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25 Novembre Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne

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25 Novembre Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne

Messaggiodi Evaluna il 23 nov 2007 13:34

Le donne per le donne.

ROMA – A parlare sono dati Onu: l'aggressività maschile è la prima causa di morte e di invalidità permanente per le donne in tutto il mondo. Uno degli strumenti internazionali di protezione dei diritti delle donne è, infatti, la Convenzione delle Nazioni Unite sull’eliminazione di ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne (Cedaw). Adottata nel 1979 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, la Cedaw richiede espressamente agli Stati parte di “adottare appropriate misure per eliminare la discriminazione nei confronti delle donne da parte di qualsiasi individuo, organizzazione o entità”. Da quando la Cedaw è stata adottata, numerosi e significativi passi sono stati fatti nel riconoscimento e nell’attuazione dei diritti umani delle donne. Così il 25 novembre è stata eletta come la giornata mondiale contro la violenza sulle donne.

La scelta del giorno e del mese nasce da un accordo preso dai partecipanti all'Incontro Femminista Latinoamericano e dei Caraibi che si tenne a Bogotà nel 1981, su sollecito della delegazione della Repubblica Dominicana. Lo stato caraibico proponeva che in questo modo si rendesse omaggio alle sorelle Mirabal: Minerva, Patria e Marìa Teresa, riconosciute come esempi di donne impegnate nelle lotte del loro Paese. Le tre sorelle caddero per la violenza dal regime di Trujillo che mantenne il paese dominicano nell'arretratezza per 30 anni, nell'ignoranza e nel caos. Le condizioni di vita imposte nel Paese e la zona dove vissero, conseguenza anche del dominio statunitense e del ritardo delle relazioni di produzione, determinarono la sensibilità politica ed alla lotta di classe delle tre donne. La partecipazione attiva delle sorelle Mirabal nella lotta contro il dittatore guadagnò loro la fama di rivoluzionarie, tanto che Trujillo ritenne che i suoi unici due problemi fossero le sorelle Mirabal e la Chiesa. Fu proprio il 25 novembre del 1960 che la tempra e la fierezza delle Mirabal fu atrocemente piegata. Minerva e Marìa Teresa andavano a visitare i loro mariti alla prigione, in compagnia della sorella Patria e, intercettate da agenti del Servizio Militare di Intelligenza, furono condotte in un canneto dove divennero oggetto delle più crudeli torture, prima di essere uccise. Coperte di sangue, massacrate a colpi, strangolate, poi, furono gettate in un precipizio per simulare un incidente.

Nel 1999 l'Assemblea generale delle Nazioni Unite, quindi, scelse la data del plurimo assassino domenicano come giorno di commemorazione contro tutte le violenze e gli abusi verso l'altra metà del cielo. Le stesse donne, raccolte sotto sigle diverse, poi, hanno deciso di ritrovarsi anche prima di quella data convocando assemblee pubbliche per organizzarsi, parlare e decidere come celebrare quella data.

Così, in Italia, il 21 ottobre scorso si è tenuta un'assemblea pubblica organizzata presso Casa Internazionale delle Donne. In quell'occasione le promotrici hanno aderito singolarmente, al di là delle varie sigle in cui si racchiude il mondo del femminismo in Italia, per lanciare un appello di partecipazione a tutte le donne. “La vita di molte ragazze e di molte donne - scrivono le promotrici - continua ad essere spezzata, le loro vite brutalmente compromesse. Il tema continua ad essere trattato come cronaca pura, sposando la tesi che si tratti di qualcosa di ineluttabile, mentre siamo davanti ad un grave arretramento culturale, rafforzato da una mercificazione senza precedenti”. Dai dati diffusi in occasione proprio dell’assemblea emerge che oltre 14 milioni di donne italiane sono state oggetto di violenza fisica, sessuale e psicologica. La maggior parte di questa arriva dal partner, come il 69,7% degli stupri. Oltre il 94% di queste violenze non è stata denunciata, solo una minima parte, il 24,8%. Un milione e 400mila donne hanno subito uno stupro prima dei 16 anni. “La violenza sulle donne è accettata storicamente e socialmente e il tema continua ad essere ignorato pubblicamente. Serve una battaglia culturale che sconfigga una volta per tutte il patriarcato – continuano le organizzarci – e attivi un patto di convivenza tra uomini e donne che tanto gioverebbe alla società”.

Troppi i casi di cronaca che testimoniano la subalternità delle donne. Ad ogni latitudine. Dai diritti violati delle lavoratrici asiatiche, estromesse da ogni forma sindacale, agli abusi intrafamiliari sempre più denunciati nei Paesi occidentali. Ad avallare la sopraffazione di lui su di lei, antichi retaggi culturali o religiosi e nuove insicurezze degli uomini sempre più impauriti dall'emancipazione delle donne. Così la violenza contro le donne è diventata un'emergenza sociale che chiama in causa coscienze e istituzioni proprio in nome della sua portata globale. In Italia il ministro per i Diritti e le Pari Opportunità, Barbara Pollastrini, dopo il massacro di Giovanna Reggiani si è appellata al suo stesso Governo dicendo: “A questo punto le parole e la retorica sulle donne non bastano più. E' per questo che anche nell'ultima legge finanziaria abbiamo proposto un serio Piano d'azione anti violenza”.

Proprio per discutere il Piano d'azione pluriennale contro la violenza alle donne e per l'orientamento sessuale e per il lancio dell'Osservatorio nazionale, si terrà mercoledì 21 novembre a Roma un incotro fra istituzioni e società civile. Il meeting coinvolgerà i rappresentanti dei centri antiviolenza, del mondo dell'associazionismo, del governo, del parlamento, delle istituzioni locali e del mondo della cultura, con l'obiettivo di produrre una risposta il più possibile efficace. La ferocia, la diffusione e il radicamento della violenza di genere impongono di imprimere un cambio di passo alla strategia di contrasto messa in campo dal governo attraverso un mosaico di iniziative e proposte che tengano insieme i diversi, necessari piani di un'azione integrata: la prevenzione, il contrasto, il sostegno e l'inclusione delle vittime. Così dal Governo stesso è giunta la proposta di tenere aperto il dialogo con i cittadini e gli operatori per dare vita a un forum permanente per il confronto tra istituzioni e società civile.

L'incontro instituzionale del 21 si pone, quindi, come anticipo al corteo romano di sabato 24 cui parteciperanno donne di realtà diverse e tutti quei soggetti esposti alle violenze. Alla violenza.

Fonte http://www.progettoarianna.it


Perchè la necessità di istituire una Giornata mondiale contro la violenza sulle donne ? Perchè ancora oggi, nel 2007, le donne sono oggetto di discriminazione sociale e sessuale della peggior specie e non crediamo che ciò accada solo nei paesi del terzo mondo o all'interno di realtà sociali disastrate poichè... " la violenza contro le donne non conosce differenze di classe, etnia, cultura, religione, appartenenza politica ".

Non lasciamo che l'oblio della vergogna ci blocchi. Parliamone, discutiamo, denunciamo.

Vorrei in questo caso "sentire" le voci delle donne del forum ma anche quelle degli uomini perchè il confronto è l'unica arma contro l'ignoranza, madre della violenza tutta. :roll:
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Donne, in «150mila contro la violenza»

Messaggiodi acid il 25 nov 2007 21:09

Donne in piazza a Roma contro la paura. In 150 mila - secondo gli organizzatori - per dire no alla violenza alle donne.

Una piaga diffusa soprattutto dentro alle mura domestiche e che rappresenta la prima causa di morte femminile.
Un corteo multicolore affollato anche da islamiche e rom. Variopinto da striscioni e scandito da slogan contro il «pacchetto sicurezza» approvato qualche settimana fa dal governo.
Nel mirino delle manifestanti anche le azzurre Stefania Prestigiacomo e Mara Carfagna...
Atttaccati anche gli uomini. Due cronisti maschi di agenzie di stampa e un fotografo sono stati allontanati a spintoni dal corteo: «Siete uomini uscite da questo corteo» sono stati apostrofati i cronisti che hanno replicato: «Siamo qui per lavorare e per informare i cittadini delle vostre proteste».



Che vergogna mie care amiche andare ad una manifestazione contro la violenza e usare la violenza (anche se verbale) per far sentire la propria voce!!!
proprio voi donne che ogni giorno in famiglia , sul lavoro, con i figli, dovreste rappresentare dei punti fermi, di equilibrio e di reale percezione della realta'.
E' questo l'esempio ed il messaggio che volete dare ai vostri figli e alle future generazioni?
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Messaggiodi Evaluna il 26 nov 2007 12:00

acid ha scritto:Che vergogna mie care amiche andare ad una manifestazione contro la violenza e usare la violenza (anche se verbale) per far sentire la propria voce!!!
proprio voi donne che ogni giorno in famiglia , sul lavoro, con i figli, dovreste rappresentare dei punti fermi, di equilibrio e di reale percezione della realta'.
E' questo l'esempio ed il messaggio che volete dare ai vostri figli e alle future generazioni?


Dunque dovremmo vergognarci noi per qualche facinorosa all'interno di una manifestazione giusta e doverosa e non coloro che usano le donne come oggetti di casa e sessuali ?! 8O COMPLIMENTI ! :?

E quegli uomini che picchiano, violentano e prendono in giro i sacrosanti diritti delle donne in quanto esseri umani che messaggio lasceranno alle generazioni future ?! :?


A voi qualche dato significativo :

- Nei primi sei mesi del 2007 in Italia sono state assassinate oltre 60 donne ;

- i giudici trattano lo stupro da parte dei mariti come conflitto coniugale, applicando la pena minima di un anno ;

- in Italia, più di sei milioni di donne (dati ISTAT ) tra i 16 e i 70 anni ( una su tre ) hanno subito maltrattamenti nel corso della loro vita ;

- nel nostro paese le campagne contro la violenza sulle donne sono pochissime e poco sentite.

C'è bisogno di un cambiamento radicale della mentalità, di campagne educative e di inasprimento delle pene per chi commette reati contro le donne.
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Messaggiodi acid il 26 nov 2007 13:09

No, dicevo a come si sono "comportate" durante la manifestazione.

Premettendo che sicuramente una manifestazione non possa risolvere un retaggio culturale, premettendo che non tutti gli uomini sono violenti, etc etc...

io lamentavo il fatto di rispondere con violenza verbale all'interno di questa manifestazione.... persino rivolta contro i giornalisti perchè "uomini"... allora va bene manifestare per qualcosa di giusto, ma non che diventi la solita crociata femminista, che non risolve nulla generalizzando il problema... :)
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Messaggiodi Evaluna il 26 nov 2007 13:22

Sminuire il problema della violenza sulle donne tacciandola di "crociata femminile" non è ne giusto e ne etico. :?

Si sa...quelli che creano problemi ci sono ovunque, anche fra le donne e poi...chi ci garantisce che i giornalisti abbiano detto tutta la verità e la loro non sia stata la solita "manovra giornalistica" ?! :roll:

Trovo assurdo comunque che un argomento di vitale importanza come questo non sia discusso da tutti e che l'unico dibattito utile si sia innescato solo sulla presunta "violenza verbale" di alcune manifestanti contro i reporter...poverini... 8O :?
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Messaggiodi docmar77 il 27 nov 2007 20:00

Violenze sessuali: le sentenze choc
Scritto da Marco Grasso
mercoledì 07 marzo 2007

È una lunga lista quella delle sentenze choc della Cassazione che riguardano la sfera delle violenze sessuali.

Non è stupro se il rapporto è orale – Aprile 1994 – è «arduo ipotizzare» una violenza sessuale fra coniugi in caso di coito orale, in quanto «la donna avrebbe potuto in ogni caso reagire e sottrarsi al compimento dell’atto da lei non voluto»

Se il capoufficio è innamorato è galanteria – Agosto 1997 — Non si tratta di molestie sessuali sul lavoro se il capoufficio invita la segretaria a cena e tenta di baciarla. Purché dimostri un «sentimento profondo e sincero».

Se piange non millanta – Gennaio 1998 – Le lacrime di una donna vittima di violenza possono essere un elemento probante che «inchioda» il violentatore, un elemento «idoneo a garantire la sincerità delle dichiarazioni della parte offesa».

Non c’entra se è incinta – Ottobre 1999 – Violentare una donna al settimo mese di gravidanza non è un’aggravante. Al contrario, si possono applicare al violentatore le attenuanti generiche, purché si tratti di un caso di «minore gravità».

Non è stupro se lei indossa blue jeans – Nel 1998 una sentenza della Cassazione stabilì che non si poteva parlare di stupro se la vittima indossava blue jeans. Impossibile sfilare questi pantaloni senza la "fattiva collaborazione di chi li porta".

Meno grave lo stupro se lei non è vergine – Febbraio 2006 – «Il danno è più lieve» se la ragazza ha già avuto rapporti sessuali».

Le attenuanti delle condizioni di vita – Aprile 2006 – Il reato di violenza sessuale può essere punito meno gravemente se viene commesso in un contesto ambientale degradato. «Le degradatissime condizioni di vita» in cui avvengono i fatti non coinvolgono solo le vittime «ma anche gli stessi imputati»

Stupro non sempre reato se lei aveva detto sì – Luglio 2006 – La Corte dà annulla la condanna di un ragazzo di Latina perché la ragazza all’inizio aveva acconsentito ad andare in macchina con lui. Il ragazzo avrebbe agito «nella certezza di avere un rapporto consentito», e quindi «poteva non aver percepito quel disagio che la ragazza aveva successivamente manifestato».

Le sentenze «restrittive»

In due è già branco – Ottobre 1999 – Sono sufficienti due violentatori per l’aggravante di violenza sessuale compiuta dal branco.

Lo stupro è stupro – Ottobre 1999 – Niente sconti di pena se il violentatore non riesce a congiungersi carnalmente con la donna per via della sua opposizione

Va bene i jeans ma.. – Novembre 2001 – Viene specificato che portare i jeans non è una ragione sufficiente per escludere il reato di violenza sessuale. In particolare, la paura della vittima può facilitare a sfilare i pantaloni.

Vittime disinvolte – Dicembre 2002 – Il fatto che una donna si mostri «disinvolta» e «disponibile all’aspetto amicale non può costituire motivo per concedere all’uomo che l’ha violentata l’attenuante e la riduzione di pena prevista per i fatti di minore gravità».

Solo una palpatina? – Novembre 2005 – Anche una palpatina sui pantaloni è reato di violenza sessuale se la persona non è consenziente.

fonte: http://www.lasestina.com


alcune delle sentenze precedenti sono davvero agghiaccianti...nn bastano manifestazioni d piazza quando le leggi degli uomini continueranno ad essere folli e primitive!deve cambiare tutto a monte...il reato d violenza sessuale è pari all'omicidio in quanto annienta l'essere umano nel suo io più profondo e nn deve essere trattato cn tanta leggerezza...se nn si capirà questo le cose nn cambieranno mai!
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Messaggiodi Evaluna il 27 nov 2007 20:10

Giusto Docmar ! :wink:

Finchè alcuni uomini penseranno di "possedere" il destino e la vita delle loro donne, non cambierà nulla. :?

Bisogna che le leggi vengano applicate in modo giusto e che cambi la mentalità anche attraverso delle campagne mirate. :roll:
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Messaggiodi docmar77 il 29 nov 2007 20:50

Evaluna ha scritto:Bisogna che le leggi vengano applicate in modo giusto e che cambi la mentalità anche attraverso delle campagne mirate. :roll:


Cara Eva, proprio oggi mentre ero all'ambulatorio per gli stranieri(STP), dove sn affiancata da uno psicologo(un ragazzo giovane,molto impegnato nel sociale) mi sn trovata a parlare cn lui d questo argomento e mi ha detto ke mensilmente stanno facendo dei congressi proprio sulle violenze, in particolare in ambito familiare(mi diceva ke circa il 90% delle violenze sulle donne avvengono proprio tra le mura domestike!). Mi spiegava ke stanno partendo tanti progetti ke potrebbero essere utili soprattutto per aiutare le donne a smettere d tacere garantendo loro assistenza e protezione. Kiaramente lui mi ha parlato d una serie d associazioni campane, ma immagino ke in tutta italia qualcosa si stia muovendo.se qualcuno d voi è interessato a partecipare, a collaborare, lui mi ha detto ke può darmi alcuni indirizzi e-mail da contattare per kiedere kiarimenti o per sapere se c'è qualcosa anke dalle nostre parti....credo ke ogni collaborazione sia gradita xkè nn sarà una goccia in mezzo al mare...come ho già detto tanti poki fanno un molto!!!
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Messaggiodi Evaluna il 30 nov 2007 10:41

Segnala i link alle associazioni che si occupano della violenza sulle donne perchè... :roll: come hai detto tu... :roll: una goccia nel mare può sembrar poca cosa ma se a questa se ne uniscono tante altre... :roll: :wink:

Grazie infinite. [.goodposting.] [.amici.]
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Re: 25 Novembre Giornata Mondiale Contro la Violenza sulle Donne

Messaggiodi Evaluna il 25 nov 2008 16:21

Oggi è la giornata Mondiale contro La violenza sulle Donne.

Un dramma questo che colpisce 1,7 miliardi di donne circa in tutto il mondo. Violenze perpetrate nella stragrande maggioranza non da sconosciuti ma da padri, mariti, fratelli, fidanzati, colleghi, amici...

Non lasciate che il "silenzio" e la "vergogna" copra la voce della dignità umana.

Parliamone, denunciamo...sono i carnefici a doversi vergognare, non le vittime !


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