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Deposito Ethernit alla Pizzuta!

Come in ogni provincia, purtroppo, i problemi non mancano: a voi le "lamentele"

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Deposito Ethernit alla Pizzuta!

Messaggiodi antoniorandazzo il 02 mar 2010 16:35

Da Siracusanews
http://www.siracusanews.it/node/13640
Giunge a questa redazione una nota inviata dall'avvocato Salvatore Salerno, per il Comitato "Quartieri fuori dal Comune", in cui, traendo spunto dalla prima delle cinque domeniche ecologiche disposte dal Comune di Siracusa, si affronta la questione più generale della gestione del centro storico da parte dell'amministrazione aretusea.

Questo il contenuto integrale della nota:

"Abbiamo cercato sul sito web ufficiale del Comune l’Ordinanza antinquinamento di Visentin che domenica ha bloccato il traffico veicolare nella sola Ortigia e zona umbertina, causando caos a ridosso di quelle aree, ma non siamo riusciti a trovarla. Se abbiamo ragione noi e quindi l’Ordinanza non è stata pubblicata, si tratta dell’ennesima dimostrazione del disprezzo di questa Amministrazione per gli istituti partecipativi e della trasparenza amministrativa, in ogni caso si tratta di una precisa illegittimità per palese violazione dell’obbligo di rendere noti nel sito internet tutti gli atti deliberativi di giunta e i provvedimenti sindacali e dirigenziali, ai fini di pubblicità notizia, sotto comminatoria della sospensione dei trasferimenti regionali fino a quando il comune inadempiente non abbia ottemperato, così prevede l’art. 18 della L.R. n. 22/2008 (per intenderci la stessa Legge che ha rilanciato i Quartieri).

Se abbiamo ragione noi, il Difensore Civico faccia meno il sodale politico di questa Amministrazione e interpreti più seriamente il suo ruolo di tutela dei cittadini, adottando le iniziative del caso.
Nel merito abbiamo assistito a una farsa propagandistica, una città per 4/5 pienamente “motorizzata” ed un centro storico bloccato al traffico (ma solo fino alle 20, orario di inizio della serata nei locali..), nel quale nessuno poteva entrare, ma pure nessuno poteva uscire! Sorge a questo punto spontanea una banale domanda, ma se questa montagna ha partorito alla fine un così misero topolino, non sarebbe bastato a questo Sindaco ed al suo degno Assessore all’Ambiente (…!) far funzionare davvero e non per finta la già esistente ZTL e magari estenderla alla zona umbertina?! Ci chiediamo inoltre se l’iniziativa sia stata concertata con gli Assessorati alla Mobilità ed al Centro Storico, nonché con i Consigli di Quartiere Ortigia e Santa Lucia, come prescrive lo Statuto comunale.

Questa è l’unica realtà politico-amministrativa che viene svelata dalle estemporanee ed improgettuali misure di questa Amministrazione e cioè che si vuole affondare definitivamente quell’ultimo residuo di Zona a Traffico Limitato della città, attraverso il pretesto delle domeniche ecologiche, per di più con una palese discriminazione tra cittadini siracusani, quelli residenti negli altri quartieri, liberi di circolare motorizzati, rispetto a quelli di Ortigia e zona umbertina, costretti a non poter usare il proprio mezzo, anche per una necessità o un bisogno e non per passatempo. Posta da noi la questione al Comando dei VV.UU. ci hanno risposto che il Sindaco aveva disposto “benignamente” il permesso agli ortigiani di uscire la mattina con l’automezzo, ma non il ritorno, se non negli orari consentiti (cioè tra le 13,30 e le 15,30)! Nessun commento è qui possibile!

Ricordiamo sempre come il bel lungomare di Ortigia sia stato oggetto di totale svellimento dei vecchi sampietrini bituminosi, sostituiti con una colata di asfalto, come già denunciato a suo tempo da Sgarbi, dall’Assessore Regionale ai Beni Culturali e da alcune associazioni ambientaliste. L’asfalto è la prova più evidente della reale ed inconfessata intenzione dell’amministrazione Visentin di perpetuare l’uso del lungomare di Ortigia come impropria circonvallazione e parcheggio per il traffico veicolare indiscriminato, altro che P.U.T. e Z.T.L.! Altro che domeniche ecologiche! Altro che biciclette!

Ripetiamo che la Z.T.L. in Ortigia c’era da prima e funzionante fino al 2007, frutto di sei anni di sperimentazione al tempo dell’Amministrazione Bufardeci, infine saggiamente adottata, su indirizzo del Consiglio Comunale, a tutela della fragile ed esigua struttura viaria ed urbanistica di Ortigia!: ma l’Amministrazione Visentin, in rappresentanza dei precisi e ben noti interessi contrari alla pedonalizzazione, continua a mortificarla!

Oggi, passato il G8, Ortigia viene spudoratamente risottoposta ad una indicibile ed indiscriminata pressione veicolare di ogni tipo, espropriata negli spazi pubblici, ridotta a taverna, olezzante di frittura, sporcata ed occupata in ogni angolo!
Oggi, passato il G8, sono spariti i bus elettrici ed i mezzi elettrici prima esibiti.
Nel suo Comunicato stampa del 21 aprile 2009 Visentin dichiarava sul G8 Ambiente: “Da questo vertice così autorevole ed importante, che ci mette sulla ribalta internazionale, ci attendiamo indicazioni per il futuro …che possano essere punti di riferimento per politiche ambientali anche in sede locale”.
Le stesse cose il Sindaco ha ripetuto nel retorico comunicato del 25 aprile e nella conferenza stampa del 29 aprile. Il G8 insomma, come Mosè, spartiva il passato (“scelte infelici nel passato … l’amministrazione comunale è impegnata a recuperare i ritardi accumulati sul fronte della salvaguardia ambientale”) dal radioso futuro della città, indicava insomma come comportarsi con Ortigia, e con l’ambiente e il territorio della città tutta. Ancora aspettiamo di vedere cosa Visentin abbia “imparato” dal G8!

Nel suo Comunicato stampa del 21 aprile Visentin dichiarava ancora, con una buona dose di faccia tosta: “Se oggi Siracusa è tornata al suo splendore, recuperando spazi di vivibilità al suo interno insperati fino a qualche anno fa, è perché abbiamo tenuto presente sempre il richiamo allo sviluppo urbano sostenibile; se oggi il nostro centro storico è la cartolina del turismo siciliano è perché ad Ortigia abbiamo guardato come ad uno scrigno che, una volta riscoperto e reso fruibile, doveva affermare il suo carattere di Patrimonio dell'Umanità capace di contemperare le esigenze dei residenti e dei turisti”.

Che Ortigia sia la cartolina, il modello dei centri storici è davvero affermazione più comica che spudorata! In realtà si assiste solo alla farsa dei continui annunci sulla pedonalizzazione di Ortigia, sulle “cose da studiare”, le “parti da consultare”, il “P.U.T. da adottare”, ma tutti capiscono che un’amministrazione con poche idee ma tanti amici elettori da tener buoni, sta cercando di guadagnare tempo e spostare in avanti il nodo.
Ma questa è l’Amministrazione delle “Rotonde”, alcune pure demenziali, nient’altro!

Nel settembre del 2008 abbiamo presentato al Sindaco (informandone l’UNESCO, che ci ha risposto!) un preciso Atto di Interpello ai sensi della Legge sulla trasparenza e dello Statuto comunale, acquisito al protocollo generale del Comune il 1 settembre 2008 col n. prot. gen. 115182. Il termine di legge entro il quale il Sindaco avrebbe dovuto rispondere al nostro Atto di Interpello è scaduto il 31 ottobre 2008, senza che alcun cenno di riscontro sia stato emesso dal Sindaco. Su questo punto è stato pure richiesto l’intervento del Difensore Civico, ricordando che all’Atto di Interpello hanno aderito singoli cittadini e varie associazioni, (Agire Solidale, Lega Ambiente, Comitato Ortigia, Associazione Parenti e Vittime della Strada, Forum Cittadino, Comitato Parchi), molto significative e radicate in città, alcune delle quali vantano una storia nella pedonalizzazione del centro storico.

Nel nostro Atto di Interpello del 1° settembre abbiamo dimostrato che solo il ripristino, anche con modifiche, della precedente ZTL potrà risolvere i quotidiani problemi di circolazione, di sosta, di inquinamento e di inciviltà nel periplo di Ortigia (Lungomare) e nelle aree della zona monumentale.
Ma il Sindaco, con il Settore Mobilità ed il Comando VVUU, ancora ci raccontano la storiella del blocco episodico del traffico per ridurre le polveri sottili, persino la loro stessa Ordinanza 22 maggio 2009 n. 30, l’ultima delle grida manzoniane di questa amministrazione, sul divieto di utilizzo dei veicoli non catalizzati, resta sfacciatamente disapplicata in Ortigia, basti vedere quali mezzi transitano e sono parcheggiati sul lungomare e nelle stradine confluenti.

Costoro si mettono le spalle a posto sotto il profilo degli atti formali, ma poi improntano ogni loro comportamento alla più serafica tolleranza che, agli occhi della parte peggiore e più incolta della società, si traduce in oggettivo “via libera”.

Ma in nome dell’iscrizione della Città nella lista UNESCO, il Sindaco ha dichiarato la guerra, nientepocodimenoche … ai volantini pubblicitari! Mentre nel Centro Storico circolano SUV, mezzi pesanti ed inquinanti, vecchi automezzi non in regola col bollino blu! Se la cosa non fosse tragicamente ridicola, per carità di patria, ci sarebbe da dirlo a Striscia!

Visentin non perda tempo in misure ipocrite e inutili!
Dica dunque il Sindaco qual è la sua concezione della lotta alle emissioni inquinanti, se limitata a Ortigia, se vuol farvi rispettare i divieti, dica il suo progetto sul trasporto pubblico urbano, dica la sua concezione della tutela del centro storico, oggi limitata allo struscio nel ristretto salotto di piazza Duomo e Via Minerva, oggi limitata all’idea del turismo della domenica, concezione incolta e meramente consumistica di pizza e frutti di mare, insomma come una Disneyland da mungere a fini speculativi o commerciali, oppure, se ne è capace, dica che vuole lavorare per Ortigia piuttosto come il luogo di vita civile e come valore in sé del vero spirito siracusano - il cd. genius loci – ricordando che l’iscrizione nella lista UNESCO della città è finalizzata alla sua protezione come valore socio-storico-culturale-ambientale in sé e non certo al turismo di massa “spendi, sporca e fuggi”.

Peraltro Siracusa come “cartolina del turismo”, per usare le parole di Visentin, non è affatto il fine principale dell’iscrizione UNESCO, ma solo il risultato di un luogo reso pregevole proprio da quei vincoli, che a qualcuno non piacciono. Già, i vincoli, il territorio, gli interessi economici privati, siano essi forti o pulviscolari, questo alla fine è il punto debole di questa Amministrazione!
All’UNESCO torneremo a rivolgerci perché non presti più la sua copertura e la sua “medaglietta” se questa Amministrazione intende continuare con tale profilo di grossolana sensibilità".
Quando una menzogna ha già fatto il giro del mondo, la verità deve ancora calzare gli scarponi, ma prima o poi trionfa
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Re: Ecologia a Siracusa deposito Amianto

Messaggiodi antoniorandazzo il 03 mar 2010 16:21

Forse la nostra amministrazione farebbe bene a far bonificare quest'area della Pizzuta Via Monti, non vi pare?
Ma la fabbrica ETERNIT non è stata a suo tempo bonificata, forse trasportarono qui quello che fu tolto dal sito fabbrica?
A me pare che questa sia una succursale della fabbrica, voi che ne dite?
In questi giorni a Torino sono stati definitivamente condannati i proprietari produttori di questo lercio materiale che ha provocato tante malattie cancerogene, la nostra città era parte civile per i danni provocati a tutto il litorale Targia?
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Ultima modifica di antoniorandazzo su 03 mar 2010 16:51, modificato 1 volte in totale.
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Re: Ecologia a Siracusa

Messaggiodi antoniorandazzo il 03 mar 2010 16:44

Da ecoblog
Torino, processo Eternit: chiesti 246milioni di risarcimento dall'INAIL
pubblicato: martedì 07 aprile 2009 da Marina in: Inquinamento Italia Persone Lavoro

la lista di alcuni deceduti per malattie collegate all'inalazione di amianto

E’ iniziato ieri a Torino con l’udienza preliminare, il maxi-processo all’Eternit che dovrà fare luce sulla morte di circa 3000 persone. L’INAIL ha richiesto un risarcimento di 246milioni di euro che dovrebbero sborsare, se giudicati colpevoli i due unici indagati: Stephan Schmidheiny, 62 anni, di professione miliardario, oggi divenuto sostenitore delle cause ambientaliste e il barone belga Jan Luis Marie Ghislain De Cartier De Marchienne, 88 anni, accusati di disastro doloso e di omissione dolosa di controlli antinfortunistici (sapevano e non hanno fatto nulla per evitare le inutili morti) proprietari dei 4 stabilimenti Eternit di Casale Monferrato (Alessandria), Cavagnolo (Torino), Rubiera (Reggio Emilia) e Bagnoli (Napoli).

Nella foto in alto la lista di alcune persone decedute per malattie legate all’inalazione di amianto, lista consultabile sul documento di rinvio a giudizio. Le morti, però non riguardano solo gli “addetti ai lavori” ma l’amianto è stato inalato anche da chi abitava nelle vicinanze delle fabbriche che lo lavoravano.

Scrive l’INAIL:

Basta il conteggio delle vittime per dare la portata della tragedia: 1.378 a Casale Monferrato (più sedici di una ditta esterna), 118 a Cavagnolo, due a Rubiera e 384 a Bagnoli. A questi si aggiungono 697 operai gravemente malati e i privati cittadini: un deceduto a Cavagnolo, 252 a Casale Monferrato, quattro a Rubiera, tre a Bagnoli. Un vero “disastro”, come si legge nel capo d’accusa, generato dalla dispersione nell’aria delle fibre d’amianto. “ecoblog

Torino, processo Eternit: chiesti 246milioni di risarcimento dall'INAIL
pubblicato: martedì 07 aprile 2009 da Marina in: Inquinamento Italia Persone Lavoro

la lista di alcuni deceduti per malattie collegate all'inalazione di amianto

E’ iniziato ieri a Torino con l’udienza preliminare, il maxi-processo all’Eternit che dovrà fare luce sulla morte di circa 3000 persone. L’INAIL ha richiesto un risarcimento di 246milioni di euro che dovrebbero sborsare, se giudicati colpevoli i due unici indagati: Stephan Schmidheiny, 62 anni, di professione miliardario, oggi divenuto sostenitore delle cause ambientaliste e il barone belga Jan Luis Marie Ghislain De Cartier De Marchienne, 88 anni, accusati di disastro doloso e di omissione dolosa di controlli antinfortunistici (sapevano e non hanno fatto nulla per evitare le inutili morti) proprietari dei 4 stabilimenti Eternit di Casale Monferrato (Alessandria), Cavagnolo (Torino), Rubiera (Reggio Emilia) e Bagnoli (Napoli).
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Nella foto in alto la lista di alcune persone decedute per malattie legate all’inalazione di amianto, lista consultabile sul documento di rinvio a giudizio. Le morti, però non riguardano solo gli “addetti ai lavori” ma l’amianto è stato inalato anche da chi abitava nelle vicinanze delle fabbriche che lo lavoravano.

Scrive l’INAIL:

Basta il conteggio delle vittime per dare la portata della tragedia: 1.378 a Casale Monferrato (più sedici di una ditta esterna), 118 a Cavagnolo, due a Rubiera e 384 a Bagnoli. A questi si aggiungono 697 operai gravemente malati e i privati cittadini: un deceduto a Cavagnolo, 252 a Casale Monferrato, quattro a Rubiera, tre a Bagnoli. Un vero “disastro”, come si legge nel capo d’accusa, generato dalla dispersione nell’aria delle fibre d’amianto. “

PUBBLICITÀ

L’ Associazione Famigliari Vittime Amianto ha aperto una sua pagina su Facebook e sarà supportata dagli enti che si sono costituiti parte civile: la Provincia di Alessandria, di Reggio Emilia, di Torino, il Comune di Casale Monferrato, di Cavagnolo, la Regione Piemonte, la Regione Campania e la Regione Emilia Romagna e tra questi ci saranno anche gli 800 testimoni che saranno ascoltati dal Procuratore della Repubblica di Torino Raffaele Guariniello.

Spiega infine l’INAIL:

Gli avvocati di parte civile sottolineano infatti come l’azienda avrebbe sempre minimizzato la questione. “Per i dirigenti la consegna era di non parlare e, in caso di necessità, rivolgersi a un certo laboratorio tedesco per avere indicazioni”. I rischi per la salute non venivano segnalati nemmeno sui sacchi d’amianto. Quanto alle condizioni operative delle quattro sedi, Guariniello e i suoi ispettori affermano che sono state trascurate misure come gli impianti di ventilazione o aspirazione delle polveri, i sistemi di lavorazione a ciclo chiuso, i piccoli dispositivi di protezione personale come le mascherine.
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Re: Ecologia a Siracusa

Messaggiodi antoniorandazzo il 04 mar 2010 07:28

L'indifferenza dimostrata sulla questione è:
Prova evidente di una città dormiente
parole al vento a morti viventi
speranze uccise dall'inefficienza
fermate il mondo!
VOGLIO SCENDERE!
Sarausa arrusbigghiti!
Povero quel popolo che ha bisogno d'eroi
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Re: Ecologia a Siracusa

Messaggiodi acid il 08 set 2010 10:23

Segnala A. La Manna, consigliere di quartiere:

Esiste ancora questo deposito di ethernit (2000mq) mai trattato o messo in sicurezza.

Il cemento (componente della struttura dell’eternit) esposto all’azione degli agenti atmosferici, a causa di un procedimento noto come carbonatazione, si corrode e, disgregandosi, non riesce più a legare le fibre di amianto. Le... fibre sono quindi libere di sfuggire, di contaminare gravemente l’ambiente e di danneggiare la salute dell’uomo.... [.arrabbiatissimo.] [.arrabbiatissimo.]

Il sito in questione era sotto sequestro dopo dissequestrato il comune lo ha ceduto alla provincia e questi mi avevano assicurato che a fine agosto sarebbero iniziati i lavori di bonifica.
Ma ancora tutto tace.
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Re: Deposito Ethernit alla Pizzuta!

Messaggiodi antoniorandazzo il 08 set 2010 18:13

Non so la situazione odierna, se posso andrò a verificare e notizierò
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Re: Deposito Ethernit alla Pizzuta!

Messaggiodi acid il 16 set 2010 12:27

Un incendio non fa altro chepeggiore le cose (a causa dell’alta temperatura l’eternit subisce alterazioni della matrice in fibro-cemento, comportando un possibile aumento della dispersione di fibre di amianto)!!!

Siracusa: in fiamme eternit in via Luigi Monti, il consigliere di Epipoli La Manna: "Residenti esasperati"
http://www.siracusanews.it/node/17631
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