Altrettanti 20-30 mila, per il cartellone di manifestazioni culturali che, nonostante i buoni propositi in termini di programmazione, non è ancora stato redatto...
Di certo, sinora, vi sono il concerto della notte di San Silvestro e quello del Capodanno, entrambi a piazza Duomo.
Per quando riguarda i fondi, chiarisce l'assessore Castagnino:
«Noi servizi non ne abbiamo chiusi e non ne chiuderemo. Questa amministrazione dimostra sensibilità per il sociale. Sono certo che il civico consesso non stravolgerà le previsioni di bilancio, soprattutto alla voce Politiche Sociali, dove anche una piccola diminuzione può rappresentare una difficoltà per le famiglie più bisognose. Per mantenere un equilibrio di bilancio ci vogliono attenzione e maturità: le variazioni, se necessarie, devono migliorare, non rompere gli equilibri».
In questa maniera l’assessore comunale alle Politiche Sociali, Salvo Castagnino ha smentito una chiacchiera che circolava da giorni, cioè che le spese per le manifestazioni natalizie toglierebbero fondi alle politiche sociali del Comune. E nel far questo ha allargato il discorso affermando che il bilancio, in fase di approvazione, non prevede, per il suo settore, diminuzioni di spese, tanto che verranno mantenuti tutti i servizi. Non verrà toccato il servizio appena attivato del «Tetto-soccorso»: le famiglie senza tetto con accertate condizioni d’indigenza, economica e familiare, possono ambire al sostegno del Comune che pagherà loro 3 mesi d’affitto. È un incentivo che invoglia a ripartire: trovare un contratto di locazione e avere il tempo per rimettersi in carreggiata.
L’assessore ha inoltre confermato l’attivazione del servizio di pronto intervento: un contributo comunale alle famiglie per partecipazione alle spese di prima necessità (dalla bolletta del gas alle cure mediche). Altro discorso, semmai, riguarda le iniziative ambiziose che l’assessore Castagnino aveva progettato un anno fa, come il piano anti-freddo per i barboni. Dopo la morte di alcuni senzatetto e i ripetuti allarmi lanciati da associazioni e chiesa, Castagnino pensò a un centro diurno e notturno da far gestire al volontariato. «Il Piano non è partito per mancanza di un immobile adeguato, non per mancanza di fondi».
La Sicilia