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Alitalia: che succede?

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Alitalia: che succede?

Messaggiodi acid il 22 mar 2008 13:56

Non e' bastato ALFA, ENI, SME ,TELECOM etc...

Il risultato è sotto gli occhi di tutti: il titolo Alitalia vale meno di un rotolo di carta igienica.
L'Alitalia offre cattivi servizi e lauti stipendi, quindi non è in grado di resistere sul mercato, dove succede esattamente il contrario.

Viene davvero il legittimo sospetto che questo governo, oltre ad essere incapace ed irresponsabile, sia proprio prezzolato!

Difficile altrimenti spiegare una simile scandalosa svendita (0,13 centesi ad azione su un valore quotato di 33) tra l'altro a condizioni talmente onerose per chi svende.

Sembra proprio tornata la tradizione delle svendite di stato agli amici degli amici.
Tornata alla grande, con un colpaccio da miliardi di euro che farà danni in Italia per decine di miliardi. :x

Vorrebbero svenderla ai francesi per quattro soldi! :x

Ma ecco uno spiraglio di salvezza:

"O si fa Alitalia o si muore".
Silvio Berlusconi, nuovo Garibaldi, scende finalmente in campo, per salvare la compagnia di bandiera.

Il governo negli ultimi sei mesi ha tenuto i conti di Alitalia nascosti ai piu'.
E ora e' arrivato il momento che tiri fuori il dossier - e' la richiesta - per permettere anche a altri di mettere insieme una proposta, allungando la scadenza fissata al 31 marzo.

Bisogna fare tutto il possibile per continuare ad avere una nostra compagnia di bandiera!
Non la si può svendere per 4 soldi ai Francesi!
L'Alitalia, lo dice il nome stesso, è come la nostra bandiera.
Però è anche necessario che tutti i dipendenti dell'Alitalia si rimbocchino le maniche e inizino a lavorare seriamente, senza dare troppo ascolto ai sindacalisti magari.
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Re: Alitalia: che succede?

Messaggiodi Fid il 22 mar 2008 15:10

A me che l'alitalia vada ai francesi non me ne può fregare nulla, da cittadino voglio un servizio efficiente a costi contenuti e da bravo liberale voglio la libera concorrenza che permetta a qualsiasi compagnia del mondo di comprare compagnia italiane (esattamente come succede anche negli altri paesi)

Alitalia è sull'orlo del fallimento e non può garantire neanche la manutenzione degli aerei per cui ben venga che sia venduta!! se la vendiamo inoltre evitiamo che sia ancora sovvenzionata con le tasse dei cittadini

Ecco come stanno le cose

-la nostra compagnia di bandiera è stata sovvenzionata con miliardi di lire usciti dalle tasche dei cittadini
-malgrado ciò durante il governo Berlusconi e il successivo governo Prodi l'Alitalia ha aumentato il proprio bilancio in rosso.
-oggi la compagnia di bandiera sta per fallire
-o la compra in fretta qualcuno o sparisce dal mercato
-se l'alitalia fallisce si perderanno tantissimi posti di lavoro
-se l'alitalia fallisce si perderanno tantissime tratte aeree nazionali ed internazionali

-Berlusconi, da bravo liberale che è, non ha fatto nulla
-Prodi viceversa (che liberale lo è veramente) l'ha messa in vendita al miglior offerente
-vista la gravissima situazione debitoria solo Airfrance è stata disposta a comprare Alitalia
-il periodo delle trattative e delle offerte si è concluso da tempo
-Aifrance ha concluso l'affare vincolando l'acquisto definitivo dopo l'ok dei sindacati

COSA SUCCEDE AD UN PASSO DALL'ACQUISTO DI AIRFRANCE?

-Berlusconi non si è mai interessato all'acquisto
-Berlusconi, a trattative concluse, dice che i suoi figli sono interessati
-Berlusconi dice che Banca Intesa è interessata (ma questa lo smentisce)
-Berlusconi dice che ci sarà una cordata pronta a comprare alitalia (quale?)

RISULTATO?

1) Ennesima dimostrazione di scarsa serietà in politica del solito venditore di fumo :roll:
2) Se aifrance si ritira sono cavoli per l'alitalia,per i suoi utenti e per i suoi dipendenti
3) ora che si sta per risolvere il problema definitivamente Berlusconi deve bloccare tutto

MA SE ERA INTERESSATO AD ALITALIA NON POTEVA PENSARCI:
-NEI SUOI 5 ANNI DI GOVERNO?
-QUANDO FU MESSA IN VENDITA LA COMPAGNIA CONCORRENDO CON AIRONE,LUFTHANSA,AIFRANCE... ?

tenete sempre presente che alitalia è da decenni sull'orlo del fallimento e solo il centrosx ha trovato una soluzione (mentre Berlusconi in 5 anni non ha fatto nulla)
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Re: Alitalia: che succede?

Messaggiodi fiorenzo il 22 mar 2008 16:17

acid ha scritto:Sembra proprio tornata la tradizione delle svendite di stato agli amici degli amici.
Tornata alla grande, con un colpaccio da miliardi di euro che farà danni in Italia per decine di miliardi.

Vorrebbero svenderla ai francesi per quattro soldi!


Verissimo Francesco, non vedi che questo governo ha cercato di privatizzare e svendere i beni del Paese.
[.arrabbiatissimo.]

acid ha scritto:Viene davvero il legittimo sospetto che questo governo, oltre ad essere incapace ed irresponsabile, sia proprio prezzolato!


Figurati se dovesse vincere Veltroni con Prodi alle spalle........
Se è vero che gli occhi sono lo specchio dell'anima,
la tua è un mare azzurro nel quale navigare all'infinito

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Re: Alitalia: che succede?

Messaggiodi fiorenzo il 22 mar 2008 16:45

Fid ha scritto:A me che l'alitalia vada ai francesi non me ne può fregare nulla, da cittadino voglio un servizio efficiente a costi contenuti e da bravo liberale voglio la libera concorrenza che permetta a qualsiasi compagnia del mondo di comprare compagnia italiane (esattamente come succede anche negli altri paesi)


Fid, come tutti gli appartenenti al Pd a voi non ve ne frega mai di nulla.
Se Alitalia dovesse passare ai francesi, vorrebbe dire che per noi italiani fare un viaggio diretto trancontinentale, esempio America, Australia, Cina, Giappone non avrai più una compagnia italiana aerea che parte da Malpensa e vai direttamente lì , ma con la vendita di Alitalia Malpensa verrà smantellata per
di più del 60%, verrà dirottata solo sui voli continentali, e se vuoi partire per viaggi transcontinentali, in poche parole viaggi d'oltre oceano, dovrai partire per Roma, quindi volare a Parigi, cambiare aereo e prendere il volo per il viaggio che devi fare oltre Oceano.

Fid ha scritto:1) Ennesima dimostrazione di scarsa serietà in politica del solito venditore di fumo
2) Se aifrance si ritira sono cavoli per l'alitalia,per i suoi utenti e per i suoi dipendenti
3) ora che si sta per risolvere il problema definitivamente Berlusconi deve bloccare tutto

MA SE ERA INTERESSATO AD ALITALIA NON POTEVA PENSARCI:
-NEI SUOI 5 ANNI DI GOVERNO?
-QUANDO FU MESSA IN VENDITA LA COMPAGNIA CONCORRENDO CON AIRONE,LUFTHANSA,AIFRANCE... ?

tenete sempre presente che alitalia è da decenni sull'orlo del fallimento e solo il centrosx ha trovato una soluzione (mentre Berlusconi in 5 anni non ha fatto nulla)



E perchè Prodi e gli altri governi del centrosinistra che hanno governato, prima dei 5 anni di Berlusconi,
cosa hanno fatto, se ne sono sempre lavati le mani, Fid ci avete fatto fare la fine dell' immondizia che
si ammucchia in Campania, senza mai e poi mai trovare delle soluzioni, poi te l'ho già detto una volta
che voi prima fate scappare gli animali dalle stalle e poi le chiudete accorgendovi che se aveste fatto
qualcosa di giusto non saremmo arrivati a tutto questo. Prima di svendere qualcosa dovevate pensarci
diecimila volte. Forse sarebbe stato meglio chiedere agli italiani se erano d'accordo o no a svendere
Alitalia come volete fare voi. :twisted: :twisted: :evil: :evil: :evil:
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Re: Alitalia: che succede?

Messaggiodi acid il 22 mar 2008 21:43

Il governo Prodi, e chi lo ha sostenuto (Veltroni &C.) ha prima indetto una pseudo-gara con procedure lentissime in cui non ha fornito nessuna informazione ai contendenti in un momento in cui avrebbe potuto spuntare condizioni più vantaggiose.

Mi sembra di rivedere la storia della svendita dell'Alfa Romeo (chissà se qualcuno la ricordi.....).

Mentre air france ha avuto tuto il tempo per verificare i conti e ha presentato l'offerta in un tempo limite, per gli altri non e dato di conoscere i conti, poi la preferenza per la compagia Francese ed esclusione di tutti gli altri, le azioni detenute dal tesoro è denaro pubblico quindi a mio giudizio tutti i partecipanti alla gare dovevavo stare sullo stesso piano, conoscere i conti ed avere lo stesso tempo per decidere dando a parità di offerta la precedenza aalla offerta nazionale!!!

l'Italia non dovrebbe privarsi di una compagnia di bandiera.
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Re: Alitalia: che succede?

Messaggiodi Orazio il 23 mar 2008 01:51

fid scrive :

A me che l'alitalia vada ai francesi non me ne può fregare nulla


le ighiozie non hanno fine ehh !!! :shock: :shock:

acid scrive:

l'Italia non dovrebbe privarsi di una compagnia di bandiera.


la vergogna di questo mal governo, ci ha ridotto ridicoli difronte tutto il mondo, adesso vogliono privarci della compagnia di baniera, a cui tengono anche i paesi del 3 mondo. VERGOGNA SINISTA, VERGOGNA !!! [.arrabbiatissimo.]
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Re: Alitalia: che succede?

Messaggiodi Fid il 23 mar 2008 11:20

Orazio è un idiozia il tuo modo di pensare ed oltretutto molto ma molto incoerente

dopotutto se metti come avatar quel logo li' è chiaro che se Berlusconi violentasse una bambina per te la pedofilia diventerebbe una pratica da seguire .Quello che non capisco di molti seguaci del popolo delle libertà è il giustificare qualsiasi cosa come se Silvio avesse attaccato un cavo nelle teste di alcuni comandando loro cosa è giusto e cosa è sbagliato.Secondo questo principio Cuffaro faceva bene a candidarsi, un condannato a 7 anni per mafia è candidabile, un capomandamento mafioso può lavorare alle dipendenze del noto politico,la riduzione della prescrizione dei reati è una gran cosa, i giudici sono dei criminali, gli spazi televisivi dell'avversario politico sono criminali etc etc

Tornando al nostro ragionamento

Se il popolo delle libertà vuole dimostrarsi VERAMENTE LIBERALE deve accettare il libero mercato,ciò vuo dire che sia gli Italiani possono comprare società estere (vedi Enel con Endesa) sia che società estere comprino le italiane (vedi Bnl con Bnp Paripas)

secondo lo stesso principio

-L'Alitalia era in vendita
-ci sono state più offerte
-solo Airfrance ha deciso di sobbarcarsi l'enorme passivo e acquistare la nostra compagnia aerea

Un liberale direbbe "che Airfrance compri Alitalia"

ma è possibile che si debba opinare e far polemica su principi cosi' basilari e persino sull' ABC del libero mercato? :roll:
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Re: Alitalia: che succede?

Messaggiodi acid il 23 mar 2008 11:54

Ma avete letto quanto ci costerebbe la svendita?

Da 1 miliardo 700 milioni a 2,5 miliardi di euro: è quanto costerebbe allo Stato, o al sistema Italia, in ogni caso al contribuente, accettare alla lettera le clausole imposte dall’Air France- Klm per assorbire l’Alitalia. Una cifra in gran parte da pagare sull’unghia.

Questo da fastidio...alidilà di chi sono le responsabilità, sicuramente di ogni governo che c'è stato.


Poi c’è il problema spinoso dei cosiddetti esuberi, le persone a rischio di licenziamento.
10 mila posti a rischio, dei quali dovrebbe farsi carico lo Stato attivando immediatamente la cassa integrazione. A quale costo? Il governo ha appena firmato una prima procedura di cassa integrazione per 900 dipendenti Sea di Malpensa: 80 milioni in due anni, circa 45 mila euro l’anno per ogni addetto.

Alla lista va aggiunta la svalutazione dell’offerta “cash” per le azioni Alitalia da parte dell’Air France-Klm.

Quasi certamente il Cavaliere finirà per trovarsi la grana sul tavolo, se vincerà le elezioni.


Immagine
Sorge il sospetto che vi sia della malizia in questo incaponirsi su Air France.
Brutto sospetto...


La trattativa era esclusiva con air France, alla faccia del libero mercato.
A nessun altro é stato concesso di esercitare la due diligence su Alitalia, ovvero di mettere il naso nei bilanci Alitalia e la verifica di informazioni di natura patrimoniale, finanziaria, economica, gestionale, strategica, fiscale ed ambientale.

Abbiamo dato sei mesi ad Air France per decidere, a Silvio diciamo: ci dica e decida in 48 ore! :shock:

Inutile ora proclamino "se ci sono altri concorrenti si facciano avanti subito", oppure la sparata di Veltroni.." Berlusconi spari i nomi in 48 ore". Ipocriti....
La cordata si farà avanti solo dopo che sarà revocata l'esclusività della trattativa ad Air France e ci vorrà un pò di tempo, per riaprire la diligence agli altri attori sul mercato.

Nessuno spara offerte senza la verifica sui bilanci.

MAI VISTO UNA COMPAGNIA (IN QUESTO CASO ESTERA) SCALARE UNA SOCIETA' ITALIANA E FARSI PAGARE DALLO STATO.... ITALIANO, LA SCALATA...
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Re: Alitalia: che succede?

Messaggiodi fiorenzo il 23 mar 2008 16:03

Alitalia: Rutelli «tentato» dalla via italiana
Il vicepremier spera in un sussulto dell'imprenditoria nazionale per salvare la compagnia

Ora che Berlusconi rilancia la sua vecchia idea, Rutelli non rivendica il copyright e confida in un «sussulto dell'imprenditoria nazionale» per Alitalia. Nel vice premier albergano sentimenti contrastanti: c'è il desiderio che «Az» resti italiana, e c'è la diffidenza verso il Cavaliere, il timore che la sua mossa sia solo una «manovra elettorale». «Ma se davvero è in grado di costituire una cordata in tempi brevi, lo faccia. Certo, quando gli sento chiedere un prestito ponte per l'operazione, quando gli sento dire che anche i suoi figli ne potrebbero far parte, mi domando se lui pensi che al governo ci sia gente con gli orecchini al naso». Rutelli non accenna al conflitto d'interessi, si limita a evocarlo. D'altronde non è ora di polemizzare, sebbene sostenga che
«la crisi di Alitalia» sia diventata «irreversibile » con Berlusconi a Palazzo Chigi. Avrebbe tanti «rospi da sputare», «penso al modo in cui vennero dirottate molte rotte dall'hub naturale di Fiumicino su Malpensa,
che era e resta senza infrastrutture ». «Penso agli imprenditori che mi dicevano di non voler mettere piede
in quell'hub ». «Penso alla concorrenza creata proprio dagli altri scali lombardi...». Nessuno però può
scagliare la prima pietra, e se si potesse capitalizzare un euro per ogni errore commesso da politici e manager, oggi Alitalia sarebbe in attivo. Invece è stretta tra l'offerta di Air France - che anche Rutelli considera «bassa» - e il rischio di fallimento. A meno che la terza via annunciata da Berlusconi non diventi realtà, «e sarei felicissimo se ci fosse un soprassalto di energie delle forze produttive, finanziarie e industriali italiane», giura Rutelli: «A suo tempo chiesi di investire su Alitalia. "Costituite una cordata -
dissi a molti - oppure perderemo la compagnia". Tutti si negarono, non meno dei partner asiatici che pure
il governo Prodi cercò con ostinazione. Chissà, oggi che il nodo va sciolto o tagliato, potrebbe esser
maturato un sussulto di consapevolezza. Meglio tardi che mai. Sarebbero benvenuti». A patto però che
«si tratti di un progetto industriale forte e abbia una partnership internazionale. Perché Alitalia non può ridursi a una compagnia regionale». Niente giochini, «nessuno pensi di far fallire la società. Se la cordata esiste, bene. Altrimenti c'è Air France», che il candidato sindaco di Roma definisce «il male minore ».
Ma chi lo spiegherà ai sindacati, ostili al «ricatto» dei transalpini, e al «fronte del nord» che ha compattato addirittura Lega e Confindustria? Il vice premier ritiene che i sindacati «preferiranno trattare con
Spinetta, piuttosto che veder saltare tutto per aria», e quanto a Malpensa «c'è ancora lo spazio perché si affermi come hub settentrionale e del traffico business ».
PRIORITA' IL «SISTEMA NAZIONALE» - La priorità è comunque «il sistema nazionale »: «Per un Paese
con 60 milioni di abitanti, milioni di imprese, e un flusso turistico formidabile, serve una partnership che tuteli questi interessi e non li pieghi al servizio di un'altra strategia nazionale. In tal senso Air France dà garanzie». Certo, Rutelli ammette che «l'ultima offerta è stata ridimensionata», riconoscendo così il primo errore del governo, che concesse la trattativa in esclusiva ad Air France: «Quello è stato un limite.
Sollevai il tema in Consiglio dei ministri, dissi che per le grandi cessioni c'era bisogno di tenere aperta la competizione». AirOne era il competitor, «invece Toto non ebbe nemmeno accesso alla due-diligence ». Rutelli tuttavia precisa che «l'offerta era comunque debole, sia sul piano finanziario, sia priva di un partner internazionale ». Ora la compagnia potrebbe rientrare in gioco, ma serve «chiarezza» per evitare che su una scelta delicatissima si innesti una speculazione elettorale. Epperò è stato il governo a fornire il formidabile assist a Berlusconi. Rutelli lo sa e lo dice: «Sul timing della trattativa e sulla sua gestione politica, è preferibile stendere un pietoso velo». In un solo colpo il governo si è trovato contro Confindustria,
i sindacati e i due terzi del Parlamento. In un solo colpo ha procurato un grave danno alla «rimonta»
di Walter Veltroni, che è furibondo con il premier e il ministro dell'Economia: «È vero che la partita su
Alitalia è durissima - sospira Rutelli - ma l'idea di giocarla mentre è in corso la campagna elettorale,
e senza costruire il consenso, è roba da masochisti. Questa non è la vendita di un centro commerciale.
Che in aprile si sarebbe votato avrebbero dovuto saperlo anche i ministri che non si candidano alle elezioni». E Padoa Schioppa non poteva non sapere...
I sindacati si preparano all’incontro di dopodomani con i vertici di Air France e guardano a Silvio Berlusconi. Non credono a un’inversione a U di Jean-Cyril Spinetta, e quindi a una schiarita sul fronte di Parigi.
Temono, invece, un colpo di coda del governo di Romano Prodi e cioè il commissariamento di Alitalia
nel caso in cui la trattativa dovesse fallire nelle prossime ore. E per questo puntano a rinviare la scadenza
del 31 marzo che riguarda il loro via libera al piano e, più in generale, sperano di rinviare tutto a dopo le elezioni.
Un modo per schivare quello che il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, chiama apertamente «
un ricatto». Un «giochetto puerile del governo nel quale non entro», ha spiegato ieri il sindacalista, irritato dalle ultime dichiarazioni del ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che sembrano limitare l’alternativa tra il piano illustrato dal presidente della compagnia francese, che i sindacati definiscono «capestro», e l’amministrazione controllata. La responsabilità è tutta del governo uscente «che ha avallato un piano e una trattativa senza rivelare a nessuno i punti irrinunciabili che aveva posto».
Cose che il sindacato cattolico denuncia da tempo, ma che da un po’ sono condivise anche dalla Cgil di Guglielmo Epifani. Con l’effetto paradossale che il sindacato di sinistra è in prima linea nel chiedere
il rinvio a dopo le elezioni quando, presumibilmente, Silvio Berlusconi sarà premier. «Cercare un accordo richiede tempo. Dicono che bisogna decidere subito - accusa il segretario confederale della Cgil, Nicoletta Rocchi - ma sono stati loro a mettere tra le condizioni il beneplacito del prossimo governo». Condizione
che non c’è. Sul merito del piano i sindacati non vogliono fare passi indietro. Sintetizza Mauro Rossi, segretario nazionale della Filt-Cgil: «Un aumento significativo del numero degli aerei di lungo raggio,
segnale della volontà di far sviluppare Alitalia; l’acquisto dell’intero pacchetto Alitalia Fly e Alitalia Service». E gli esuberi? Da trattare, eventualmente, solo quando sarà presentato un piano industriale convincente.
Di certo, le cifre di Spinetta che parla di 2.100 esuberi, senza contare le nuove assunzioni, non convincono.

Per i sindacati il quadro è lampante. E per le tre principali confederazioni deve essere altrettanto chiaro
che, se la situazione dovesse precipitare verso il commissariamento, la responsabilità sarà solo del governo in carica e di Air France. Il presidente della compagnia francese deve presentarsi al tavolo di martedì con condizioni meno gravose, altrimenti - è l’avvertimento di Luigi Angeletti, segretario della Uil, «vuol dire
che non vuole fare l’accordo».
E la cordata italiana, sulla quale punta il candidato premier del Popolo della libertà? I sindacati per
il momento schivano l’argomento e concentrano i loro sforzi su Spinetta. Anche se è a quell’ipotesi che stanno pensando in questi giorni. Rossi, della Filt, si spinge a dire che, più che ad Air One, punta su
Intesa Sanpaolo, e si dice a favore della concessione di più tempo per consentire ai concorrenti di Parigi
di fare una due diligence. In sostanza, il rinvio auspicato dalle organizzazioni dei lavoratori, non deve solo servire alla trattativa sugli esuberi, ma anche a mettere a punto le condizioni finanziarie favorevoli alla concorrenza.
Intento che i sindacati non nascondono. «Qualcuno - spiega Bonanni - ha detto che per partecipare vuol vedere i conti perché finora non li ha visti. Mancano meno di 20 giorni alle elezioni. Il buon senso suggerisce la strada di soprassedere fino ad allora».

GOOGLE NEWS

Commento:
Speriamo che il buon Berlusconi riesca a salvare l'Alitalia, alla faccia del Pd e del governo Prodi.
Tra questi l'unico forse che si può salvare è il vicepremier Rutelli, che intellingentemente darebbe il via libera
al salvataggio di Alitalia e Malpensa.
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Re: Alitalia: che succede?

Messaggiodi Fid il 23 mar 2008 20:43

fiorenzo ha scritto:
acid ha scritto:Sembra proprio tornata la tradizione delle svendite di stato agli amici degli amici. Tornata alla grande, con un colpaccio da miliardi di euro che farà danni in Italia per decine di miliardi.
Vorrebbero svenderla ai francesi per quattro soldi!

Verissimo Francesco, non vedi che questo governo ha cercato di privatizzare e svendere i beni del Paese.
[.arrabbiatissimo.]


1) vendita agli amici? mi fate nome e cognome dell'amico? se non esce fuori è puro pregiudizio

non è che si può fare del moralismo sugli amici fantasmi di Prodi e non vedere che per il digitale terrestre Berlusconi finanziava il fratello (decoder Amstrad) e se stesso (Mediaset)

Sulle illazioni (perchè lo sono se non portate delle prove) dell' amico fantasma di Prodi si fa moralismo e sui soldi dati dal Berlusca al parente e a lui stesso si tace?vogliamo parlare della contrattazione individuale sui diritti televisivi calcistici?

2) qui non si parla di svendita, L'Alitalia ha un deficit spaventoso, se i francesi la comprano (salvaguardando servizi e posti di lavoro) non possiamo che ringraziarli

3) Vi sfugge un particolare che volete continuare a non vedere:

Alitalia è stata messa sul mercato, i figli di berlusconi,Airone, Luthafnsa e chiunque altro potevano partecipare all'acquisto, quasi tutti PER GLI ENORMI DEBITI si sono tirati indietro tranne Airfrance


non è che Prodi si è alzato un giorno e ha detto "oggi vendo ad airfrance"
Ultima modifica di Fid su 23 mar 2008 21:12, modificato 2 volte in totale.
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Re: Alitalia: che succede?

Messaggiodi Fid il 23 mar 2008 20:47

acid ha scritto:La trattativa era esclusiva con air France, alla faccia del libero mercato.


non è vero!!!!

è stato fissato un termine nel quale 3 sono state le offerte complessive ed il governo ha scelto quella migliore che offrisse più garanzie.
http://www.repubblica.it/2007/09/sezion ... ferta.html

scelta la compagnia aerea si è proceduto a trattativa privata con essa esattamente come prescrive la legge!!

non dovete confondere la scelta del miglior offerente con le contrattazioni con l'offerente designato
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Re: Alitalia: che succede?

Messaggiodi Fid il 23 mar 2008 21:00

acid ha scritto:Abbiamo dato sei mesi ad Air France per decidere, a Silvio diciamo: ci dica e decida in 48 ore! :shock:



NOOOO Silvio ha avuto 1 anno per presentare l'offerta!! l'offerta scadeva alle ore 13.00 del 6 dicembre!!

il tempo è scaduto!!

Abbiamo la fortuna di avere una delle più grandi compagnie aeree mondiali disposta a comprare Alitalia, non dobbiamo farci sfuggire questa occasione.Ma chi se ne frega se vendiamo una grande compagnia italiana (sull'orlo del fallimento)

Se il popolo delle libertà vuole ragionare in maniera liberale deve accettare il libero mercato e quindi come la BNL è finita alla BNP Paripas, come la Mercedes è finita agli americani,come l'Endesa spagnola è finita agli italiani anche Alitalia può finire ai francesi

questo si chiama mercato, questo si chiama essere liberali
volete l'autarchia e la chiusura del mercato? neanche il comunista Diliberto ha una visione cosi' comunista come la vostra :|
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Re: Alitalia: che succede?

Messaggiodi fiorenzo il 23 mar 2008 21:17

Fid, da buon tesserato che tu sei, vai contro a quello che dice Rutelli, anche lui capisce che Alitalia deve rimanere italiana.

fiorenzo ha scritto:Rutelli non rivendica il copyright e confida in un «sussulto dell'imprenditoria nazionale» per Alitalia. Nel vice premier albergano sentimenti contrastanti: c'è il desiderio che «Az» resti italiana,

fiorenzo ha scritto:Ma se davvero è in grado di costituire una cordata in tempi brevi, lo faccia

fiorenzo ha scritto:se si potesse capitalizzare un euro per ogni errore commesso da politici e manager, oggi Alitalia sarebbe in attivo. Invece è stretta tra l'offerta di Air France - che anche Rutelli considera «bassa» - e il rischio di fallimento. A meno che la terza via annunciata da Berlusconi non diventi realtà, «e sarei felicissimo se ci fosse un soprassalto di energie delle forze produttive, finanziarie e industriali italiane», giura Rutelli: «A suo tempo chiesi di investire su Alitalia. "Costituite una cordata -
dissi a molti - oppure perderemo la compagnia". Tutti si negarono

fiorenzo ha scritto:Sollevai il tema in Consiglio dei ministri, dissi che per le grandi cessioni c'era bisogno di tenere aperta la competizione». AirOne era il competitor, «invece Toto non ebbe nemmeno accesso alla due-diligence ». Rutelli tuttavia precisa che «l'offerta era comunque debole, sia sul piano finanziario, sia priva di un partner internazionale ». Ora la compagnia potrebbe rientrare in gioco, ma serve «chiarezza» per evitare che su una scelta delicatissima si innesti una speculazione elettorale. Epperò è stato il governo a fornire il formidabile assist a Berlusconi. Rutelli lo sa e lo dice: «Sul timing della trattativa e sulla sua gestione politica, è preferibile stendere un pietoso velo». In un solo colpo il governo si è trovato contro Confindustria,

In un solo colpo ha procurato un grave danno alla «rimonta»
di Walter Veltroni, che è furibondo con il premier e il ministro dell'Economia: «È vero che la partita su
Alitalia è durissima - sospira Rutelli - ma l'idea di giocarla mentre è in corso la campagna elettorale,
e senza costruire il consenso, è roba da masochisti. Questa non è la vendita di un centro commerciale.
Che in aprile si sarebbe votato avrebbero dovuto saperlo anche i ministri che non si candidano alle elezioni».
Un «giochetto puerile del governo nel quale non entro», ha spiegato ieri il sindacalista, irritato dalle ultime dichiarazioni del ministro dell’Economia, Tommaso Padoa-Schioppa, che sembrano limitare l’alternativa tra il piano illustrato dal presidente della compagnia francese, che i sindacati definiscono «capestro», e l’amministrazione controllata. La responsabilità è tutta del governo uscente «che ha avallato un piano e una trattativa senza rivelare a nessuno i punti irrinunciabili che aveva posto».
E la cordata italiana, sulla quale punta il candidato premier del Popolo della libertà? I sindacati per
il momento schivano l’argomento e concentrano i loro sforzi su Spinetta. Anche se è a quell’ipotesi che stanno pensando in questi giorni. Rossi, della Filt, si spinge a dire che, più che ad Air One, punta su
Intesa Sanpaolo, e si dice a favore della concessione di più tempo per consentire ai concorrenti di Parigi
di fare una due diligence. In sostanza, il rinvio auspicato dalle organizzazioni dei lavoratori, non deve solo servire alla trattativa sugli esuberi, ma anche a mettere a punto le condizioni finanziarie favorevoli alla concorrenza.
Intento che i sindacati non nascondono. «Qualcuno - spiega Bonanni - ha detto che per partecipare vuol vedere i conti perché finora non li ha visti. Mancano meno di 20 giorni alle elezioni. Il buon senso suggerisce la strada di soprassedere fino ad allora».
Se è vero che gli occhi sono lo specchio dell'anima,
la tua è un mare azzurro nel quale navigare all'infinito

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Re: Alitalia: che succede?

Messaggiodi Fid il 23 mar 2008 21:23

fiorenzo ha scritto:Fid, da buon tesserato che tu sei, vai contro a quello che dice Rutelli, anche lui capisce che Alitalia deve rimanere italiana.


fiorenzo cosa c'entra? io ragiono con la mia testa perchè sono in grado di usarla, non sono certamente una persona che mi faccio prendere in giro credendo ad esempio che in Cina i bambini venivano bolliti per utilizzarli come fertilizzante

L'Italia va male perchè la gente non riesce ad avere una coscienza individuale e una sensibilità sui temi etici,Rutelli e chiunque altro può dire ciò che vuole, ognuno di noi dovrebbe imparare a riflettere e ragionare con la propria testa e non aderire a quello che un partito o una persona indica
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Re: Alitalia: che succede?

Messaggiodi acid il 23 mar 2008 21:27

Evidentemente non hai ben letto quanto ci costerà questa svendita...
AIR-FRANCE poteva andare bene, ma le contrattazioni e lo scendere alle loro richieste assurde, sono intollerabili (ecco perchè solo ora si delinea una nuova cordata di imprenditori italiani).


E cmq non è troppo tardi....chissà perchè questa fretta! :lol:

"Sul 31 marzo il Ministro Bianchi precisa che "quella data è stata fissata da Air France, non esiste una scadenza perentoria di nessun tipo. Hanno chiesto di avere una risposta per quella data, ma una richiesta non deve essere per forza accolta. Se serve più tempo immagino non ci sarà motivo per non averlo e valutare la situazione".

Questi sono discorsi seri e liberali...ma che ha il pepe nel di dietro Prodi per voler concludere questa svendita?
IRI e ALFA ROMEO non gli hanno insegnato niente? (ripassate bene questi capitoli).

"Non c'è motivo di affrettarci - ha detto ancora il ministro - ci sono molte ragioni che lo sconsigliano, intanto perchè bisogna evitare che la gatta frettolosa faccia gattini ciechi, poi siamo in prossimità delle elezioni e infine credo che come in tutte le trattative bisogna portare avanti quella con Air France con la pazienza e con la determinazione che serve. E intanto aprire l'altra perchè questo ci può consentire di avere due offerte e scegliere la migliore".
http://www.repubblica.it/2008/03/sezion ... talia.html

pure Bianchi, oltre Rutelli, smentisce il governo, che scandalo.....

In ogni caso Prodi non può decidere, essendo stato sfiduciato dal parlamento, non ne ha alcun diritto. E non solo bianchi ma anche di pietro e altri han detto che non tocca a lui decidere.
Ma quando si leverà dai .....? :lol:
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