Diritto Alla Salute: No Ai Tagli Sulla Rete Di Erogazione Del Servizio Sanitario Locale
Ven, 29/08/2008
"Anche Siracusa è tra le città dell’Isola penalizzate in termini di sanità pubblica. Il recente decreto della Regione che rimodula il sistema sanitario locale comporta per la nostra città ulteriori e pesanti “tagli” le cui conseguenze andranno ad aggravare oltremodo le fasce più deboli della società.
E’ per queste ragioni che mi impegnerò, in qualità di Assessore comunale alle Politiche sociali, affinché la vicenda possa essere affrontata seriamente."
Inizia così il comunicato stampa diffuso da Salvatore Castagnino Assessore alle Politiche Sociali del Comune di Siracusa
"In una fase particolarmente delicata per la sanità siciliana, infatti, la proposta di modifica del Decreto dell’Assessore alla Sanità n. 1985 dell’8/08/08 è un durissimo colpo al sistema sanitario, poiché mina il diritto alla salute soprattutto nei confronti delle fasce sociali più bisognose.
Alla luce di tutto ciò sostengo pienamente la proposta lanciata dal Deputato regionale e componente della commissione Sanità della Regione, Vincenzo Vinciullo, che ha presentato al Presidente della Regione, Raffaele Lombardo, un’interrogazione con la quale denuncia il rischio che comporta la riduzione della spesa pubblica nei confronti della sanità locale.
Un esempio delle conseguenze negative legate al controllo della spesa è rappresentato dai disservizi rilevati nella gestione dell’erogazione dei farmaci cosiddetti “salvavita”, e non soltanto. Oggi, per assicurarsi tali medicine, pazienti e familiari debbono affrontare un iter burocratico tortuoso e disagevole poiché la farmacia dell’Asl non garantisce il servizio 24 ore su 24. Ciò con le ovvie conseguenze che ne scaturiscono per i malati e le loro famiglie."
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Sanità e Specialistica Convenzionata: Mario Bonomo Si Esprime Con Forza.
Gio, 28/08/2008
“Scelte non solo penalizzati ma assolutamente scriteriate. Il nuovo amarissimo boccone che la popolazione siracusana è costretta ad ingoiare in questi giorni è rappresentato dai nuovi parametri di assegnazione per la spesa regionale dedicata alla specialistica convenzionata decisi dal Governo Regionale.
Ignorando, anzi smentendo, clamorosamente le intenzioni sbandierate nei mesi scorsi in campagna elettorale anche da chi oggi siede, con autorevolissimi ruoli, nell’esecutivo Lombardo, la Giunta regionale ha finito con l’acuire il già gravissimo stato di sofferenza delle strutture di specialistica convenzionate di Siracusa alcune delle quali hanno già esaurito il budget loro assegnato mentre altre stanno per farlo”.
Lo ha detto l’on. Mario Bonomo, deputato regionale del Partito Democratico, a proposito della nuova durissima stretta che si annuncia per la sanità siracusana.
“Il risultato è che dal primo settembre prossimo, di fatto, gli utenti della provincia di Siracusa per sottoporsi ad esami di laboratorio o si rivolgeranno esclusivamente alle strutture pubbliche, che però non sono capillarmente distribuite sul territorio e che comunque sono sempre sull’orlo del collasso, o metteranno mano al portafoglio per pagare ciò che il servizio sanitario regionale non è più in grado di garantire loro – ha proseguito l’on. Mario Bonomo -.
E tutto ciò, si badi bene, accade non perché siamo dinanzi ad un destino cinico e baro, ad un sortilegio che ha preso di mira le strutture sanitarie siracusane, ma solo perché nella ripartizione del fondi la Regione utilizza un sistema – ma sarebbe meglio dire un “non sistema” – ancorato ad una suddivisione pro-capite, in maniera assolutamente astratta, che ignora deliberatamente la specificità di un territorio, qual è quello siracusano, che purtroppo è in cima a troppe graduatorie nazionali per quel che riguarda l’incidenza di patologie tumorali, leucemie, malformazioni neonatali ed allergopatie in rapporto alla popolazione residente”.
La “denuncia” di Bonomo, nasce non solo dalle motivazioni suddette, ma da uno squilibrio di risorse quanto alla ripartizione delle somme alle diverse province. Anche a voler condividere che la ripartizione su base provinciale dell’aggregato regionale vada fatto appunto utilizzando il criterio della suddivisione pro-capite, Bonomo pone in evidenza, infatti, la disparità tra Siracusa ed Agrigento: due realtà sostanzialmente omologhe quanto a popolazione residente sono state considerate in modo esageratamente sbilanciato.
“La dotazione per Siracusa – spiega ancora l’onorevole - per l’intero 2008 (ma, ribadisco, già sostanzialmente esaurita) è di appena 20 milioni di euro mentre ad Agrigento, per il medesimo periodo, sono stati assegnati 35 milioni di euro, quasi il doppio!
Ecco perchè parlo di scelte scriteriate, nel senso letterale del termine! E che dal centrodestra nessuno provi a chiamarsi a fuori: nessuno dei deputati della coalizione di maggioranza può dire di non sapere, a nessuno può essere consentito di recitare il ruolo dello “smemorato” di turno!
Alla luce di ciò ritengo che sia compito primario di una sana classe politica che abbia a cuore l’esigenza prioritaria di difendere il territorio ed i cittadini ancor prima del proprio posto in maggioranza o in giunta, sia quello di intervenire subito per rimediare ad un’evidente distorsione del sistema”.
Il peso economico di simili scelte non sarà una situazione sostenibile. Il problema colpirà i cittadini in toto, ma in primo luogo le fasce sociali più deboli e fortemente disagiate, che si ritroveranno costrette a pagare prestazioni fino ad ora garantite dal servizio sanitario nazionale.
Bonomo, dunque, ritiene indispensabile “un’azione concordata e di ampio respiro dell’intera deputazione parlamentare regionale siracusana perché, andando oltre ogni logica di schieramenti ed andando oltre la stessa appartenenza partitica, si solleciti il Governo regionale, a cominciare proprio dagli assessori siracusani, si rivedano i criteri di assegnazione del budget e si ridetermini, di conseguenza, la somma totale assegnata alla nostra provincia”.
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