ho inviato una lettera all'Arcivescovo Mons. Costanzo, che e' uscita anche nella gazzetta del sud di oggi 22/03/2008, eccola di seguito:
Vi alleghiamo di seguito la lettera inviata ai seguenti:
S.E. MONS. GIUSEPPE COSTANZO ARCIVESCOVO DI SIRACUSA S.E.MONS. GIUSEPPE MANI ARCIVESCOVO DI CAGLIARI
S.E. MONS. PIETRO BROLLO ARCIVESCOVO DI UDINE
S.E. MONS. DINO DE ANTONI ARCIVESCOVO DI GORIZIA
S.E. MONS. EUGENIO RAVIGNANI VESCOVO DI TRIESTE
per chiedere il sostegno in quelle Diocesi ove si sta oltrepassando il limite
del rispetto della persona.
Nei prossimi giorni invieremo la stessa lettera a tutte le diocesi d'Italia.
certo di un Vs. lieto riscontro ed augurandoVi una BUona Pasqua,
cordialmente Vi saluto
Giorgio Iabichella - coordinatore nazionale Comitato dei Dipendenti
cell. 346 6133863 -
http://www.comitatodeidipendenti.it __________________________________________________
OGGETTO: RICHIESTA DI SOSTEGNO.
Il sottoscritto Iabichella Giorgio, in qualita’ di Coordinatore Nazionale pro-tempore del Comitato dei Dipendenti, movimento dei lavoratori dipendenti degli esercizi commerciali di tutta Italia,
visto l’elevato numero di lamentele ricevute,
visto le firme, provenienti da ogni regione d’Italia, che richiedono di limitare il numero di aperture domenicali,
visto che siamo giunti sull’orlo della denigrazione della nostra persona e della famiglia,
visto che in alcuni Comuni appartenenti alla Vostra Diocesi, i sindaci hanno derogato all’obbligo della chiusura festiva anche per il Lunedi’ dell’Angelo,
ritengo sia necessario il Vostro sostegno, poiche’ oramai, noi dipendenti ci sentiamo abbandonati da tutti, politici di destra e di sinistra, compreso i sindacati che non si capisce piu’(concedetemi il beneficio del dubbio) se sono anch’essi politicizzati.
Chiediamo a S.E. di sostenere in modo forte e concreto la lotta che stiamo avanzando nei confronti di coloro che, giustamente ci concedono di lavorare, ma che a tratti non rispettano piu’ la dignità del vivere da cristiani e , aldilà della religione, da persone umane e aventi diritto a riposare anche nei giorni di festa.
E’ pur vero che molte altre categorie di lavoratori lavorano anche la domenica e forse anche il giorno della S.S. Pasqua, ma e’ anche vero che questi danno dei servizi di vitale importanza, quali le guardie mediche o le farmacie, i vigili del fuoco e tutte le forze dell’ordine, mentre noi dipendenti dei centri commerciali vendiamo camicie, scarpe o telefonini, e permettetemi di affermare che quest’ultimi non sono necessari per la sopravvivenza di alcun essere vivente.
Vi prego di volerci contattare e se lo riterrete opportuno, di aiutarci a richiamare i nostri fratelli a evitare di acquistare almeno in Quel Santo Giorno, auspicando che possa dare loro l’illuminazione per aiutarci a combattere anche le altre singole aperture domenicali.
Certi di un Vs. positivo riscontro, e rimanendo a Vs. completa disposizione,
colgo l’occasione per porgerVi i miei piu’
cordiali saluti
il coordinatore del
“Comitato dei dipendenti“
Giorgio Iabichella
http://www.comitatodeidipendenti.it / e-mail:
presidente@comitatodeidipendenti.it / cell. 346 6133863