L’assessorato regionale al Territorio e Ambiente ha iniziato l’iter per verificare la fattibilità per l’istituzione della riserva naturale orientata “Valle del fiume Tellesimo” al confine fra le provincie di Ragusa e Siracusa.
Il Consiglio regionale per la protezione del patrimonio naturale (Crppn) ha svolto il primo sopralluogo con un parere di massima positivo.
Saranno adesso messe in moto tutte le procedure amministrative dei Comuni ricadenti nell’area che porterà al termine dell’iter per l’istituzione della riserva e l’inserimento di quest’area nel Piano regionale dei parchi e riserve.
«La riserva “Valle del fiume Tellesimo” – fanno sapere dall’assessorato – avrà un’estensione di circa duemila e
100 ettari e ricade nei comuni di Ragusa, Modica e Rosolini, portando ad oltre 600 mila ettari il territorio protetto della Sicilia».
Il fiume Tellesimo ha uno sviluppo complessivo di circa 14 chilometri e confluisce nel Fiume Tellaro.
Lungo quasi tutto il suo corso il fiume corre all’interno di un paesaggio molto suggestivo, scavato in gran parte nella roccia calcarea e ricoperto, almeno nella fascia ripariale, da una ricca vegetazione.
Di rilevante interesse risulta anche l’ambiente fisico della valle per via delle rette gole e dei molteplici insediamenti rupestri.
I versanti della cava sono coperti dalla macchia mediterranea costituita da querceti cui dominano il leccio e la roverella.
Sono presenti nella zona (soprattutto sulla Cava del Prainito) vestigia di un insediamento preistorico della "Facies Castellucciana" (1800 - 1400 a.C.) ed un rilevante insediamento bizantino.
Nella Cava dei Servi vi sono diverse tombe scavate nelle pareti rocciose appartenenti all’età del Bronzo Antico nonchè all’età di Pantalica I (XII-XI sec.).
Esistono, inoltre, anche numerose tracce del passato più recente quali mulini ad acqua, antichi bagli ed altre emergenze storico antropologiche.
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