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Energia: cresce l'eolico nel mondo, piano dell'UE per l'espa

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Energia: cresce l'eolico nel mondo, piano dell'UE per l'espa

Messaggiodi fiorenzo il 23 apr 2008 16:54

Global Wind Energy Council (Gwec) ha reso noto che nel 2007 l’energia eolica ha raggiunto un nuovo record con l’installazione di altri 20 mila MW nel mondo, un aumento del 30% rispetto alle nuove installazioni di impianti eolici nel 2006. Gli Stati Uniti d’America guidano la classifica con l’installazione nel 2007 di 5.600 MW di eolico e investimenti per 9 miliardi di dollari, seguono la Cina con 3.600 MW (una crescita del 156% sul 2006 e del 134% in totale) e la Spagna con 3.500 MW - riporta Greenplanet. Anche l’India ha portato nel 2007 il suo potenziale eolico a 8 GW, nel 2006 era a 6,2 GW. L’eolico si sta sviluppando anche in Oceania, in particolare in Nuova Zelanda, con 151 MW installati nel 2007, mentre il nuovo governo laburista australiano pensa di utilizzare l’eolico per raggiungere l’obiettivo del 20% di energie rinnovabili entro il 2020.

Il principale produttore dell’eolico rimane comunque l’Europa, con oltre 57 GW installati alla fine del 2007, il 67% del totale mondiale, con un aumento di 8,5 GW (più del 17%) nell’ultimo anno e con una crescita che si estende a Paesi finora scarsamente interessati, anche se in testa rimangono Germania e Spagna. proprio nei giorni scrosi la Commissione Europea ha proposto un piano per una ulteriore forte espansione dell'energia eolica - riporta la EWEA (European Wind Energy Association).

Il piano prevede un incremento del 20% entro il 2020 di energie rinnovabili necessarie anche per ridurre le emissioni di gas serra rispetto ai livelli del '90. Il piano costerà circa 60 miliardi, lo 0,5% del Pil europeo, ma Bruxelles prevede profitti del mercato fin a 150 miliardi di euro entro il 2016 per quanto riguarda l'energia solare, eolica, biocarburanti e celle combustibili: il settore nell'Ue assicura già 350mila posti di lavoro e un giro di affari di 30 miliardi di euro. I costi previsti per raggiungere l'obiettivo dell'incremento del 20% entro il 2020 sono tra i 13 e i 18 miliardi l'anno con un risparmio, in termini di emissioni, di 600-900 milioni di tonnellate di CO2 e di carburanti fossili di 200-300 milioni di tonnellate.

I target nazionali, decisi principalmente sulla base del Pil pro capite, sono ancora in fase di limatura. Ma per l'Italia dovrebbe essere confermato il target della riduzione del 13% (decimale più o meno) di Co2 per i settori industriali non inseriti nell'attuale sistema di scambio delle emissioni (Ets) e di circa il 17% per la quota di consumi da energie rinnovabili, che include il 10% obbligatorio di biocarburanti nei trasporti - riporta La Nuova Ecologia. Ma la parte del leone nello sforzo per dare un indirizzo ambientalista all'economia europea è affidata al mercato e, di conseguenza, alle imprese che dal 2013 dovranno pagare il loro diritto ad inquinare, scambiando quote di emissioni incluse in un registro europeo, non più nazionale, e affidato in gestione alle autorità statali.

In materia di energia eolica in Italia, va registrata l'opposizione diverse associazioni ambientaliste locali alla realizzazione di un parco eolico a Giuggianello, in provincia di Lecce. Il progetto regionale dovrebbe prevedere la realizzazione nel piccolo comune di Giuggianello di un parco che prevede con 16 pale di 120 mt l’una (ma si è parlato di un minimo di 14 per un massimo persino di 28) in un luogo ricco di serre e a ridosso della grotta rupestre di San Giovanni e di insediamenti di era preistorica. Un’opera fortemente impattante e che non può giustificarsi con l’obiettivo dell’autonomia energetica del piccolo comune per il quale basterebbe una sola pala con dimensioni ben più ridotte.

"Oggi, dinanzi all’accelerazione improvvisa della politica regionale sul parco eolico da realizzarsi sulle serre di Giuggianello, diciamo in maniera assoluta no, perché provocheremmo un danno e un torto verso l’eolico stesso” - ha affermato Giorgio Miggiano, responsabile della sezione otrantina di Legambiente. “Non siamo contro l’eolico – precisa – che anzi va sostenuto: siamo, però, dell’idea che esso vada regolamentato. A tal proposito, chiediamo un impegno preciso alla Regione Puglia perché legiferi in maniera seria sull’eolico, dettando lì dove possibile dei paletti, perché il rischio, che si corre, è che piccoli comuni come Giuggianello, possano creare in un sito di particolare interesse naturalistico e paesaggistico un parco eolico di tale grandezza”.

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