Dal 1978 la legislazione italiana permette l'interruzione volontaria di gravidanza. Ma, nonostante i molti anni trascorsi, il confronto acceso tra gli abortisti, perlopiù laici, e gli antiabortisti, animati soprattutto da ideali di fede cattolica, non si è mai placato.
Gli abortisti sostengono che il feto è parte inscindibile del corpo femminile e pertanto privo di qualsiasi diritto in quanto la capacità giuridica si acquisisce solo all'atto della nascita. Per l'abortista l'interruzione volontaria di gravidanza è un diritto civile che rende la donna più libera e più emancipata
Gli antiabortisti, invece, reputano che la vita ha inizio all'atto del concepimento. Per costoro il diritto alla vita è un valore morale irrinunciabile che la legge deve tutelare. Per l'antiabortista l'interruzione volontaria di gravidanza è un atto di egoismo che priva il feto del suo unico diritto: quello di nascere e diventare persona. Per gli antiabortisti più convinti l'aborto è un vero e proprio omicidio che dovrebbe essere punito come tale......
voi che ne pensate?