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LE FATE : Poesia, lettura e altre forme di arte - 3
 
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LE FATE

Angolo della letteratura dedicato ai "divoratori" di libri, amanti di poesie, composizioni e altre forme d'arte e cultura

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Messaggiodi Evaluna il 16 gen 2007 18:10

Più volte abbiamo posto l'accento sulla permalosità delle fate. Questi esseri, infatti, sono estremamente suscettibili ai sentimenti e alle azioni umane e anche non volendo, spesso si corre il rischio di offenderle. Per evitare ciò, quando ci avventuriamo nella natura evitiamo di deturparla con i nostri rifiuti, danneggiarla cogliendo fiori o incidendo cuori sugli alberi e ancor di più...occhio a dove mettiamo i piedi !!! Potremmo pestare le alucce a una piccola fata che potrebbe punirci trasformandoci in animale o condannandoci alla mala sorte...

Un altro avvertimento per chi si vuole avventurare alla scoperta del mondo fantastico è quello di non credere che ci sia solo il bene. Stiamo attenti perchè non tutto deriva dal bene e non bisogna mai correre inutili "pericoli". :roll:
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Messaggiodi Evaluna il 23 gen 2007 12:07

La Fata Morgana in Sicilia.

Dopo aver condotto re Artù, suo fratello, ai piedi dell'Etna, Morgana non se ne andò più dalla Sicilia, dove era giunta con il suo vascello. Stabilì la sua dimora tra l'Etna e lo stretto di Messina, dove i marinai non osavano avvicinarsi a causa di forti tempeste, e sì costruì un palazzo di cristallo.
Morgana abita qua da più di mille anni e di tanto in tanto richiama alla memoria Camelot, i castelli, le foreste incontaminate ed altri ricordi felici. La fata certe volte si diverte a scoprire la gente con immagini ingannevoli.
Si dice che Morgana esca dall'acqua con un cocchio tirato da sette cavalli, per quanto abbia anche un vascello d'argento.
Quando Morgana esce dal mare getta nell'acqua tre sassi e traccia dei segni nel cielo: allora il mare si gonfia, dopo diventa come un cristallo; su di esso compaiono immagini di uomini e di città.
Padre Ingnazio Angelucci ci dice di aver assistito ai prodigi della fata Morgana nel giorno dell' Assunta del 1643: egli racconta di aver visto dalla sua finestra il mare gonfiarsi, e poi diventare come un cristallo e su questa "piazza di cristallo" si riflettevano immagini di città bellissime, pilastri, arcate, castelli e si trasformavano in una fuga di finestre che si trasformava a loro volta in selve, pini, cipressi e grandi teatri.
Padre Ignazio dice che aveva sentito parlare di questo fenomeno ma non ci aveva creduto, però dopo averlo osservato con i propri occhi poté affermare che era più stupefacente di quanto si potesse immaginare.

La leggenda trae spunto da un fenomeno che realmente si verifica nello stretto di Messina in particolari condizioni atmosferiche.


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Messaggiodi Siracusana il 23 gen 2007 13:37

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    Le fate al cinema.

Al cinema le fate sono state soprattutto amate dai cartoni animati e dai film fiaba. Ricordiamo:

    La Fata dell'Est nel film Il mago di Oz.

La Fata della famiglia, la Fata della Notte, la Fata della Luce, la Fata dei Vizi, nel film Il giardino della felicità, liberamente ispirato a L'uccellino azzurro.

Fata Morgana (Helen Mirren) nel bellissimo Excalibur di John Boorman e Morgana interpretata da Helena Bonham Carter nello sceneggiato Merlino.

La Fata Mahb, sempre nello sceneggiato Merlino, interpretata da Miranda Richardson.

Le fate deliziose e piccole del film Fairy tale, una storia vera, uno dei più recenti film fiaba.




    Le fate nei cartoni animati.
Le fate hanno avuto grande spazio soprattutto nei cartoni animati di Walt Disney, ma anche in qualcuno di quelli di altro genere. Ecco alcune fate a cartoni:

Smemorina, la fata pasticciona, madrina di Cenerentola nel film omonimo.

La Regina delle Nevi, che nel film russo domina su tutti i ghiacciai.

Flora, Fauna e Serenella, le tre sorelle pacioccone de La Bella Addormentata.

La bellissima fata che, travestita da mendicante, punisce la Bestia ne La Bella e la Bestia.

La Fata delle Nevi, personaggio fondamentale della fantasia giapponese, così come compare nel film La fata di neve (una fanciulla coraggiosa), in Lamù (una sexy e glaciale principessa), in Jeeg robot (una cattiva infelice ed affascinante).
    Fate famose.
Quali sono le fate protagoniste delle leggende più famose? Parecchie.

Nel Vercellese, un gruppo di fate voleva rivelare agli abitanti dove si trovasse l'oro, ma furono derise per il loro aspetto e tolsero ogni ricchezza.

Vicino a Teramo, una fata custodisce un tesoro così bene che nessuno ha ancora scoperto dove si trova.

La Banshee, la fata irlandese, viene sentita urlare vicino alle case dove sta per morire qualcuno.

Nel 1917, in Inghilterra, due bambine fotografarono delle fate nello Yorkshire: le foto per molti sono un abile falso, per altri un documento eccezionale. La storia è stata raccontata nel film Fairies.

L'isola di Avalon, terra delle fate, secondo alcuni si troverebbe in un'altra dimensione, pronta a ricomparire in qualsiasi momento.

    Le fate oggi.

Le fate oggi godono di ancora una buona stampa? Beh, abbastanza: il fantasy le considera creature di prima importanza o quasi, i bambini e non solo loro continuano a leggere fiabe ed altre storie con loro protagoniste, le antiche leggende vengono raccolte e commentate. Non si può non sentire l'influenza di queste splendide creature, che riemergono dalle leggende in tutto il loro splendore.
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Messaggiodi Evaluna il 23 gen 2007 17:49

LA FATA DEL LAGO.

Nella conca di Prêz si possono rilevare le tracce di un antichissimo lago, la cui memoria si perde nel tempo.
Neppure i più vecchi lo videro con i loro occhi; ma, per sentito dire, raccontavano che, nei tempi dei tempi, sulle rive ridenti d’erbe e fiori viveva in una grotta una fata.
Con la gente non era né buona né cattiva; ma si prendeva cura del lago, così le acque, sempre limpide e pure, donavano piacevole frescura ai boschi circostanti e, defluendo, irrigavano i campi e i prati, che erano verdi e rigogliosi.
Della fata i montanari conoscevano soltanto la voce, perché, quando era felice, cantava, ed il suo canto dolcissimo si spandeva per tutta la vallata. Si diceva che fosse assai bella, ma nessuno l’aveva mai accertato coi suoi occhi, poiché la fata non voleva esser vista ed evitava la presenza umana, spesso trasformandosi in serpe, per nascondersi meglio.
Un giorno due pastorelli, che sedevano tranquilli al riparo di una roccia, udirono levarsi un canto a non molta distanza da loro.
“E’ una donna che canta”, disse il maggiore.
“Ma non conosco nessuna donna che sappia cantare così”.
La voce s’avvicinava. I ragazzi rimasero immobili in ascolto, trattenendo persino il respiro.
Quando la melodia si spense, nessuno dei due si azzardava a parlare, per timore d rompere l’incanto.
Ed ecco che la fata sbucò da un cespuglio, avvolta come in manto dai lunghi capelli dorati. I pastorelli non avevano mai visto una creatura di tanta bellezza, né chioma così lucente, né occhi simili a quelli, del colore del cielo specchiato nell’acqua.
“E’ la fata del lago!”, bisbigliò il più piccino.
“Ssssst!” lo zittì l’altro, timoroso di spaventarla.
Troppo tardi: la fata si era accorta della loro presenza.
Si coprì anche il volto con i biondi capelli e fuggì verso il lago, così rapida e leggera che l’erba non si piegava neppure sotto i suoi passi.
Seguendo il suo primo impulso, i pastorelli la inseguirono; ma la persero in breve di vista e, giunti sulla riva, si fermarono, per cercare una traccia che non poterono trovare.
A un tratto, sull’altra sponda del lago, scorsero una grossa serpe dalle squame d’oro che brillavano al sole. Non sapevano che ci fossero serpenti così grandi: fuggirono spaventati, rinunciando a cercare la fata.
Per giorni e giorni non si sentì più cantare in riva al lago. Ma spesso chi si trovava a passare di lì avvistava la serpe, che tosto si sottraeva agli sguardi con guizzo repentino.
Un giorno un cacciatore di Fontainemore la sorprese mentre si sporgeva da una pietra sull’acqua per contemplarvisi, come in uno specchio.
Era lì, immobile, senza alcun sospetto, distesa sulla roccia, con le sue scaglie dai bagliori d’oro.
L’uomo imbracciò il fucile e sparò un colpo.
Colpita a morte, la serpe si lasciò scivolare nel lago.
In breve le onde ribollirono di sangue. Poi, lentamente, il livello dell’acqua calò. I flutti presero a defluire nel torrente Pacolla, e di lì si riversarono nel Lys, tingendolo di rosso.
Con la fata serpe morì anche il suo lago.
Sorgenti fino allora abbondanti si inaridirono all’improvviso.
La conca di Prêz si prosciugò e tutto, attorno, intristì poco a poco. Sulle rive scomparve ogni traccia di vegetazione; lungo il declivio, non più irrigato, il suolo si fece arido e brullo.


http://www.paroledautore.net

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Messaggiodi Evaluna il 28 mar 2007 11:11

Incantesimo del quadrifoglio

Se una ragazza fa scivolare nella sua scarpa sinistra un quadrifoglio e poi si lega attorno alla fronte una ghirlanda di mirto e trifoglio, vedrà le Fate non appena sorge la luna.


Incantesimo della foglia di quercia

Se una ragazza profondamente innamorata si reca con il suo corteggiatore in un luogo solitario nei prati, nei boschi o nella brughiera, e colloca una foglia di quercia nella sua scarpa e in quella del suo innamorato, e se entrambi attendono contemplando il loro amore e confessandolo l'uno all'altra mentre scende la sera e le stelle appaiono, potranno con pazienza vedere il popolo fatato venire a far capriole e a giocare nei luoghi selvaggi.


Incantesimo del ditale di Fata

Se una ragazza cerca le prime campanule di primavera, che vengono chiamate "ditali di Fata" e sono fiori magici, e poi le conta tre volte mentre il sole si leva o la rugiada si forma, potrà convocare le Fate. Andandosene la ragazza dovrà rivolgersi a loro in questo modo:



Fate, il vostro giardino ho cercato,
ora mi ritiro e benedico il potere che
vi è stato dato.

Dovrà poi inchinarsi tre volte alle Fate, e la magia della radura l'accompagnerà.
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Messaggiodi Evaluna il 26 lug 2007 11:11

La Donna - Elfo

Nelle profondità dell'immensa foresta boema, di cui oggi si è salvata solo una piccolissima parte, abitava dall'alba dei tempi un piccolo popolo di esseri spirituali, nati dall'aria, quasi incorporei, che rifuggivano la fulgente luce del sole e la compagnia degli umani. La loro natura era superiore a quella dell'uomo, che era nata dall'argilla, e pertanto i piccoli esseri potevano essere intravisti soltanto da creature umane dotate di particolare sensibilità, e soltanto alla tenue luce argentata della luna.
I poeti ed i bardi conoscevano questi esseri con il nome di elfi.

Un giorno la foresta, da millenni silenziosa e immutabile, risuonò di grida e rumori di guerra ; un barbaro popolo degli uomini aveva attraversato le montagne, che facevano corona all'antica, immensa foresta, e si preparava a dilagare nella sottostante pianura.. Spaventati dal fragore delle armi e dal nitrire dei cavalli, gli abitanti della fragile razza non mortale fuggirono in tutta fretta ; e così le querce annose, e le rocce, i dirupi, i canneti delle paludi persero i loro amici non umani.
Una soltanto del popolo degli Elfi, un'amadriade, rimase a difendere la quercia che amava, e vi fissò la dimora.

Tra gli invasori vi era un giovane scudiero di nome Krokus : egli era diverso dagli altri, meno amante della guerra, più quieto e pensoso. A lui era affidato il compito di guardare il cavallo del suo Signore, e di portarlo a pascolare nella foresta. Krokus adempieva il suo incarico ben volentieri, e girovagando fra gli alberi maestosi sognava una vita più pacifica, dove ci fosse tempo e posto per la bellezza.

In una notte di un autunno così chiaro che sembrava estate, una notte bianca di luna, Krokus si attardò più del solito nella foresta, e si sdraiò ai piedi della quercia abitata dall'essere fatato a riposare.
In un laghetto vicino la luna tremava nell'acqua scura della notte e il vento muoveva appena le canne che lo circondavano. Parve al giovane che al di là del laghetto, fra le canne inquiete, fra un accenno appena di bruma che raccontava le nebbie ormai prossime, si muovesse lieve una figura di donna, più un'ombra che un essere corporeo. Ma ben distinta gli giunse la dolce voce di lei, che gli spiegò di essere l'elfo che abitava la quercia che gli aveva dato riparo, e che aveva a propria volta bisogno del suo aiuto per non essere abbattuta, perché con la quercia sarebbe morta anche lei, la creatura che gli stava parlando.

IL giovane non esitò un istante: promise di abbandonare il suo signore e di mettersi al servizio di lei, e mantenne la promessa, scegliendo di costruire accanto all'albero maestoso la sua dimora. Dissodò il terreno, seminò fiori ed ortaggi, costruì una comoda capanna. Ogni sera, la donna elfo veniva a trovarlo, e gli insegnava i segreti delle cose. Mentre passeggiavano lungo le rive del laghetto, le canne sussurravano lievi il loro saluto serale. Venne il pieno autunno a riempire di pioggia l'aria della sera, e poi la neve quieta dell'inverno a disegnare incantesimi sui giunchi del lago.

E accadde una cosa strana : mentre la sensibilità del giovane uomo si affinava sempre più, l'esile figura della elfo prendeva maggior consistenza, il suo aspetto era sempre più simile a quello di una giovane donna, e ben presto fra i due esseri nacque l'amore.
Ed in primavera si sposarono, e i vecchi poeti narrano che al loro matrimonio vennero gli elfi in gran numero, a cantare l'antica invocazione con la quale, dall'alba dei tempi, il popolo fatato onorava le nozze delle proprie creature : così belli erano questi canti, che più tardi gli uomini li faranno propri nella lingua gaelica, quella degli antichi druidi, i sacri sacerdoti dei celti, e giungeranno fino a noi tramite la tradizione orale delle Isole di Scozia.


"Sul tuo viso amabile e bello
il segno delle nove grazie imprimo :
la grazia della splendida voce,
la grazia della fortuna.
La grazia della bontà,
la grazia della saggezza,
la grazia della carità,
la grazia della bellezza di donna,
la grazia d'amare con l'anima tutta,
la grazia del saggio parlare.
...............
Sei tu la gioia d'ogni gioia,
Sei la luce del raggio di sole
Sei la porta che all'ospite s'apre,
Sei la stella che dal cielo guida,
Tu sei il passo del daino sul monte,
tu sei il ricco gregge nel prato,
sei la grazia del cigno che nuota,
la delizia dei sogni più dolci."
(canto di nozze tratto dai "carmina gaelica")


E l'amore di Krokus e della sua donna fatata, tanto gentilmente invocato dagli elfi loro amici, crebbe e prosperò.
Vissero così a lungo, felici, e ben presto la fama di Krokus, che conosceva ormai tutti i segreti, si sparse per tutto il paese. Chi voleva aiuto, per qualsiasi cosa, andava da lui, e non tornava mai senza essere stato soddisfatto. Krokus, sempre più rispettato e potente, divenne infine il signore di quei luoghi.

Poi accadde che, in una bella sera estiva inondata dai profumi della foresta, Krokus, che se ne era allontanato per dirimere una controversia fra due contadini, fece ritorno alla sua casa, il cuore ricolmo di pace e di felicità. E passando vicino al laghetto, egli la intravide, la sua dolce sposa, bella ancora come un tempo l'aveva vista, e proprio nel punto dove per la prima volta i suoi occhi si erano posati su di lei, tanti anni prima, e qualcosa nel suo cuore lo spinse ad avvicinarla con la cautela e il turbamento di allora.

La bella creatura lo accolse con dolcezza, ma nei suoi occhi si leggeva l'infelicità che la opprimeva. Alle domande ansiose di lui, ella non seppe rispondere altro che il suo destino era arrivato a compimento.
Invano, per tutta la sera e ancora durante la notte, lo sposo protestò la forza del suo braccio, più che sufficiente a difendere l'albero che era la vita della sua amata elfo da eventuali nemici, invano le ricordò che egli era ormai il signore di quelle terre e che nessuna forza umana poteva colpirli. Lei si agitava inquieta e inconsolabile nel letto nuziale, dove tante volte si erano amati.

La notte infine passò, e giunse il mattino. Allo spuntar del sole, grosse nuvole minacciose si profilarono all'orizzonte, tuoni lontani risuonarono alti sopra gli alberi, e l'eco rimandò il minaccioso brontolio di valle in valle.
A mezzogiorno in punto un terribile fulmine si abbatté sulla bella quercia che era stata il centro della loro vita, squarciandone il tronco possente. Tremarono i rami nella caduta, rompendosi in mille pezzi. Invano Krokus si disperò, cercando l'amata elfo per giorni e giorni.

Nessuno la vide mai più.



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Messaggiodi Evaluna il 27 lug 2007 13:04

Magie Buone per...

IL BENESSERE DELLA CASA

La casa è il luogo dove viviamo e dove desideriamo stare meglio possibile e la casa deve essere protetta dalle tensioni e negatività che a volte compaiono .

Qualche grano di sale grosso, se potete e volete benedetto, ai quattro angoli della casa , assorbe le impurità , le negatività i pensieri cattivi e aiuta a conservare l’equilibrio e il benessere .

Cambiare il sale ogni 7 giorni .



POSITIVITA

A volte capita di sentire che la atmosfera che ci circonda non è quella che dovrebbe ; quando nella nostra casa sono avvenute cose spiacevoli; quando vi è passato qualcuno con cui non siamo in sintonia , è bene purificare l’ambiente ; per questo si possono usare bastoncini di incenso facendoli passare in tutti i locali ; dare aria e lasciare che il vento passi in tutte le camere.

Ma si può anche praticare un piccolo rito .

Dopo essersi rilassati, prendere un piattino di coccio ; mettere nel fondo una falda di cotone idrofilo imbevuta di alcol ; mettervi sopra alcuni grani di sale grosso e alcune foglie di ulivo benedetto e porre la ciotola su una finestra aperta. Dare, successivamente, fuoco al cotone e lasciar bruciare il sale e l’ulivo. Intanto, portare le mani una sull’altra sul cuore e concentrarsi sul battito, quindi recitare se si vuole, una preghiera e chiedere che ogni male sia allontanato dalla nostra casa .

Quando il fuoco si sarà spento , gettare la cenere sotto l'acqua corrente .


[.sorrisosplendente.]
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Messaggiodi Evaluna il 05 set 2007 13:06

Le Fate in Cucina...

Brownies al cioccolato.

Ingredienti:
-1 etto di farina bianca "00"
-1 etto di cioccolato fondente
-1 ett di burro
-1 etto di nocciole o gherigli di noci
-2 uova intere
-3 etti di zucchero di canna
-1 fiala di estratto di vaniglia


Preparazione:
1. Fate fondere a bagnomaria il cioccolato con il burro. Togliete dal fuoco e incorporatevi lo zucchero di canna, le uova, la farina, l'estratto di vaniglia e le nocciole (o le noci) spezzate molto grossolanamente.
2. Versate il composto in una larga teglia imburrata e infarinata. iStendete il composto che non deve essere molto alto, circa 2 cm. Infornate e cuocete a 170/180° per 40 min., lasciatelo raffreddare poi suddividete questo dolce in rettangoli e spolverizzateli a piacere di cacao dolce.


Biscotti di zucca

Ingredienti per un centinaio di biscotti:

- 1,6 kg di farina
- 150 gr di fecola
- 6 tuorli
- 2 albumi
- 1,2 kg di zucca
- 700 gr di burro
- 800 gr di zucchero
- 2 bustine di lievito per dolci

Sbucciate la zucca e lessatela. Poi, passatela (o schiacciatela con una forchetta). Mettete la farina a fontana sul tavolo ed aggiungete tutti gli ingredienti: impastate fino ad ottenere un composto omogeneo. Dopo 20 minuti fate dei bastoncini con l'impasto e sistemateli in una teglia imburrata; spennellateli con gli albumi montati a neve. Mettere in forno a 150° per circa 30 minuti.


Muffin.

Dosi per 12pz – pronti in 30min

INGREDIENTI SECCHI
140 gr zucchero
250 gr farina autolievitante oppure 250 gr farina e 1 cucchiaino di lievito
1 cucchiaino di bicarbonato

INGREDIENTI UMIDI
85 gr burro sciolto
2 uova
200 ml. Latte
1 cucchiaino di estratto di vaniglia


INGREDIENTI A PEZZI
150 gr mirtilli


Scaldare il forno a 200° e imburrare una teglia da muffin da 12, oppure preparare gli appositi stampini di carta.

Mescolare insieme gli ingredienti umidi, dopodiché aggiungere gli ingredienti secchi, mescolando finchè saranno ben amalgamati ma non eccessivamente altrimenti i muffins risulteranno duri.Aggiungere infine i mirtilli.

Versare l’impasto a cucchiaiate negli stampi e cuocere per 15-18 min. finchè non saranno ben dorati.
Far raffreddare su una griglia e servire tiepidi.


REGOLE D’ORO PER MUFFINS PERFETTI

1. Mescolare tutti gli ingredienti umidi a parte e poi aggiungerli a quelli secchi.
2. le aggiunte di frutta, verdura…ecc. vanno fatte alla fine.
3. Non mescolare eccessivamente

Non cuocere troppo i muffins, saranno pronti quando saranno completamente lievitati e dopo la cottura, ben dorati.
Nel caso non si consumassero subito metterli in un contenitore ermetico e conservare all'asciutto al massimo per due giorni, oppure, si possono congelare, al bisogno basterà scongelare e scaldare in forno per un paio di minuti.


Varianti

MELA, AVENA E NOCCIOLE
1. Sostituire 50gr di farina con 50gr di avena macinata, e usare zucchero di canna anziché lo zucchero raffinato.
2. Usare 85gr di olio di girasole anziché burro e 300gr di yogurt greco al posto del latte.
3. Sostituire i mirtilli con 2 mele Bramley grattuggiate e 100gr di nocciole a pezzi.
4. Aggiungere 1 cucchiaino di cannella e ½ cucchiaino di noce moscata.
Spargere un po di avena sopra l’impasto prima di infornare.


CIOCCOLATO E ARACHIDI

1. Utilizzare 140gr di zucchero di canna anziché il raffinato
2. Sostituire i mirtilli con 3 barrette di Snickers a pezzetti grossi, da mescolare (3/4 delle barrette) al burro
3. Spargere i pezzi rimanenti di Snickers sull’impasto prima di infornare.

COCCO E BANANA
1. Ridurre il latte a 100ml
2. Sostituire i mirtilli con 2 banane mature a pezzi e 50gr di cocco disidratato
3. Spargere dei pezzetti di banana disidratata sopra l’impasto prima di infornare

[.snack.] [.wow.] [.sorrisosplendente.]







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Messaggiodi Evaluna il 28 set 2007 12:01

Se esprimi un desiderio è perchè vedi cadere una stella.

Se vedi cadere una stella è perchè guardi il cielo ,

e se guardi il cielo è perchè credi ancora in qualcosa...


Bob Marley


Se camminando in mezzo alla natura, una foglia cade su te o una farfalla ti svolazza serena intorno, fermati e mettiti in ascolto...potrebbe essere una creatura fatata che cerca di attirare la tua attenzione.

Chissà...forse vuole conoscerti... :roll:


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Messaggiodi Evaluna il 03 ott 2007 11:14

I Segreti delle Fate... :roll:

L'Oroscopo Celtico : qual è il vostro albero ?! :roll: :wink:




- dal 2 all'11 gennaio - dal 5 al 14 luglio

Abete

L'Abete è stato considerato con rispetto fin dalla notte dei tempi ed è uno degli alberi più antichi. Eterno scopo della vita dei nati sotto questo segno è la ricerca, votata verso la verità e verso gli ideali. L'Abete è vitale e battagliero e non rinuncia mai alla lotta in qualunque campo con chi lo vuole superare. Si lascia però poi andare in un'ondata di tristezza al momento dell'inevitabile vittoria. L'Abete è un amante fedele e totale, a volte addirittura soffocante in alcune manifestazioni.

È onesto ma suscettibile. La positività del Castagno e della Betulla sono in grado di conferire ulteriore sano vigore ai nati sotto questo segno, e di fornire le spinte necessarie per migliorare e progredire. L'Abete nell'età più matura è una persona deliziosa, per niente acida o lamentosa, anche se l'ambizione spesso soffoca la sua esuberante e simpatica energia.

L'Abete è sia intimorito che attratto dalla metafisica e, se cede al richiamo di questa materia, diventa un esperto conoscitore del mondo astratto e fantastico.


- 24 Giugno

Betulla

I nativi del segno della Betulla, sottoposti all'influsso del sole allo zenith, hanno in dono un istinto aperto e creativo. Apprezzano gustare le gioie delle pareti domestiche, raffinati, ma allo stesso tempo viaggiatori instancabili, i nati sotto il segno della Betulla ispirano rispetto ed in contemporanea possono essere comici aiutati notevolmente dalla loro profonda intelligenza. Sono amanti degli enigmi, dei rebus, delle difficoltà e grazie alla loro capacità di apprendere da ogni singolo episodio vissuto sono sempre in grado di affrontare le singole asperità del quotidiano. Qualche volta, soprattutto in gioventù, risultano un po' sgradevoli per i loro soventi eccessi di zelo, che controllano maturando soprattutto davanti a convinte reazioni negative in particolare dei Meli.

Malgrado i nati sotto questo siano dotati di eccessi di cinismo che li rende un po' restii ad aiutare gli altri, possono intraprendere con successo la carriera dell'insegnamento. In particolare, con l'aiuto di un compagno molto equilibrato come l'Olmo, che sa rendere amabile la loro compagnia altrimenti asfissiante, i nativi della Betulla sono capaci di amori realmente sinceri.




- dal 25 Gennaio al 3 Febbraio - dal 26 Luglio al 4 Agosto

Cipresso

Il Cipresso, con il suo verde perenne, è sempre stato simbolo di longevità. I nati di questo segno invecchiano infatti discretamente, senza eccessivi tormenti. Il Cipresso è di natura tollerante, spesso trascura i propri affari e si dedica con altruismo a quelli degli altri, a volte non presta le cure necessarie nemmeno alla propria salute. Franco e rustico, il Cipresso sembra saper comunicare sia con gli uomini che con le forze principali della natura, comprendendo In modo istintivo il vento, i segnali delle acque e gli indizi della terra.

Il Cipresso ha un reale culto per l'amicizia e possiede un gusto profondo per il buonumore e la buona compagnia. Il piacere della sua presenza lo rende perciò indispensabile in società. Anche i più "musoni" fra i Cipressi sanno farsi amare. Nell'adolescenza spesso tentano di volare con le loro ali per ricercare una reale autonomia. Un Cipresso potrà trascorrere tranquillamente la vita intera a fianco di una Betulla o di un Ulivo, mentre la compagnia trainante di Faggi e Olmi non è adatta a lui.



- dal 14 al 23 Giugno - dal 12 al 21 Dicembre

Fico

Il Fico èuno dei simboli dell'abbondanza assieme all'Ulivo. Ma, essendo molto più delicati di quanto sembrino all'apparenza, i nati nel segno del Fico, devono essere nutriti e protetti in uno spazio comunitario ed affettuoso, così da potere espandere il loro fogliame rigoglioso, in caso contrario se non sono amati, possono rinsecchirsi.

Fino dalla nascita le persone del Fico apprezzano le gioie della famiglia, e spontaneamente sarebbero socievoli e generosi; purtroppo sovente tendono a troncare le discussioni ed i problemi in maniera autoritaria e prepotente lasciandosi spesso trascinare nel dare giudizi precisi e prevedibili, moralisti e prevaricatori.

Per sanare validamente i loro comportamenti autoritari per i nati sotto il segno del Fico è importante avere fiducia negli affetti e nella famiglia. Per arginare la loro prepotenza devono accompagnarsi a compagni gentili ma fermi, ricercabili tra i Pini e le Betulle, che possono riuscire a costringere quelli del Fico a mostrare solo la loro gentilezza.



- dal 22 al 31 Marzo - dal 24 Settembre al 3 Ottobre

Nocciolo

I nati sotto questo segno, presentano fattezze lineari, sottili, tanto nel volto quanto nel corpo, sono dall'apparenza delicata; spesso il Nocciolo non si nota nel gruppo. Quest'aspetto mite mimetizza molto bene la realtà prepotentemente coinvolgente delle sue energie. I Noccioli si possono assumere come esempio di pazienza e testardaggine, sanno usare fino al limite del mistero la loro abile discrezione.

Si lasciano spesso avvicinare dalle altre persone (soprattutto da Salici e Tigli) chiedendo amore e dolcezza, sfruttando anche le loro doti telepatiche, per poi in modo sconcertante dissuaderli con energia. Può risultare una esperienza pericolosa collaborare o innamorarsi di un Nocciolo. I nati sotto il segno del Nocciolo tendono a fantasticare, soprattutto mitizzando gli anni passati, in particolare dopo i quarant'anni. Rischiano di rinchiudersi in un universo fatto di storie, sentimenti, "cose passate", viste solo da un punto estetico, con emozioni sbiadite dal tempo.

Si consiglia, per evitare un rinchiudersi in eremitaggio del Nocciolo la rassicurante compagnia nella sua vita di un Melo che può aiutarlo a ristabilire il contatto con gli altri.



- dal 19 al 29 Febbraio - dal 24 Agosto al 2 Settembre

Pino

Dall'adolescenza in poi il nato sotto il segno del Pino amerà la perfezione, un certo ordine, e anteporrà spesso il dovere al piacere. Queste caratteristiche, assieme alla consapevolezza della sua forza fisica, fanno spesso sì che il Pino nutra profondo disprezzo per i compromessi, e che non sia molto interessato alle pene degli altri.

Si tratta di un segno intelligente, ma oltremodo implacabile, e conduce i suoi affari, denaro, amore, carriera, senza un minimo segno di cedimento. In questa barriera impenetrabile si crea un varco solo per lasciar penetrare l'amore: il fuoco della passione travolge il Pino e lo lascia senza difese in preda ad un sentimento più forte di qualunque altra cosa. L'antipatica tendenza al perfezionismo dei nati sotto questo segno potrà correggersi grazie agli impulsi sentimentali accumulati durante gli anni. Un po' della follia dei Bagolaro potrà non guastare.



- dall'1 al 10 Marzo - dal 3 al 12 Settembre

Salice

Il Salice è un albero che si abbandona languidamente ai capricci del vento ed è da sempre simbolo di nostalgia. I nati di questo segno ne ereditano la nostalgia ed hanno una forte tendenza alla malinconia. Nel tentativo di contenere questa caratteristica, il Salice si spinge verso la libertà, anela ricercare, intuire, sedurre. In genere i nati sotto questo segno sono piuttosto egoisti e potrebbero essere degli ottimi artisti se riuscissero ad accompagnare il gusto per il dramma con un ironico senso della messinscena.

Il terrore del tempo che passa, l'angoscia di subire degli abbandoni, temporanei o definitivi, ed il terrore superstizioso della morte rendono spesso il Salice un amante infedele. Per giustificare la tendenza alla tristezza, questo segno si circonda anche nella vita quotidiana di eventi patetici, influenzando anche la vita di chi gli sta intorno. In cambio, il Salice riesce a dare un amore molto tenero e sensuale. I Faggi o gli Ulivi, capaci di non cedere a questo influsso melodrammatico, ne sapranno approfittare.



- dall'11 al 20 Aprile - dal 14 al 23 Ottobre

Acero

Il legno dell'Acero, robusto e leggero, fin dai tempi antichi è stato usato per la realizzazione di archi da caccia e da battaglia. L'influenza del passato ha quindi segnato il segno dell'Acero marchiandolo con caratteristiche di notevole aggressività e capacità organizzative. I nati sotto il segno dell'Acero sono indenni da tutte le tempeste, evocano l'immagine del vigore, ma pur conducendo un'esistenza grandiosa a volte rischiano di uscire dai binari dei nobili propositi.

Per un Acero la vita familiare può essere spesso troppo riduttiva; le sue professioni ideali sono di tipo sacrale, devono esigere dedizione e limpidità d'animo come monaci, giudici, medici, oratori. Cercheranno il più comodo successo nella vita mondana gli Aceri che non si sentiranno di condurre una vita prevalentemente solitaria, al limite dell'ascetico. La smania di ricerca li condurrà sovente ad un narcisismo spinto che, solo con il raggiungimento di una età più matura, continuando a porsi in discussione, si tranquillizzerà. Per creare un equilibrio ideale ai nati sotto il segno dell'Acero è consigliata la compagnia di Meli e Bagolari.



- dal 4 al 13 Giugno - dal 2 all'11 Dicembre

Carpino

Fin dall'antichità il legno bianco del Carpino è sempre stato usato per la costruzione di carri, abitazioni, templi. Essendo perciò visto come simbolo dei trasporti, dell'utilità, i nati sotto questo segno saranno abilissimi mercanti, viaggiatori. I nati del Carpino ameranno le feste, si prodigheranno in regali, inviti, ma risulteranno purtroppo un po' superficiali e poco introspettivi.

Durante l'adolescenza saranno tendenzialmente poco calorosi e comunicativi, con l'età si svilupperà in loro una necessità estetica di eleganza che servirà in parte a disciplinare gli appetiti dei sensi. Il resto della loro ricerca sarà occupato da ambizioni lavorative.

I nati sotto il segno del Carpino, malgrado ad uno sguardo superficiale sembrino atteggiarsi solo su pose e ostentazioni, possono maturando arrivare ad abbandonare la ricerca dell'estetismo e ritrovare un po' d'equilibrio nel loro rapporto conflittuale con la vita di tutti i giorni. Saranno di notevole aiuto a questo tormentato segno il Pioppo ed il Bagolaro. Dato che per i nati sotto il segno del Carpino la serietà è fondamentale, la fiducia in loro sarà sempre ben riposta e, se lasceranno il loro atteggiarsi comportandosi con normale semplicità, vedranno accrescere notevolmente la simpatia degli altri nei loro confronti.


- dall'1 al 10 Aprile - dal 4 al 13 Ottobre

Corniolo

I nati sotto questo segno avranno spesso una vita affettiva, vista la loro predisposizione ad una potente fertilità, ricca di amori, avventure e colpi di fulmine, vissuta con gioia e leggerezza. Saranno amanti un po' "farfalloni", anche se pieni di energia e squisiti, comunque come amici saranno i più affidabili e ricercati. Dovranno controllare la loro vitalità che talune volte potrà prendere una strada negativa e trasformarsi in aggressività che si esprimerà in malcontento e noia di vivere, pur nascondendo un importante senso di colpa. Per un nato sotto il segno del Corniolo sarà essenziale fino all'ossessione diventare un personaggio importante, lasciare una traccia di sé, inventare o creare qualcosa di nuovo.

I Cornioli, tendono ad acuire la propria sensibilità e a vivere le bellezze del quotidiano come una pena molto faticosa, sono delicati, candidi ma irrequieti ed intuitivi. Dotati di fantasia spericolata e molto poco realistica potrà riportarli nella giusta carreggiata un saggio Ulivo.



- dal 25 Maggio al 3 Giugno - dal 22 Novembre al 1 Dicembre

Frassino

I nati sotto il segno del Frassino, rassicuranti come sono, riescono ad essere piacevoli ed irritanti allo stesso tempo. Palesano spesso la tendenza a ritenersi indispensabili, in conseguenza dell'argomento che nell'antichità quest'albero era considerato simbolo di potenza e d'immortalità. I veri esponenti del Frassino, se riescono a scherzare solo fino al momento giusto con il destino, sono un segno positivo. Sono fiduciosi negli uomini e negli elementi della natura, non si lasciano ingannare dai miraggi. Sono ferventi sostenitori della giustizia, ma è però la parte cinica del loro carattere che usano per risolvere i problemi sia quotidiani che metafisici.

I nati sotto il segno del Frassino adoperano le buone maniere con naturalezza senza ritenersi in obbligo di farlo, dato che disdegnano le regole imposte, in definitiva non si preoccupano delle convenzioni sociali. La "non-chalance" con cui si comportano egoisticamente viene ammorbidita dalla generosità e dalla scelta di vivere - prima o poi - con un solo altro elemento. La decisione di legarsi ad un solo compagno rende la vita dei nati sotto il segno del Frassino, e di chi a lui si accompagna, feconda e serena. Per loro, in questo caso, la migliore decisione è legarsi a quelli dell'Ulivo o del Faggio.



- dal 21 al 30 Aprile - dal 24 Ottobre al 2 Novembre

Noce

Il Noce, albero solitario, fu glorificato come dispensatore di doni e nutrimento. I nati sotto il segno del Noce si notano per la loro presenza imponente un po' dappertutto; sono amici e protettori dei più saggi. Ma, dopo avere usufruito della protezione e riposo sotto le loro foglie è alquanto pericoloso lasciarsi controllare da un nato sotto questo segno.

Essendo tenebrosi ed eclettici, i noci da un lato saranno attirati da una carriera tendente all'uso della strategia, ma dall'altro preferirebbero dedicarsi completamente al carattere solitario un po' lunatico che li identifica, con un lavoro separato dalla società. Sarà indispensabile stabilire un legame fra queste tendenze dualistiche, estremamente pericolose se vissute separate.

Per evitare il continuo rischio di rinchiudersi in una vita puramente interiore, lontana dalla realtà di tutti i giorni, i nati sotto il segno del Noce avranno dalla loro l'utilizzo della lucidità mentale che è un loro dono ereditario tipico. Consigliamo ai Noci di lasciarsi guidare, in una vita senza troppa affettazione, dalle Querce e dagli Aceri.


- dal 4 all'8 Febbraio - dall'1 al 14 Maggio
dal 5 al 13 Agosto - dal 3 all'11 Novembre

Pioppo

Questi alberi sono consacrati al regno degli eroi morti in battaglia ed i nati nel segno del Pioppo sembrano ereditare la consapevolezza della vanità dell'esistenza, ed una predisposizione al pessimismo. Sono individui contemplativi che spesso amano indugiare lo sguardo sulle bellezze della natura, anche se a volte il loro eccessivo senso critico non permette loro di godere appieno dei piaceri della vita.

La tendenza a rinchiudersi in se stessi va combattuta frequentando i solidi Meli e le Querce, ricche di energia.

I Pioppi sono in genere degni di fiducia e sanno esprimere la loro gentilezza e un reale senso di responsabilità. Il Pioppo dovrebbe evitare il lacrimoso Salice ed alimentare la propria sete di sapere presso i sapienti Tigli.



- dall'11 al 20 Marzo - dal 13 al 22 Settembre

Tiglio ( il mio segno :wink: )

Il Tiglio dedica all'amicizia e alla compassione per gli altri buona parte della sua vita. E' un segno che ha forti legami con il sonno e l'ipnosi, sa come rendersi indispensabile, creando con facilità una certa dipendenza negli altri.

In caso di necessità per aiutare gli amici sa mentire con convinzione, riesce normalmente a donare una persistente sensazione di calma. Comunque, il vero carattere del Tiglio è distante dalla menzogna e dalla falsità. Cercando di mimetizzare la loro delicatezza d'animo, i nati sotto il segno del Tiglio - che cercano sovente il successo in società -, non riescono a controllare le sottigliezze diplomatiche.

Ha bisogno di compagni tranquilli e ricchi di fantasia dato che il Tiglio è dotato di un'intelligenza concreta e razionale. Normalmente sanno essere molto in sintonia con i bambini e sanno dimostrarsi genitori forse un po' apprensivi ma affidabili ed efficaci.



- dal 14 al 23 Agosto - dal 9 al 18 Febbraio

Bagolaro

I nati sotto il segno del Bagolaro conducono spesso una vita inconsueta ed affascinante e rimangono scolpiti nella memoria di chi gli vive accanto. Un Bagolaro non dimenticherà mai la prima scoperta, la prima avventura, la prima conquista, la prima trasgressione. I nati sotto questo segno amano brillare in società e sovente sprecano le loro energie pur di farsi notare. Sono nemici giurati della noia e spesso, se non trovano la loro strada nel mondo dello spetaccolo, trovano comunque attività che richiedono creatività e fantasia.

Sono intelligenti ed insolenti, ma devono però prestare attenzione a non farsi influenzare dagli altri, soprattutto non devono lasciarsi trascinare in giochi di cui non conoscono la portata. Per loro fortuna, la dea bendata guarda spesso con occhio benevolo i Bagolari e quindi le loro pazzie non si concludono quasi mai negativamente.

I Bagolari sono spesso affascinati dai Pini e dalle Querce, ma solo la calma rassicurante del Frassino potrà bilanciare efficacemente la loro mente effervescente.



- dal 15 al 24 Maggio - dal 12 al 21 Novembre

Castagno

Dato che i suoi frutti sono il principale nutrimento dell'inverno, la tradizione popolare riconosce al Castagno una capacità di preveggenza. I nati sotto il segno del Castagno hanno la consuetudine di discutere con il mondo sociale e con le sue regole, normalmente tendono ad essere belli e vigorosi, tesi a sviluppare il proprio io interiore, che risulta essere la loro parte più vera e disciplinata. Soprattutto nei loro primi anni di vita, i Castagni raramente si trovano a proprio agio, nella propria pelle e nella propria sessualità.

Essendo rigorosi moralisti e censori i Castagni hanno sovente necessità degli altri per ritrovare in loro la vera nobiltà che li distingue. In particolare in compagnia di anime semplici, come i Pini o le Betulle , con i quali riescono a realizzare una costruttiva filosofia ed un rapporto sinceramente improntato alla generosità, la loro personalità tende a mutare sempre in un costante miglioramento.



- 22 Dicembre

Faggio

Il primo simbolo dell'inizio della fase ascendente del ciclo annuale che incomincia il giorno dei solstizio d'inverno, è rappresentato dalla longevità e dalla prosperità del Faggio.

I nati sotto il segno del Faggio sono amanti dell'eloquenza dato anche il loro stretto legame con le capacità della memoria. Saranno amabili conversatori, sempre avvincenti e interessanti, per queste qualità il loro lavoro ideale sarà correlato all'arte oratoria. Si inseriscono normalmente nella mentalità media del loro tempo, a volte saputelli, gli ostacoli dello stile classico e magniloquente non li spaventa.

Sono tesi ad utilizzare la loro intelligenza per fini sostanzialmente economici e pratici, si dedicano assai raramente a ricerche metafisiche o idealistiche; non sono inclini a feste e attività conviviali. Per segni con caratteristiche sognanti come il Salice o l'Olmo i nati sotto il segno del Faggio verranno visti come insensibili ed egoisti; ma la compagnia rassicurante di quelli del Faggio si manifesterà preziosa per l'Abete e la Betulla, che a loro volta contraccambieranno con l'insegnamento dell'ispirazione e della fantasia.



- dal 25 Giugno al 4 Luglio - dal 23 Dicembre al 1 Gennaio

Melo

Osservare un Melo, con la sua struttura poco imponente, la sua familiarità, la sua ingenuità, riposa lo sguardo. Allo stesso modo gli appartenenti al segno del Melo riescono a trasmettere nei loro compagni un senso di pace e di riposo, del quale spesso i Meli se ne avvantaggiano. La ricerca del piacere, il gustare appieno l'esistenza sono tra le caratteristiche predominanti dei nativi del segno, difatti la generosità dell'albero nei confronti del pomo appetitoso ricorda costantemente che i nati sotto il segno del Melo sono legati all'erotismo e all'arte di amare. La migliore caratteristica del segno è la generosità non potendo pretendere da un Melo le qualità legate al calcolo e alla strategia. Anche se la sete di conoscenza è alla base di tutte le ricerche dei nati del Melo, la superficialità pericolosa che talune volte penetra nel loro animo li rende preda della malinconia e della svogliatezza.

In generale, sono troppo edonisti per scavare a fondo nella loro vera anima interiore. Scoprono qualcosa di sé solo attraverso i giudizi, spesso troppo rigorosi degli altri segni. I nati del segno del Melo, presentando caratteristiche d'animo delicate e affascinanti, riescono a confortare le anime tormentate, facili da trovare soprattutto nel segno del Pioppo.



- dal 12 al 24 Gennaio - dal 15 al 25 Luglio

Olmo

Conformista in modo quasi disarmante, il nativo del segno dell'Olmo crea simpatia ed ammirazione in chi gli è vicino. Il suo moralismo gli impedisce però di approfittare fino in fondo dei favori che la sua simpatia si guadagna. La franchezza e la generosità dell'Olmo sono ottime per placare la confusione di segni ben più introspettivi, tipo il Salice ed il Pioppo.

L'Olmo ha una grande fiducia nella natura umana, è sempre alla ricerca della giustizia, e rimane deluso troppo spesso dalle brutte esperienze. In questo caso, nella maturità, il nato sotto questo segno può rischiare di perdere le sue belle qualità sognatrici sotto il peso di questo lato negativo della vita. L'imponenza del Fico o dell' Ulivo spesso spaventano i nati dell'Olmo, che invece dovrebbero accostarsi ad essi con fiducia. L'autorità propria di questi segni potrebbe indirizzare più realisticamente le vedute dei semplici e fiduciosi Olmi.



- 21 Marzo

Quercia

La Quercia si riconosce in ogni epoca come simbolo di forza. Robusta e regale, rappresenta il periodo in cui tutte le forze della natura si ridestano e si rinnovano, è il simbolo della giustizia. Gli stessi nati nel segno della Quercia ispirano stima e considerazione.

Le doti migliori che possono usare sono la loro saldezza e la loro perseveranza. Apprezzano condividere con gli altri svaghi e obblighi. Dato che sono estremamente fedeli alla parola data e sono autoritari e vigorosi, non sempre riescono a vivere la loro indipendenza in modo sereno.

Sono portati a momenti di depressione più per la fiducia tradita che per crisi d'amore. I nati del segno maturano con l'età, imparando ad usare clemenza e comprensione sia verso gli altri che verso se stessi.



- 23 Settembre

Ulivo

Severo e sottile. L'Ulivo è l'emblema nello zodiaco celtico del mondo del calore e del fuoco. Le nebbie dei dubbi svaniscono rapidamente ed ogni fantasma scompare dinanzi alla immobile luminosità di questo segno. Per realizzare questo l'Ulivo necessita di amore. I nati sotto questo segno sono simboli di pace, forza, purificazione, con in aggiunta una innata prodigalità.

L'unico neo dei nati dell'Ulivo è a volte l'incapacità di avere un'opinione personale; questo li rende indecisi nell'affrontare la vita, conducendoli talune volte ad esprimersi energicamente con formule assolutamente prive di significato ed estremamente convenzionali. Per conciliare la loro necessità di fraternizzare con una attenzione sincera ed onesta, i nati dell'Ulivo dovranno essere accompagnati da segni di intelligenza lucida. Assieme ad un portamento statuario quelli dell'Ulivo possiedono di solito ottima salute ed una particolare longevità. Sono particolarmente benefici per questo segno l'Olmo e il Cipresso.


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Fonte : http://www.bryonia.it
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