Onde sonore: la nuova frontiera delle cyber droghe
Quando si parla di droga è praticamente impossibile non associare il concetto a polverine o pasticche di vario genere. Ma i tempi cambiano e cambiano anche per le droghe. Un allarme della Guardia di Finanza avverte che anche in Italia sono arrivate le droghe sonore e sono disponibili facilmente online.
L´idea è quella di sfruttare determinate onde sonore, di bassa frequenza, che colpiscono il cervello ed innescano dei meccanismi del tutto simili a droghe ben note, dalla marijuana alla cocaina, dall´alcol all´ecstasy.
I file audio, noti come iDoser, riproducono frequenze comprese fra i 3 ed i 30 Hertz e sono disponibili con le stesse modalità delle droghe tradizionali. Le prime dosi vengono offerte gratuitamente contando sul meccanismo della dipendenza. In questo modo le successive richieste vengono fatte pagare. A tutti gli effetti, però, non è difficile trovare su Google archivi contenenti "dosi" di ogni genere senza dover pagare nulla. Per poter ascoltare questi file esiste uno speciale lettore, disponibile anche questo online.
Il funzionamento delle dosi sonore sfrutta gli infrasuoni i quali presentano la stessa lunghezza d´onda dei segnali cerebrali. Tanto per fare degli esempi, le onde alfa con frequenze comprese fra 7 e 13 Hertz sono sfruttate da tempo in medicina e presentano un effetto rilassante. In altri casi, onde sonore a bassa frequenza sono usate come deterrente dalla stessa polizia, per calmanre i ragazzi nelle discoteche.
I rischi connessi alle droghe di nuova generazione sono ancora ignoti in quanto si attendono i pareri degli esperti. Ciò non toglie che esse hanno un potenziale di diffusione enormemente amplifcato rispetto alle droghe tradizionali e sono anche meno invasive e meno costose. Anche in merito alla dipendenza da esse non ci sono informazioni chiare ma le ipotesi di un comportamento del cervello non differente da quanto accade con droghe "fisiche" sembrano essere quelle più accreditate
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