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RIPRENDIAMOCI IL NOSTRO COMMERCIO !

Come in ogni provincia, purtroppo, i problemi non mancano: a voi le "lamentele"

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Come in ogni provincia, purtroppo, i problemi non mancano: a voi le "lamentele"

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RIPRENDIAMOCI IL NOSTRO COMMERCIO !

Messaggiodi Siracusano pei Siracusani il 02 nov 2006 20:18

Questo è un comunicato rivolto ai cittadini siracusani e alla classe politica ( Amm. Comunale e Ass. al Commercio ) e pubblica ( Confcommercio e Confesercenti di SR ) per quanto concerne lo stato di abbandono e di degrado del nostro commercio che al posto di essere controllato e diciamo pure “ dominato “ dai commercianti e ambulanti della nostra città , è controllato da commercianti e ambulanti non siracusani .
Abbiamo intrapreso da molto una sorta di battaglia per far si che il commercio aretuseo tornasse nelle mani dei commercianti aretusei , attraverso una azione di sensibilizzazione alla città e alle istituzioni politiche e pubbliche citate prima , affinchè possa esserci una grande mobilitazione di siracusani . Vi informiamo inoltre che fra poco troverete questo comunicato nelle zone più popolate della città ( via Tisia , corso Gelone , corso Umberto e corso Matteotti ) e anche nei giornali e telegiornali nostrani .
Vorremmo che questo scritto sia al corrente di tutti quanti e possibilmente se siate in grado di girarlo a quanti vostri parenti , amici e semplici conoscenti possibili , ed è anche per questo che lo stiamo diffondendo via web e in un forum pubblico come questo .
I motivi sono tutti spiegati nel comunicato integrale in basso .

Distinti saluti .

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Questo è un nuovo comunicato rivolto in primis all’ intera cittadinanza aretusea e poi alle componenti pubbliche che rispondono al nome della Confesercenti e della Confcommercio e dell’ Amministrazione Comunale e dell’ Assessorato al Commercio :

1 ) Cominciamo a tirare in ballo la prima componente , cioè quella della collettività siracusana , che per noi è di primaria importanza per risolvere il problema da noi sottolineato più volte , che è quello della riconquista e del rilancio totale del nostro commercio oggi in balia al forestierismo , oramai divenuto incontrollato e insostenibile , dove ci sono troppi commercianti o ambulanti di svariate etnie con in testa quella catanese e cinese , che hanno preso e fin troppo il sopravvento sul nostro commercio speculandone a danno dei commercianti ed ambulanti aretusei che praticamente ogni volta si ritrovano in netta inferiorità numerica rispetto ad essi , ed inoltre in ogni occasione entrano ed escono a loro piacimento senza che nessuno muovesse un dito , e stavolta parliamo di tutti quanti , di cittadini , di amministratori , di politici etc.etc.
Riteniamo opportuno che siano proprio TUTTI i cittadini aretusei ad essere i primi a scendere in campo e riconquistare e rilanciare TUTTI insieme TUTTI i mercati e TUTTE le fiere che si svolgono sia giornalmente , sia settimanalmente , sia mensilmente che periodicamente , nella nostra città e , cosa più importante , adottare verso i commercianti non siracusani la linea , classica in questo campo , del contrasto e della concorrenza che sarà fondamentale per la rinascita definitiva del commercio aretuseo .
A proposito di fiere , ci teniamo ad invogliare tutti quanti i nostri concittadini a cominciare questa azione di riconquista a partire dalla prossima fiera di Santa Lucia che , come tradizione vuole , si terrà dal 12 al 20 dicembre prossimo ; quello dovrà essere il primo atto di riconquista , a maggior ragione che è una fiera che rappresenta la festa della nostra Santa Lucia , la festa di Siracusa e dei Siracusani , la festa più sentita e più attesa dell’ anno . L’ anno scorso , scandalosamente , la fiera della festività da noi più sentita , era al 97 % catanese o cinese e al 5 % siracusana , e quest’ anno questa vergognosa statistica si dovrà necessariamente stravolgere , per il bene della nostra città e del nostro commercio oltre che per il rispetto nei confronti della nostra Santa Patrona a cui non farà molto piacere assistere a questa situazione che per noi è un vero e proprio scempio .
E come si dovrà riconquistare la fiera di Santa Lucia , si dovranno di seguito riconquistare anche tutte le altre fiere , vecchie e nuove , e tutti gli altri mercati , anch’ esso vecchi e nuovi , perché da quel momento in poi , nessun siracusano dovrà più fare permettere a nessun altro che non sia siracusano , di mettere le mani in un bene che appartiene alla città e a noi siracusani e che tocca a noi controllare e dominare . Reagiamo e tiriamo fuori le unghie , facciamo capire chi comanda veramente ai forestieri e ripaghiamoli con la giusta moneta , anche perché tutti sappiamo che quando i siracusani sono andati nei loro paesi per motivi commerciali e non , hanno ricevuto tutt’ altro tipo di accoglienza…quindi questo dovrà servire da ulteriore stimolo per riconquistare il commercio che ripetiamo , è un bene NOSTRO e che spetta a noi controllare e difendere , dobbiamo da questo momento in poi , ricominciare ad essere gelosi e custodi delle nostre cose .

2 ) Continuiamo con la Confesercenti e la Confcommercio , anche questi elementi fondamentali per la risoluzione di questo problema oltre che principali organi responsabili del settore commerciale cittadino , dove anche loro dovranno premurarsi di scendere in campo e mettere in moto una vera e propria campagna di sensibilizzazione pubblica rivolta alla città a raggiungere lo scopo già da noi evidenziato nelle righe qui sopra , tramite manifesti , locandine e volantini da affiggere in ogni angolo della città e cercando in ogni modo il sostegno e il patrocinio del Comune e dell’ Assessorato al Commercio .

3 ) Concludiamo proprio con l’ Amministrazione Comunale e l’ Assessorato al Commercio , che secondo il nostro parere , devono smetterla di sfoggiare quest’ atteggiamento di disinteresse e di latitanza nei confronti del commercio nostrano e anzi cominciare ad interessarsi a questa problematica , secondo loro di poco conto ma per noi di una gravità inimmaginabile , venendo incontro alla Confesercenti e alla Confcommercio qualora metteranno in atto la campagna di sensibilizzazione pubblica che ci auguriamo possa partire al più presto possibile per mettere al corrente quanti più siracusani possibili .

Detto questo , contiamo sulla vostro pieno sostegno e sulla vostra piena collaborazione ricordandovi che entro il 12 dicembre ogni siracusano di ogni sesso , di ogni età e di ogni classe sociale ha un dovere preciso ; cominciare l’ azione di riconquista di un bene che gli appartiene !

REAGIAMO E SCENDIAMO IN CAMPO PER L’ ORGOGLIO CHE ABBIAMO , QUELLO DI ESSERE SIRACUSANI ! FUORI L’ ORGOGLIO ARETUSEO !

Il Comitato “ Siracusa per i Siracusani “ – ARETUSEI DOC DELEGATI ALLA CITTA’ .
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Messaggiodi acid il 03 nov 2006 18:22

Dal punto di vista del commerciante e dell'economia locale, non posso che condividere.
Spesso al supermarket compriamo la frutta, ma neanche ci accorgiamo che magari arriva dalla Spagna! 8O Ma come, noi in Sicilia prendiamo la frutta spagnola?

Ma se ci mettiamo dal punto di vista dell'utente finale, ovvero quello dissanguato dall'inflazione, dalla truffa dell'EUro, dalle tasse senza servizi e da tutto quanto, alla fine a lui importa (giustamente o meno che sia..) risparmiare.
Non importa se trattasi di Cinesi o di Centri Commerciali francesi....

Non sono d'accordo sicuramente, però non sottovalutiamo questo aspetto.
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Messaggiodi Fistadantilus il 05 nov 2006 00:22

Concordo in pieno Acid. Soprattutto da quando è entrato in vigore l'euro, tutti i commercianti hanno fatto il bello e il cattivo tempo, ed io, come molti altri che hanno uno stipendio pagato in lire e trasformato in euro, ci accorgiamo che fare la spesa oggi è una vera impresa, e quindi ci rivolgiamo al migliore acquirente, che sia siracusano, cinese o chissà altro.
Seguire questa proposta vuol dire fare il gioco dei commercianti che si sono arricchiti alle nostre spalle e se adesso le cose stanno cambiando a noi non importa un FICO secco... io guardo il mio portafoglio, non il vostro, ci pensavate meglio prima di divertirvi ad aumentare i prezzi, adesso sono solo affari vostri e non i nostri.
[/b]
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Messaggiodi masvemi il 05 nov 2006 07:29

Scusami Siracusano Pei Siracusani, ma il tuo comunicato m'ha fatto ridere veramente e non riesco a capire se è uno scherzo oppure no 8O
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Messaggiodi acid il 05 nov 2006 11:28

Bè, effettivamente però, Siracusa è una piccola cittadina, bisognerebbe in qualche modo riuscire a tutelare la piccola impresa (l'artigianato di un tempo, a causa dei grossi centri commerciali sta del tutto sparendo, ed è un vero peccato...) e nel contempo l'utente finale, ovvio, al quale poco importa di tutto ciò che sta dietro gli sporchi giochi del commercio, e guarda alla fine giustamente il proprio portafoglio...
Se veniamo invasi da Cinesi e da grossi centri commerciali francesi, come lentamente sta accadendo, l'economia di Siracusa è destinata a vita breve, e l'intera città protrebbe risentirne...
Però, ovviamente, non dobbiamo trascurare le giuste motivazioni e problemi del cittadino che acquista e che spesso compie grossi sacrifici, ricorrendo sempre più spesso al prestito, alla rateizzazione...

Io lavoro nel commercio, in una piccola impresa, e spesso so quanto è difficile mantenere i prezzi di un tempo. Perchè non dimentichiamo che sono aumentati anche i prezzi di acquisto, nonchè i costi aziendali rapportati in euro...

Se invece consideriamo che la maggioranza della manodopera cinese deriva dallo sfruttamento minorile, ci riesce facile capire come possa la merce (scadente il più delle volte...) cinese essere moolto più a buon prezzo...
Ultima modifica di acid su 05 nov 2006 17:02, modificato 2 volte in totale.
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Messaggiodi Alfeo il 05 nov 2006 16:51

Caro Siracusano pe siracusani,

in altri tempi sarei anche potuto essere d'accordo con il vostro comunicato... ma oggi mi spiace le cose vanno in maniera diversa. Come è stato scritto mi sembra proprio sia rivolto ad una cittadinanza babba, quando invece il siracusano quando vuole è attento e capisce che tutto questo è dovuto al fatto che finalmente anche voi vi trovate in difficoltà. Tutta questo senso religioso che vi sta prendendo adesso proprio non lo capisco, quando ormai da anni la festa di s.lucia è quasi andata in frantumi, con presenze che sono simili a quelle dei paesini della nostra provincia. Ve ne accorgete adesso? Quando per voi la festa del 13 dicembre è sempre e solo stata una fonte di gudagno, altro che senso della patrona, non ci prendiamo in giro.
Sono d'accordo sui cinesi e sui catanesi... ma io da loro (soprattutto dai catanesi) non ci compro mai: ma poi le mutandine o le patate posso pure comprarle sotto casa, non c'è bisogno che vado dai catanesi!
Adesso vi sentite in crisi solo perchè da qualche anno il commercio anche a SIRACUSA E' RINATO!!! Altro che crisi! Ma cosa volete il protezionismo?! Sono finiti quei tempi in cui dettavate legge. Adesso fate pure le pecorelle smarrite spacciandovi per siracusani fieri quando della vostra città non ve n'è mai fregato nulla! Facciamo l'esempio del Siracusa Calcio... quanti di voi hanno partecipato al sostegno della squadra aretusea almeno con le piccole pubblicità? Pochissimi e nonostante tutti gli inviti e gli sforzi fatti!!! E pensare che con appena 1000 euro vi mettono la pubblicità a bordo campo e tutto il resto con le televisioni che inquadrano, ecc. Ma voi quei 1000 euro avete sempre preferito metterveli da parte per comprare le automobili ai vostri figli, per farvi le case a ridosso delle spiaggie e per farvi altri negozi! Cominciate a prendere esempio da paesi come Modica, dove il loro stadio è un vero contenitore pubblicitario. Se parliamo dei negozi di abbigliamento a Siracusa per esempio sono tutti degli stessi proprietari, e sappiamo benissimo cosa c'è dietro.. Prima di fare i comunicati imparate a retribuire per bene i vostri commessi e soprattutto le vostre comesse, che vengono totalmente sfruttate per mezzo stipendietto al mese. Mi venite a parlare di orgoglio aretuseo...ma pensate alla dignità prima di tutto, quando per Natale li ammazzate direttamente i vostri dipendenti, con straordinari e domeniche non pagate, senza giorni liberi e orari continuati!
E' finita la bella vita miei cari...Berlusconi o Prodi che sia!
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Messaggiodi masvemi il 06 nov 2006 07:24

Ben detto Alfeo....queste sono le risposte giuste :!:

Alfeo ha scritto: Sono d'accordo sui cinesi e sui catanesi... ma io da loro (soprattutto dai catanesi) non ci compro mai...

Solo qui mi trovi in disaccordo......io compro sia dai cinesi che dai catanesi...
i catanesi mi sono simpatici e spesse volte sanno vendere meglio dei siracusani. Non ti fanno andar via se ti fermi in una loro bancarella, fanno di tutto per trovare un prezzo giusto per tutti e due. I Siracusani spessissimo t'ignorano se chiedi lo sconto, fanno finta di non sentire e ti invitano ad andare a comprare da un'altra parte. I catanesi sono i veri commercianti....perdonami Alfeo ma è così, è storia. Per quanto riguarda i cinesi: se trovi degli slip e reggiseni fotocopia di grandi marche 1/3 di quanto lo vendono gli italiani....ma son cretina che vado a comprare nei negozi a Siracusa :?: Per non parlare dei Jeans....dato che la marca non è il mio punto di riferimento...compro il jeans comodo, economico e resistente. E non venite a dirmi che dobbiamo combattere lo sfruttamento della manodopera infantile.....ma cosa pensate che facciano tutti gli altri imprenditori italiani che hanno trasferito le loro industrie all'estero :twisted: Qual è la differenza fra i 2 :?: Il cinese te lo vende a 10 euro, l'Italiano che vende la "grande marca" ( e non voglio fare nomi, ma pensate i grandi) te lo vende a 100 euro minimo. Questo è un discorso delicatissimo e penso che si debba trattare in modo giusto.
Vi auguro una buona giornata a tutti :!: :wink:
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Messaggiodi blanche il 06 nov 2006 09:31

Onestamente, io cerco il più possibile di dare i miei soldi in "pasto" ai siracusani, ma concordo con gli altri quando affermano che spesso è molto difficile in quanto i prezzi "nostrani" sono aumentati vertiginosamente e il lavoratore stipendiato non può venirvi dietro.
Magari fare un determinato acquisto in un determinato momento si rende necessario ed è stupido, dal punto di vista di chi ha una famiglia, fare prestiti per questo.
A parte il fatto che, come dice alfeo, la maggior parte dei negozi della nostra città appartengono agli stessi proprietari che sfruttano, sottopagano e aumentano i prezzi a loro piacimento...
E' giusto, secondo voi, che il cittadino debba accettare tutto questo e per giunta andargli incontro?
Per quanto riguarda fiere e mercati, se io devo comprare qualcosa che un siracusano, senza ascoltare storie, mi vuole vendere 15 euro e un catanase o cinese o chissà cos'altro parte già da 10 euro per poi andare incontro al cliente...come dice masvemi, non sono mica scema :evil:
Il commercio siracusano, se ha dei problemi, è solo colpa di quei commercianti che si sono approfittati di determinate situazioni...
Ora prendetevi le vostre responsabilità e lasciate in pace i nostri portafogli che già piangono senza il vostro aiuto.
Ultima modifica di blanche su 22 set 2007 22:01, modificato 1 volte in totale.
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Messaggiodi Evaluna il 06 nov 2006 13:32

Caro Siracusano per i siracusani, posso anche capire il tuo punto di vista ma dare la colpa della crisi del commercio aretuseo solo ai commercianti stranieri ( ma le licenze non gliele avete vendute voi stessi ??? ) e al proliferare dei centri commerciali, mi sembra un po riduttivo.
Innanzitutto, occorre fare un attento esame delle più o meno svantaggiate condizioni economiche dei cittadini che, in grande quantità, sono disoccupati, con lavori precari o comunque sottopagati e quindi spesso costretti solo all'acquisto dello stretto necessario per "campare". Dopo di che ( siamo sinceri su... :roll: ) puntiamo la lente sui negozianti della nostra città che, solo in pochissimi casi si possono dire veramente onesti. La stragrande maggioranza di loro, infatti, oltre a sottopagare e a sfruttare senza ritegno commesse/i ( che di conseguenza diventano, come dire, "acidine" ?!? 8O ), rivendono per esempio, capi d'abbigliamento acquistati in stock a Positano, Napoli, ecc...( quindi merce a basso costo e che si può reperire anche nei mercati ) a prezzi spropositati , oppure, in mezzo ai capi di marca e/o firmati "infilano" un certo quantitativo di merce contraffatta... :evil:
Infine, vogliamo parlare del periodo degli sconti ?!? 8O Gli unici giorni all'anno durante i quali anche gli "umili di portafogli" come i nostri possono accedere a uno o due capi di cosiddetta "qualità"... :roll: e invece...nelle varie boutique troviamo spessissimo solo fondi di magazzino risalenti all'età della pietra !!! [.furioso.]
Insomma caro Sig. Siracusano, cerchiamo tutti di allargare un po le nostre vedute, rimbocchiamoci le maniche e veniamoci incontro...abbassate un po i prezzi, fate offerte e soprattutto non tirate più a fregarci... [.nonono.] [.educato.]
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Messaggiodi acid il 06 nov 2006 15:35

Sono con tutti voi d'accordo.... volevo solo spezzare una lancia, ricordando che, meno è la domanda del Made in Italy, meno è la domanda dei negozi Siracusani, e più sarà la disoccupazione, i licenziamenti, meno le retribuzioni....e più alti saranno anche i prezzi che i negozi applicheranno... E' la legge della domanda e dell'offerta...
E purtroppo mi duole ammetterlo, l'allargamento del mercato Europeo senza regole ben precise, ha di molto sfavorito il prodotto MADE IN ITALY...
Ecco perchè non bisogna dimenticare che, se le aziende, le imprese, vanno bene, a trarne vantaggio sono anche i dipendenti, i lavoratori...

Naturalmente tutto ciò lo dico aldilà di abili imprenditori che si approfittano di tutto ciò, pensando solo al loro tornaconto personale...

E quindi l'abilità di un buon governo, di una buona regione, di un buon sindaco, sta nel far conciliare la domanda del consumatore (stanco di esser preso per i fondelli...) con l'offerta del Made in Italy e dell'artigianato locale...
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Messaggiodi Aretusea il 06 nov 2006 16:19

sono daccordo con te acid
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Messaggiodi Evaluna il 06 nov 2006 18:56

Il problema è che il "made in Italy" non esiste più ! [.nonono.]
Le maggiori case d'abbigliamento, alcune del settore auto e motociclistico, addirittura le fabbriche alimentari, etc...hanno spostato le sedi di lavoro, dei semilavorati o di acquisizione delle materie prime nell'est Europa, in Cina, Corea, etc...
Non esiste più un prodotto che si possa dire interamente italiano a meno che non ci si rivolga all'artigianale ( ma anche in questo caso...siamo sicuri che le materie prime provengano dal nostro paese ?!? 8O )

Mi raccomando leggete bene le etichette ( soprattutto quando cercano di spacciarvi qualsiasi cosa per "fatto in Italia" ) e acquistate solo ciò che ha un buon rapporto qualità prezzo e che sia merce sicura e controllata ( non importa chi sia a venderla ), fregandovene delle MARCHE che, nella stragrande maggioranza dei casi servono solo a far aumentare il prezzo e non la qualità !!! [.sospettoso.] [.ciao.]
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Messaggiodi Alfeo il 06 nov 2006 22:11

Evaluna ha scritto:Il problema è che il "made in Italy" non esiste più ! [.nonono.]


Infatti...esemplare il caso della FERRARI..il cui patron Luca Cordero di Monteprezzemolo, ovvero il presidente di confindustria (se non erro) produce i cappellini ufficiali della Ferrari in CINA!!!
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Messaggiodi acid il 07 nov 2006 02:09

I prodotti CE China Export, sono creati da una manodopera cinese sottopagata da industrie europee,italiane in prima linea, che invece di rimanere nel proprio stato, preferiscono spostarsi dove il lavoro gli costa meno e dove magari pagano MENO TASSE...
Sarebbe interessante incentivare le aziende che non "scappano" e che mantengono la produzione in Italia, mentre disincentivare le aziende che producono all’estero e sfruttano la situazione: rivendono in Italia come se avessero prodotto qui! 8O
Bisogna però compensare il costo maggiore che comporta la produzione in Italia”... ci pensi tu, Prodi?
mi raccomando: so come sei "vicino" alle imprese, al consumatore e al Made in Italy.... [.giocoliere.]

Tornando a Siracusa, pens che infondo a nessuno piaccia la prospettiva di un corso matteotti, via tisia e corso gelone deserto...
Ma anche voi, commercianti, imparate a fidelizzare il cliente, a venirgli incontro, a farlo sentire "coccolato", a creare degli stimoli e offerte per il consumatore, per il turista... siate competitivi! (riconosco, è difficile competere contro le grandi catene che applicano formule "tasso zero prima rata nel 2030"....).
Però, rispetto al centro commerciale, potete sempre puntare su una cosa: l'assistenza post-vendita!!! Inesistente presso le bancarelle dei cinesi e marocchini, inefficace (sopratutto nel mondo dell'elettronica e dell'informatica) nei centri commerciali...
Vedrete che prima o poi il consumatore si stancherà dei prodotti contraffatti o qualitativamente inferiori, sottocosto, poco durevoli...
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Messaggiodi Evaluna il 07 nov 2006 13:22

Alfeo ha scritto:
Evaluna ha scritto:Il problema è che il "made in Italy" non esiste più ! [.nonono.]


Infatti...esemplare il caso della FERRARI..il cui patron Luca Cordero di Monteprezzemolo, ovvero il presidente di confindustria (se non erro) produce i cappellini ufficiali della Ferrari in CINA!!!


Ti sembra assurdo ?!? [.cioe.] Beh...allora senti questa : le T-shirt della Lega Nord sono made in Africa e China... 8O [.confuso.]
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