IL TIRRENO
11 NOVEMBRE 2007
Incendio doloso, strage di animali Ucciso anche il bue del presepe
CERRETO GUIDI (FI). Hanno ucciso il bue del presepe. Un bue vero. E con lui un cavallo e una pecora. Una strage di animali, poco sopra il centro commerciale Conad, tra Cerreto e Fucecchio. Quegli animali che Gaetano De Filippi, imprenditore edile di professione e imprenditore agricolo per passione, prestava volentieri, ogni dicembre, agli organizzatori del presepe vivente di Pieve a Ripoli. Ma qualcuno non ha avuto pietà: ha appiccato il fuoco nella stalla con l’obiettivo di fare una strage di bestie e probabilmente di dare un avvertimento a De Filippi. E c’è riuscito. Le fiamme sono divampate nella sua fattoria di via Poggio al Vento, nel cuore della notte tra venerdì e sabato, quando erano passate da poco le due. Non fiamme nate per caso, dicevamo, ma accese da una mano che adesso i carabinieri di Cerreto Guidi stanno cercando di individuare. Un incendio di grosse dimensioni che ha distrutto completamente il capannone in cui erano custoditi gli animali. Al punto che la famiglia De Filippi è stata avvertita da qualcuno che passando da Pieve a Ripoli ha visto le lingue di fuoco alte, nella campagna. «Ci hanno telefonato, dicendoci che bruciava la stalla», racconta la figlia di Gaetano, Daniela. «Siamo subito usciti da casa e abbiamo cercato di liberare gli animali. Purtroppo però una cavalla è rimasta intrappolata e il fuoco l’ha bruciata». Quando è stata liberata le sue condizioni erano così gravi che è stato deciso dal veterinario che era meglio abbatterla. Morti nel rogo anche un bue e una pecora. Si sono salvate invece le altre pecore, altri due cavalli, una puledra. Devastato un annesso agricolo che si trovava accanto alla stalla e in cui erano custoditi numerosi macchinari e arnesi. Sulle origini dolose dell’incendio gli inquirenti non hanno dubbi: il lucchetto e la catena con cui era stato chiuso il cancello di ingresso all’area sono stati trovati in un campo, spezzati, probabilmente con tenaglie di grosse dimensioni. «Ma noi non avevamo mai avuto minacce nè problemi con nessuno - racconta Daniela De Filippi - In paese abbiamo buoni rapporti con tutti, anzi partecipiamo con i nostri animali al presepe vivente di Pieve. E mio padre è ormai affermato da anni come imprenditore sia a Fucecchio che su Cerreto. Non abbiamo veramente idea di chi possa aver compiuto un gesto del genere». Tenteranno di scoprirlo i carabinieri. G.C.