Così anche Siracusa si è allineata alle grandi cose contemporanee, accodandosi elle eccelse correnti di pensiero che esaltano la bellezza in questo mondo fatto anche da tante brutture.
Conoscendo la grandezza d'animo e l'alta cultura di tanti siracusani, non ho mai avuto dubbi.
Ecco l'ulteriore prova dell'attuale cultura siracusana, se ce n'era bisogno.
Complimenti a chi si è battuto per questo e ai coraggiosi amministratori che hanno aderito.
Viva l'arte attuale a Siracusa e viva la libertà di espressione.
Brindo con tutti per la realizzazione
![Primo [.primo.]](./images/smilies/1-cup1.gif)
Alleluia ma non
![Non capisco [.noncapisco.]](./images/smilies/3-noncapisco.gif)
non ci resta che
![Piangere [.piangere.]](./images/smilies/2-piangere.gif)
E per rendere omaggio al grande artista siracusano ecco una recenzione tratta da una pagina web
Nato a Siracusa, vive e lavora a Siracusa e a Torino.
……….Nel paragonare la storia dell'arte a quella della società si nota che in ogni età, gli artisti hanno previsto la forma della società futura.
Alfredo Romano è stato uno degli artisti più significativi che ha esplorato per avere bisogno di "recupere la realtà," una realtà che contiene le sensibilità culturali e genera un legame sociale capace di correggere le imperfezioni della globalizzazione.Il lavoro di Alfredo Romano
coltiva un determinismo semantico per mettere in evidenza l'identità intrinseca degli oggetti. Ma le loro identità non sono stazionarie e si distinguono cambiando. Se l'identità di una cosa non fosse apparente nel momento presente, non ci sarebbe alcuna indicazione per un cambiamento in futuro. Gli oggetti di Romano, presi nella loro essenza, presuppongono il loro significato mentre determinano le potenzialità ulteriori.
La memoria per questo artista, che viene da Siracusa, Sicilia, non è rassegnazione, ma un catalizzatore per affondare la propria mano nella verità tramite il sedimento dell'identità e della coltura. Senza la comparsa di una chiara identità nel presente si vede soltanto "il prima" e "il dopo" senza una transizione delle forme e dei segni. Ogni trasformazione nel mondo implica il diventare altro da quello che si è. Diventare è ciò che distingue qualcosa e gli dà un'identità.
…………..La natura transitoria del pensiero apre nuovi percorsi .
Gli oggetti di Romano ci sorprendono perché, "non sono fuori posto" nel senso della proprietà ma sono semplicemente, come una strada possibile alle cose. Devono essere osservati come scene con i titoli come Lavoro Oscuro, Sonno e Freddo. Gli oggetti, le fasciature, il nastro, le fotografie, il catrame, il piombo, la cera ed il ferro che uniscono queste parti, interpretano la necessità costante dell'artista di visualizzare un senso di memoria nell'interazione delle forme e dei simboli.
Il lavoro di Romano si rivela in un mondo generato dal linguaggio ed unito dalla metafora e dai significati che ci invita a condividere.
La realtà non è qualcosa che ci viene data, ma qualcosa che creiamo e continuiamo a tessere per mezzo della comunicazione.Enrico Pedrini
12.02.2002.
Amen