Ancora c'è poco di sicuro...
Mara Carfagna, il cui nome è circolato nei giorni scorsi con insistenza, ieri ha smentito le proprie ambizioni da ministro....
Dalle ultime indiscrezioni, la partita per i Beni Culturali si "giocherà" fra Sandro Bondi e Paolo Bonaiuti.
Alle Attività Produttive il derby è tra Guido Crosetto e Gianni Alemanno (anche se per quest’ultimo bisognerà aspettare il ballottaggio romano del 28 aprile)
Alle Politiche Agricole è favorita la salentina di An, l’ex sindaco di Lecce Adriana Poli Bortone, mentre l’ex capogruppo al Senato, Altero Matteoli, pare possa succedere ad Antonio Di Pietro alle Infrastrutture.
Nel quadro dei 12 dicasteri previsti dalla Bassanini restano ancora da collocare la caselle dell’Ambiente, Salute e dell’Istruzione.
Oltre ai ministeri con rango di portafoglio è probabile che Berlusconi ne aggiunga due o tre senza portafoglio (Riforme - Pari Opportunità e Rapporti con il Parlamento).
Ad affiancare Berlusconi a palazzo Chigi ci saranno due vicepremier, Gianni Letta e Umberto Bossi.
Mentre per l’importante ruolo di sottosegretario alla presidenza del Consiglio, circola insistentemente il nome del presidente dell’Antitrust, Antonio Catricalà...
Un ministro, sul cui nome c’è il silenzio più totale, andrà all’Mpa di Lombardo. E la notizia è stata confermata.
A succedere a Bertinotti sullo scranno della presidenza della Camera dei Deputati sembra certo Gianfranco Fini, che però non ha ancora sciolto le proprie riserve. Mentre per la seconda carica dello Stato, ovvero palazzo Madama, è in corso un match lombardo-siculo tra Roberto Formigoni e Renato Schifani.
L’onorevole Giulia Bongiorno sarè un ottimo ministro della Giustizia.
Il nome dell’avvocato palermitano quindi si aggiunge ai “sicuri” come Giulio Tremonti (Economia), Franco Frattini (Esteri), Ignazio La Russa (Difesa), , Lucio Stanca (alla PA, ma senza portafoglio).