Ho visto Babbo Natale in coda sulla strada per il Carrefour. Stava alla guida di una Smart decappottabile e sbuffava in coro con gli altri automobilisti costretti (non si sa da chi...) ad estenuanti attese per raggiungere il centro commerciale di contrada Fusco, zona Pantanelli.
“Babbo Natale! - gli urlo dal finestrino del mio bolide nero Clio - ma che cosa ci fai da queste parti, seduto dentro una scatoletta con le ruote, con tutti i bambini che hai da accontentare in giro per il mondo?”.
Lui, mi guarda sorpreso, abbassa il volume dell’autoradio che suonava la colonna sonora degli spot della Coca Cola, e mi risponde con un’altra domanda: “Siamo in fila da tre ore io, tu e altre migliaia di basarocchi, e a me lo vieni a chiedere che ci faccio qui? Chiediti, invece, che fine hanno fatto i vigili urbani e chi ha progettato questo imbuto d’asfalto “.
Mi stropiccio gli occhi, stappo le orecchie con i mignoli e mi guardo intorno. Lui, Santa Klaus è ancora lì, a premere sul clacson e a smanettare con le marce, prima e seconda, prima e seconda, prima e...
“Speriamo che non hanno tolto l’offerta sulle Playstation - sbotta il barbuto in tuta rossa e cappello co giummu in testa - altrimenti mi tocca andare all’Auchan. Te la immagini la scena, dopo tutta questa gran fila, sarebbe il colmo”.
Babbo Natale su una Smart, in fila verso il Carrefour, a caccia di offerte sulle Playstation. Penso a cosa mi potrebbe capitare di altrettanto strano in questo infernale pomeriggio del caotico periodo natalizio. Magari un bel nubifragio che allaghi tutta la zona, centro commerciale compreso?
“Guarda che non c’è niente di strano, ammuccalapuni che non sei altro” - mi schernisce Babbo Natale che, evidentemente, è in grado di leggere nei meandri del mio modesto ammasso di neuroni.
“Quello che pensi - ridacchia - è gia abbondantemente accaduto. Il nubifragio si è abbattuto pì Santa Lucia l'anno scorso ed il centro commerciale è stato invaso dalle acque. Strano sarebbe stato il contrario, visto che questa zona si chiama Pantanelli. Ma chi ha date le autorizzazioni di costruire qui il Carrefour, Topo Gigio?”.
Ormai la meraviglia si è trasformata in curiosità. Se effettivamente sto parlando con Babbo Natale, è altrettanto verosimile che Topo Gigio abbia autorizzato la costruzione di una struttura, frequentata quotidianamente da migliaia di persone, in un’area ad altissimo rischio alluvionale.
“Perdona la mia invadenza, vecchio - oso, guardandolo dall’alto in basso - ma io, come tutti, sapevo che tu ti sposti sopra un’enorme slitta trainata dalle renne, carica di meravigliosi e scintillanti regali. Non potevo certo aspettarmi di vederti su una utilitaria in fila per entrare in un centro commerciale. E i doni dove li metti?”.
“Per cominciare, vecchio ci sarà tuo nonno, sciacqualattughe che non sei altro - mi urla indispettito - e secondo te, io dovrei perdere tempo a farmi portare a spasso da quattro animaluzzi con le corna, caricandomi sulle spalle tonnellate di regali. Ma per chi? Per gli scemotti come te? Ma lo sai che San Nicola si sta attrezzando col Bancomat, perché i bambini cominciano a non accettare più gli spiccioli? Amico mio, adesso io entro all’ipermercato, compro le Playstation con un finanziamento a due anni, inizio a pagarle a gennaio 2010, e me le faccio consegnare direttamente a casa dei bambini”.
E mentre dice queste cose, Santa Klaus allunga il braccio come un personaggio dei fumetti, lo infila nella mia macchina e mi afferra la spalla, come se volesse tirarmi fuori dall’abitacolo per portarmi con lui. Mi divincolo, cerco di sfuggirgli ma non ci riesco, urlo disperato...
E a voi? che ve ne pare di questo Carrefour?