positivo di altri che possono contagiare. Siamo noi a girare intorno al Sole e non viceversa. "e cu sa senti sa sona" vedi la mia opera n. 84 che non è diretta a qualcuno in particolare ma la mia risposta a tutti coloro "ca si sentunu cusuzza" o "jettunu a pettra e s'ammucciunu i manu" come dire toccata e fuga. Siamo uomini o caporali? Diceva il grandissimo Totò
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Messaggiodi gianpi il 11 nov 2007 20:24

:oops: ... una soluzione ke i comtatti addiopizzo palermo e catania stannoa dottando con buoni risultati è il progetto scuole.
questo progetto vine adottato ad inizio anno, generalmente è inserito nei progetti sulla legalità ke ogni scuola è tenuta a fare, quindi i ragazzi vengono documentati sui fatti d mafia e malavita organizzata.
dopo aver svolto il programma viene organizzato un incontro, i relatori sn:
i ragazzi di addiopizzo, un magistrato, un funzionario delle forze dell'ordine, un membro delle ass. antiracket ed un imprenditore ke ha denunciato.
vi kiederete se questo sistema funziona, posso dirvi ke alla seconda giornata pizzo-free organizzata a palermo il 5 maggio scorso, quindi dopo la fine derl progetto, si è avuta un'affluenza di 5000 ragazzi delle varie scuole palermitane, dalle elementari alle superiori....
... NO Pizzo, NO Limits...
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Messaggiodi Evaluna il 12 nov 2007 11:14

Giovani e giovanissimi, contrariamente a quello che è il pensiero corrente ( e con le dovute eccezioni ), se opportunamente informati e stimolati sono molto sensibili alle problematiche inerenti alla legalità.

Come abbiamo precedentemente esposto in tanti, "l'educazione alla legalità" è possibile ma soprattutto... doverosa ! :wink:
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Messaggiodi antoniorandazzo il 21 nov 2007 07:35

Forse è giunto il momento di postare in italiano alcune mie considerazioni, scritte anni fa in vernacolo, sul fenomeno mafia. Attendo commenti:
PER CHI SUONA LA CAMPANA!

Ehi! Ti morse una tarantola, mi fermò IRONIA, riprendendo lei il filo del discorso: costoro appartengono alla stessa razza di coloro che spesso parlano per im¬brogliare e nascondere la frenesia che hanno per fare soldi. Lo dico io che vi conosco da sempre. La maggior parte di SICILIANI, siete persone oneste e laboriose Sfido chiunque a provare il contrario.
Tanti dovrebbero lavarsi la bocca con l'acido muriatico, prima di parlare.
Il mondo è una fognatura e quella che si chiama MAFIA, è in tutto il pianeta, non perché esportata dalla SICILIA, ma perché l'uomo è quello che è.
La vera Mafia, consiste, nel costringere chi sa e potrebbe parlare a stare zitto, con minacce vere, trasparenti, o velate.
Chi ha un posto di comando, non ha il potere per lui, ma per dirigere con il suo sapere le cose di tutti come un buon padre di famiglia. Più lo fa male e più grande è la sua colpevolezza per i danni che ne derivano; la responsabilità è diversa, ognuno quella del suo ruolo.
Si parla e si usa a sproposito la parola MAFIA e dicono trattarsi di un certo numero di persone che si organizzano, mettendosi insieme per buggerare gli al¬tri.
Fregare il compagno e monopolizzare tutte le attività, è MAFIA. Fare subire tutte le ingiustizie di questo mondo è MAFIA.
Non esplicare bene o abusare dell'autorità che si ha per ragioni d’ufficio o di servizio, è MAFIA.
Non valorizzare i carismi e le potenzialità degli uomini, mettendoli nel posto sbagliato, possibilmente a danno di altri, è MAFIA
Non battersi per i diritti e non richie¬dere il dovuto, è MAFIA. Aumentare il potere di chi già lo esercita con moine e sottomissione, è MAFIA.
Il non rispetto delle regole e l'ineducazione che co¬stringe gli altri a sopportare, è MAFIA
Non poter parlare perché la verità fa male e scomoda i tanti diritti acquisiti in tutti i campi, comprese le CHIESE, SETTE RELIGIOSE, organizzazioni varie, associazioni ed enti, alla faccia del VANGELO, della BIBBIA, della COSTITUZIONE, dei CODICI VARI compresi il PENALE, PROCEDURA e DIRITTI VARI è MAFIA.
Battersi il petto la Domenica e continuare a rubare per il resto della settimana, quando questo non corrisponde ad un pentimento reale, ad una presa di coscienza per cambiare comportamenti, ma ad un fatto casuale, momentaneo a volte mentendo a noi stessi, è MAFIA.
Mettersi in prima fila nelle processioni e nelle funzioni varie, facendo trattenere il voltastomaco alla gente che li conosce, e pure Al Padre Eter¬no, è MAFIA.
Predicare bene e razzolare male, è MAFIA.
Solo i fatti contano veramente, no le sceneggiate allegoriche a beneficio di chi guarda.
Non dare il giusto per far vivere decorosamente gli uomini, senza che elemosinano o pretendano niente; non fare le cose che si debbono fare per dovere di lavoro, per dovere verso la famiglia, o verso la società, essere insegnanti e non inse¬gnare bene, fare le leggi col trabocchetto o con scappatoie, o che prevedano tutto e niente, barare con se stessi e con gli altri nel giuoco della vita, è MAFIA.
Parlano di diversi livelli di mafia, primo, secondo, colletti bianchi o presunti gran vecchi che nell’ombra controllano ed agiscono al di sopra di tutti. Ma cosa elucubrano?
Sembra che vi sia più o meno mafia a seconda che vi siano più o meno reati d’estorsione o vari.
La peggiore forma di mafia è quella che agisce in tutti i paesi, compreso il tuo.
Quella che non si vede, quella strisciante e subdola, nascosta dietro una facciata di perbenismo.
Quella che fa apparire tanti personaggi dei santi, disponibili ad aiutare gli altri. Costoro, infatti, creano delle associazioni con lo scopo di aiutare le categorie bisognose, poveri, vecchi, traviati, orfani. Di solito, sono persone di un certo carisma che con il loro modo d’essere e di fare, godono della stima dei tanti amici gratificati nel tempo. Persone intelligenti, professionisti che hanno studiato e conoscono tutti i passaggi burocratici per aggirare il sistema. Guai a chi né parla male.
In verità, all’inizio, forse in buona fede, partono lancia in resta per salvare il mondo. Ad un certo momento, il personaggio in questione, decide di essere il più bravo. Confortato dalla stima che gli manifestano, pensa di farsi eleggere consigliere o altra categoria similare, convincendosi che lo fa per meglio poter aiutare il popolo.
Non è questione di destra, sinistra o centro, basta saper intrigare per assurgere ad un posto di comando per amministrare.
In precedenza, il personaggio, ha trovato il modo di avere un posto di lavoro che gli assicura un reddito e gli consenta di addestrarsi nell’arte dell’intrigo.
Prepara il terreno sistemando suoi uomini al posto giusto negli uffici strategici.
Dopo l’elezione, briga per avere assegnato un incarico di comodo, possibilmente lontano da chi amministra soldi, ma sempre dove si può esercitare un potere, tanto, nei posti dove si amministrano e si dividono soldi ci sono i suoi amici. Egli non deve apparire e dal paravento è lui che, di fatto, amministra in quanto gli amici ogni sera vanno a sottoporgli i vari incartamenti. Si fa presto a scegliere chi non è amico e scartarlo. I modi sono tanti, basta spostare un foglio per non farlo trovare, cambiare un numero e fare in modo che sia escluso.
Per gli amici, viceversa, si aggiunge eventualmente la virgola, si evidenziano gli incartamenti esumandoli, si suggeriscono modi e tempi per assicurarne la regolarità e la pratica è a posto. Attribuire l’incarico, assegnare i fondi, pilotare la scelta è cosa fatta per gli amici degli amici. Questi, al momento giusto, hanno istituito un’associazione o un ente, che esiste solo sulla carta, utilizzando recapiti e attività, di fatto svolte da altri. L’iter burocratico viene eluso e gli incartamenti completi, passano indenni e senza difficoltà l’esame delle commissioni o sottocommissioni. La precedente nomina di amici o amici degli amici è essenziale. Ottenere il visto, diciamo così di conformità, è cosa fatta.
I “nostri” personaggi, agiscono sempre nell’ombra, per cui, non comparendo non hanno da temere eventuali interventi delle autorità. In ogni caso si trova sempre chi fa slittare le pratiche in attesa di amnistie o decorrenze termini.
Cos’è questa?
Esistono miliardi di modi per essere la stessa cosa, basta non avere riserve morali e tabù ed essere disponibili a superare la barriera tra istinto e ragione.
Basta avere un po’ di fantasia, la chiamano intraprendenza. Un tempo si chiamavano imbroglioni, truffatori e in vari altri modi. Oggi, chi si scandalizza, è etichettato come moralista perché parlare di morale è antiquato. Cos’è la morale? Qualcosa che si mangia?
Se vuoi avanzare nella carriere ed emergere, basta avere un amico, un angelo custode. Peccato che in questo caso si tratta di un diavolo, anche se a volte inconsapevole.
Ci sono leggi adatte per ogni cosa, per ogni tipo di sovvenzione: ”fatta la legge, trovato l’inganno”.
Un tempo, scherzando si usava dire, che per ottenere qualcosa, bisognava bussare alla porta giusta con i piedi, perché le mani si dovevano sempre occupare di portare qualcosa. Oggi è più facile perché le buste non sono un peso, anche se più sostanziose.
Volendo si può arricchire facilmente, i soldi chiamano soldi, tanti sono i modi in tutti i campi, c’è un modo per tutto.
Vuoi costruirti un palazzo, una villa o altro? Puoi chiedere la sovvenzione all’ente giusto. Basta dire che vuoi costruire un albergo, sicuramente ti sovvenzioneranno. In seguito potrai rivendere tranquillamente, riconvertendo, la costruzione in appartamenti per civile abitazione.
Vuoi costruire più di quello che potresti? Fai progettare tante verande che ti saranno approvate. Al tempo opportuno, basta costruire i muri e chiudere, risolvendo il problema.
Vuoi avere benefici di legge sull’agricoltura? Presenta un progetto per la riconversione agricola. Non solo ti daranno i soldi, ma ti pregheranno di richiederli, così può rimanere qualcosa nelle loro mani.
Comprati un terreno, meglio se agricolo non edificabile. Dai incarico ad un geometra con pochi scrupoli per sistemarti tutto. Preparerà un progetto, facendone tante fotocopie per quanti sono i lotti di mille metri risultanti dal frazionamento del terreno. Il frazionamento lo farà approvare da chi di competenza con l’aiuto del solito amico. Bisogna avere l’accortezza di presentare in più tempi un singolo progetto, evidenziandolo sull’intera particella di terreno. Senza alcuna riserva la commissione edilizia preposta approva perché non c’è niente da dire. Nel tempo tutta la particella avrà i suoi lotti edificabili approvati. Si possono vendere i lotti a singoli compratori a caro prezzo, basta che i rogiti siano redatti in località e presso Notai diversi. A volte può succedere, che la commissione edilizia approvi progetti per lotti contigui nella stessa seduta, rischiando guai giudiziari. Niente paura, gli amici penseranno a sistemare la faccenda.
E’ avvenuto e continua ad avvenire, anche se per tale motivo, sono state cambiate le leggi.
Quanti si sono venduti per due soldi o per un pezzo di terreno?
Vi meravigliate nel vedere le tante costruzioni selvagge e senza criterio, causa spesso di alluvioni, frane e valanghe.
Cosa c’è di strano? Chi doveva e chi dovrebbe vigilare l’assetto territoriale?
Non esiste la singola persona, ma la categoria, la massa imbelle e silenziosa.
Ciò che avviene è sotto gli occhi di tutti, che sapete.
Alcuni fate e vorreste cambiare le cose, ma non potete. Altri, fanno finta di ignorare e, con intelligenza, scrivono poesie sulla luna, le stelle, il sole, facendosi gli affari propri., ‘n pammu luntanu ro miu….”
Diffida di chi afferma di avere la coscienza tranquilla. Spesso è in buona fede, perché quella è la sua coscienza.
E’ luogo comune dire che non c’è fiducia nelle istituzioni e, alcuni si lamentano, che c’è disaffezione per la politica.
In teoria tutte le istituzioni e tutti i partiti, almeno nelle enunciazioni, sono ottimi, purtroppo la maggior parte degli addetti “ha saltato il fosso”
Ogni persona che ricopre un incarico pubblico è a rischio. T’incominciano ad offrire un caffè, una sciocchezza, cosa vuoi che sia un caffè? A volte un cornetto, un cappuccino, un tramezzino. In seguito si ricordano del tuo onomastico. A Natale e Pasqua ti portano il panettone o la colomba, alcune bottiglie di liquore, te li sei meritate, non sono amici?
Se sono contadini, una cassetta di pomodori, il pescatore, qualche pesce fresco, il macellaio, buona carne con lo sconto, viva l’Italia. Se non lasci la mancia al bar, al portiere, al lava scale, sei un miserabile.
E’ consuetudine a Natale il regalo al postino, al medico che ti ha curato tutto l’anno e che nelle occasioni ti ha rilasciato il certificato fasullo perché avevi da fare con la moglie. Al giornalista, che ha parlato bene di te, lo vuoi regalare un quadro? Al prete, che ti ha dato una benedizione particolare raccomandandoti al Padre Eterno, cosa vuoi fare?
Al capo ufficio, che ti scusa per il ritardo, all’impiegato che ti ha rilasciato sollecitamente il certificato, lo vuoi regalare un dolce per la festa?
Prima era la famiglia, la scuola, il catechismo che ti trasmettevano le regole, adesso c’è tutto quello che ti inculcano con la televisione alcuni soggetti che non conoscono l’educazione.
L’educazione inizia con la famiglia, che oggi non ha più alcun valore, perché dovete correre e non avete più tempo per badare ai figli che andate a parcheggiare all’asilo o a scuola. E’ li che dovrebbero apprendere anche l’educazione, ma chi dovrebbe farlo, se coloro che dovrebbero insegnarla non la conoscono ?
Non si scappa siete nella melma e solo rivoltando il tutto c’è speranza che qualcosa possa cambiare.
Nella discussione, sta la soluzione dei problemi, senza divisioni, non per trovare compromessi, ma giusti riconoscimenti e doverosa rinuncia a favore di chi ha bisogno, e non l'egoismo più sfrenato a danno degli altri, con la regola del "chi ruba e arraffa, DIO perdona tutti".
E' vero che alla fine DIO perdona tutti, ma quelli che nel corso della vita si sono sforzati, in qualche modo, di fare la Sua volontà, non di quelli che aspetta¬no l'ultimo respiro, per pentirsi, continuando a barare anche in questo.
Istituti di credito vari, o singole persone, che prestano soldi con tassi d’interessi da usurai, mentre, danno briciole quando sei tu a depositare i tuoi soldi, questa è MAFIA.
Non sforzarsi di soddisfare i bisogni primari di tutti, costringendo tanta gente a chiedere l'elemosina agli incroci, è MAFIA.
Far sopportare agli altri il paga¬mento forzato dell'obolo e non voler vedere chi è il vero o falso bisognoso, è MAFIA.
Non fare pagare le giuste tasse a tutti, far sopportare la prevaricazione di non trovare lavoro e rivolgersi per forza all'amico degli amici, è MAFIA.
Chi vendendo ruba nel peso, chi fa la cresta nel prezzo, truffandoti poco o molto su ciò che devi pagare, chi non da scontrino fiscale, chi ti bombarda con informazioni errate, a volte in buonafede, ed a volte volontariamente, chi sa e se ne frega, stando zitto, o facendo finta di non vedere, è MAFIOSO, complice dei MAFIOSI.
E' vero che la mafia è un’organizzazione a delinquere, che commette reati co-muni e speciali, ma anche tutto l'elenco di cose che ho detto prima, sono MAFIA. Per finire, aggiungi quello che vuoi, e sai che sia prevaricazione per gli altri, non corri alcun pericolo di sbagliare, è MAFIA.
E' chiaro che tutto questo è un fatto culturale mondiale, frutto anche, anzi so-prattutto, dell'abuso nell'usare i mezzi d’informazione e di comunicazione di massa, anche con la pubblicità che tratta uomini e donne come automi deficien¬ti.
Chi di più, chi di meno, ti ammanniscono le stesse "minchiate" omologate a tutti i livelli, pubblicitario e informativo. A nulla serve avere il telecomando in mano, perché in tutti i canali, c'è la stessa solfa.
E' l'uomo, nella sua essenza, che è diventato MAFIOSO.
Per non essere consi¬derato tale, occorre fare bene quello che si ha il dovere di fare, per il proprio bene e per quello degli altri, senza distinzioni. Avere il coraggio di dichiarare sempre la verità, senza com¬promessi spacciati per diplomazia, come si suol dire " onestà intellettuale" a tutti i livelli.
Non ci sono solo alcuni fessi, che poi tanto fessi non sono. Ognuno ha l'obbligo di curarsi delle necessità degli altri.
Buona, IRONIA, fai la brava, non connetto più, calmati prima che la fanno finire male ad entrambi.
Senza curarsi di darmi ascolto lei continuò: il governare è meglio del “ fottere”. Non si può bene amministrare se si collezionano scheletri chiusi nell’armadio.
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Re: Mafia e Pizzo nel siracusano: Analisi e Soluzioni

Messaggiodi gianni26 il 28 apr 2008 12:11

Ma scusate io mi ricordo che siracusa veniva chiamata la citta` babba . adesso leggo che sta al 3 posto come usura econ tanta mafia dentro . azzo sono propio rimasto 30 anni in dietro io con il tempo.
Ma avrei preferito 30 inditro una citta babba ma senza mafia :)
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Re: Mafia e Pizzo nel siracusano: Analisi e Soluzioni

Messaggiodi rinoceronte il 29 apr 2008 14:19

Gela viaggia con 3 denunce al giorno!!!
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Re: Mafia e Pizzo nel siracusano: Analisi e Soluzioni

Messaggiodi Marco85 il 22 giu 2008 15:57

...

Nota moderazione : messaggio cancellato su richiesta dell'utente.
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Re: Mafia e Pizzo nel siracusano: Analisi e Soluzioni

Messaggiodi Evaluna il 23 giu 2008 13:00

Purtroppo cambiano i nomi al vertice ma il "giro" è sempre quello. :roll: Troppo clientelismo a Sr e provincia. :?
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Re: Mafia e Pizzo nel siracusano: Analisi e Soluzioni

Messaggiodi rinoceronte il 23 giu 2008 16:15

Clientelismo babbo, promesse irrealizzabili. Lavori da favola irrealizzabili.
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chiedo scusa

Messaggiodi Marco85 il 23 giu 2008 22:02

Chiedo scusa a tutti gli elettori del centro-destra per un mio giudizio, diciamo "poco lusinghiero" nei loro confronti. Deluso e amareggiato dalle recenti vicende elettorali ho sfogato la mia frustrazione con dichiarazioni pesanti, generalizzando su gente che nemmeno conosco. Nella speranza di non beccarmi una seconda censura, proverò a spiegarmi meglio. IO CREDO che per questioni di logica il fallimento della gestione di una coalizione politica favorisca l'ascesa in campo della coalizione antagonista. Il "disastroso" governo Prodi ha spianato la strada a Berlusconi. Ciò che io mi domando è perchè la stessa situazione non si verifica in Sicilia, dove negli ultimi anni è prevalsa la destra, sebbene non abbia fatto "grandi cose", per dirla pulita. Allora ho provato a dare una risposta. Penso che ad alcuni elettori convenga la vittoria di certi esponenti a scapito di altri per questini di clientelismo. Io volevo solo dire che questa gente merita tutto il mio disprezzo.
La mia offesa non è rivolta a quegli elettori LIBERI, che hanno votato secondo la propria volontà e non per opportunismo.
Adesso non vorrei passare dalla parte del Comunista, perchè non lo sono, ma il "rischio" è evidente considerando che vivo in un paese dove una guerra viene spacciata per "missione di pace" e un fascista per "liberale". Poi però ci si scandalizza quando in un sito sconosciuto, un utente sconosciuto scrive "chi ha votato cuffaro/lombardo è un mafioso". Ma comunque non voglio alimentare ulteriori polemiche, anzi ne approfitto per scusarmi con evaluna per averla coinvolta in una discussione con un altro gestore del sito che stabilisce cosa e non cosa pubblicare. Cmq per scusarmi voglio salutarvi citando un pezzo di una celebre canzone di De Gregori: "La storia siamo noi, siamo noi queste onde nel mare, questo rumore che rompe il silenzio, questo silenzio così duro da raccontare" DISTINTI SALUTI
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