Il cellulare protegge dall'Alzheimer
Venerdi 08-01-2010 - Stavano studiando quanto l'uso del cellulare potesse aggravare lo stato di demenza dei malati di Alzheimer e hanno scoperto che, al contrario, le onde elettromagnetiche stimolano in realtà la memoria e il pensiero dei malati.
È accaduto all'Università della Florida meridionale, negli Stati Uniti dove è stato condotto uno studio su cavie.
Dopo un'esposizione a lungo termine alle onde elettromagnetiche come quelle usate nei cellulari, le cavie geneticamente alterate per sviluppare l'Alzheimer hanno reagito meglio a test sulla memoria e sul pensiero rispetto a quelle in salute, scrivono i ricercatori sul Journal of Alzheimer's Disease.
Lo studio apre alla possibilità di sviluppare una cura non invasiva e senza farmaci per curare l'Alzheimer, spiega Gary Arendash che ha guidato il gruppo di ricerca dell'università. Il ricercatore ha precisato che si aspettava che l'esposizione ai telefonini potesse aumentare gli effetti della demenza. "Al contrario, queste cavie sono state protette dall'esposizione al cellulare, iniziata nell'età adulta", ha precisato Arendash.
Il team di Arendash ha esposto le cavie a onde elettromagnetiche equivalenti a quelle emesse da un cellulare pressato contro la testa per due ore al giorno per sette-nove mesi. Alla fine del periodo, hanno scoperto che l'esposizione ha cancellato la costruzione beta amiloide, una proteina considerata il marchio dell'Alzheimer. Le cavie hanno mostrato miglioramenti e hanno avuto un'inversione nella patologia.
"Le onde elettromagnetiche prevengono l'aggregazione delle cattive proteine del cervello", ha spiegato Arendash, aggiungendo che "la scoperta è intrigante perché apre un campo completamente nuovo nelle neuroscienze, sugli effetti a lungo termine dei campi elettromagnetici sulla memoria".
da"Cellularemagazine.it"