http://www.giornaledisiracusa.it/politi ... -tar-.htmlSiracusa, il consiglio rinvia la decisione
su Acquamarina 2 a dopo sentenza Tar
Martedì 09 Febbraio 2010 -
Siracusa - Il consiglio comunale di Siracusa ha rinviato la decisione sull’annullamento della delibera che consente la realizzazione a Terrauzza del villaggio Acquamarina Club 2. Con 14 sì, 9 no e 3 astensioni, l’assise ha approvato ieri sera una richiesta del consigliere Raimondo Giordano che rinvia tutto a dopo la decisione sul ricorso pendente al Tar, la cui discussione è stata fissata nel mese di ottobre. Sempre ieri, il Consiglio ha detto sì al regolamento che istituisce la figura del Difensore dei bambini e a quello sulle cittadinanze onorarie.
La seduta è stata aperta con un minuto di raccoglimento chiesto da Paolo Romano per ricordare le vittime della foibe, la cui commemorazione è stata stabilita per legge il 10 febbraio di ogni anno. Poi il presidente Edy Bandiera ha dato la parola a Ettore Di Giovanni, primo firmatario della mozione che chiedeva la revoca in autotutela della delibera consiliare del 10 giugno del 2009 sulla realizzazione di Acquamarina Club 2.
Di Giovanni ha ricostruito la vicenda, ricordando che il progetto manca della Vas (Valutazione ambientale strategica) e che solo nel mese di ottobre l’Amministrazione ha chiarito che tale valutazione era necessaria ai sensi di un provvedimento che la Regione aveva emesso sempre il 10 giugno del 2009, lo stesso giorno della decisione del Consiglio. Per Di Giovanni, dunque, è necessario adeguarsi alle norme anche alla luce della relazione prodotta degli uffici del mese di ottobre.
Poi l’assessore all’Urbanistica, Francesco Tabacco, è intervenuto per dire che si lasciava libertà di scelta al Consiglio, e il dirigente del settore, Andrea Figura, aggiungeva che l’Amministrazione era indirizzata ad attendere l’esito del giudizio pendente al Tar (presentato dall’ex presidente del consiglio di quartiere Neapolis, Giovanni Di Lorenzo, e dal proprietario di un terreno vicino) prima prendere altre decisioni sulla questione. Sollecitato da una domanda del consigliere Franco Formica, Figura ha aggiunto che, in attesa dal giudizio al Tar, l’Amministrazione dovrebbe comunque dare seguito a tutti gli atti riguardanti il progetto che non fossero impegnati o annullati. Il dirigente dell’avvocatura comunale, Salvatore Bianca, ha invece sollevato perplessità sulla correttezza giuridica della mozione come strumento di revoca dell’atto, ritenendo che fosse più corretto mettere ai voti un atto di indirizzo che desse mandato all’Amministrazione di avviare un provvedimento di annullamento. Rispondendo ad una domanda di Antonio Moscuzza, Bianca ha aggiunto che se il ricorso al Tar fosse favorevole al progetto di villaggio, allora il proprietario potrebbe rivalersi su chi ha deciso per l’annullamento della delibera.
Favorevole alla soluzione indicata da Bianca (atto di indirizzo e non mozione), si è detto Fabio Rodante, uno dei firmatari della mozione in discussione, che ha ribadito la sua convinzione sulla non conformità del progetto di villaggio turistico alla normativa vigente.
Poi ha preso la parola Raimondo Giordano per proporre la slittamento della decisione a dopo la sentenza del Tar. Nino Zito si è detto contrario alla proposta di Giordano perché “ci sono norme che bisogna fare rispettare”; Paolo Romano ha sottolineato la necessità effettuare una attenta valutazione giuridica sulla questione Acquamarina Club 2; Riccardo De Benedictis si è chiesto perché l’Amministrazione non abbia fatto nulla dopo il voto di giugno, visto che la delibera è stata pubblicata nel mese di settembre.
Salvo Sorbello, presidente della commissione Urbanistica ha detto che “su un tema così dibattuto in questi mesi, il consiglio comunale deve adottare una decisione chiara ed ispirata all’interesse generale. Gli elettori, che in maniera così ampia ci hanno accordato la loro fiducia, si attendono da noi scelte responsabili, soprattutto quando è in gioco la salvaguardia del nostro territorio”. Infine, Luciano Aloschi si è detto favorevole al rinvio.
Quindi il presidente Bandiera ha messo ai voti la proposta di Giordano, passata a maggioranza. Il voto ha sbarrato la strada alla mozione di Di Giovanni, che intanto era stata trasformata, in atto di indirizzo.
L’istituzione della figura del Difensore dei bambini, già prevista dallo Statuto, è stata sollevata da Carmen Castelluccio che ha proposto il regolamento in discussione ieri sera. Sul punto, la commissione consiliare competente, presieduta da Giuseppe Impallomeni, ha contestato la previsione di 500 firme a supporto dei candidati alla carica, ricoperta comunque a titolo gratuito. A parere della commissione, invece, sono da privilegiare le competenze specifiche rispetto alla capacità di raccogliere firma a sostegno delle candidature.
Favorevoli all’impostazione della commissione, quindi contraria alla raccolta delle firme, si sono detti: Corrado Grasso, Paolo Romano, Piero Maltese, Salvo Sorbello, Alberto Palestro e Marco Mastriani. La soluzione delle 500 firme, invece, è stata difesa dalla stessa Castelluccio e da De Benedictis. Alla fine, il presidente Bandiera ha messo ai voti le due proposte. Quella di Castelluccio è stata bocciata con 11 no, 8 sì e 3 astensioni; quella di Impallomeni è passata con 14 sì, 6 no e 2 astensioni.
Infine, l’assise ha approvato all’unanimità e senza dibattito il nuovo regolamento sulla cittadinanza onoraria proposto dal dirigente del settore Affari generali, Loredana Caligiore: sarà il consiglio comunale a concederle seguendo un preciso iter amministrativo.