La Preghiera del marinaio di Antonio Fogazzaro
Il testo della preghiera fu steso nel 1901 dallo scrittore Antonio Fogazzaro sollecitato dal vescovo di Cremona cui stava a cuore lo spirito religioso dei marinai; la consuetidine di recitare la preghiera a bordo delle navi al momento dell'ammaina bandiera si diffuse rapidamente, tanto che dal 1909 la lettura della preghiera fu resa obbligatoria.
Al giorno d'oggi la "Preghiera del marinaio" viene letta a bordo delle navi in navigazione (per tradizione dall'ufficiale più giovane presente a bordo) sia al momento dell'ammaina bandiera che al termine delle messe ed anche al termine delle funzioni religiose in suffragio dei marinai che si celebrano a terra:
A Te, o grande eterno Iddio,
Signore del cielo e dell'abisso,
cui obbediscono i venti e le onde, noi,
uomini di mare e di guerra,Ufficiali e Marinai d'Italia,
da questa sacra nave armata della Patria leviamo i cuori.
Salva ed esalta, nella Tua fede, o gran Dio, la nostra Nazione.
Dà giusta gloria e potenza alla nostra bandiera,
comanda che la tempesta ed i flutti servano a lei;
poni sul nemico il terrore di lei;
fa che per sempre la cingano in difesa petti di ferro,
più forti del ferro che cinge questa nave,
a lei per sempre dona vittoria.
Benedici , o Signore, le nostre case lontane, le care genti.
Benedici nella cadente notte il riposo del popolo,
benedici noi che, per esso, vegliamo in armi sul mare.
Benedici!