Nel Termovalorizzatore la combustione parziale è un'obiettivo da Evitare!!!
Mizar, scusa se insisto io, ma forse sconosci l'argomento di cui parlo (senza offesa ovviamente)
Dunque, il syngas dai rifiuti viene prodotto nei reattori specifici (Gassificatori, come dici correttamente tu), ma con una tecnica diversa, in cui si lavora con pochissimo Ossigeno (gassificazione) o ASSENZA di Ossigeno (Pirolisi)
La PIROLISI, o DISTILLAZIONE SECCA, consiste nella decomposizione termica non ossidativa, cioè senza apporto di ossigeno, tranne quello già eventualmente presente nel rifiuto.
Il processo avviene nel campo di temperature 400 – 800°C, e le molecole delle sostanze organiche vengono trasformate in elementi più semplici. I prodotti della reazione sono:
-idrocarburi solidi (“Char”): 20 – 30% in peso del materiale iniziale, a base carboniosa;
-liquidi: 50 –60% in peso, con sostanze organiche quali alcoli, chetoni, idrocarburi condensabili;
-gassosi (“gas di pirolisi”): 15 – 30% in peso, costituito prevalentemente da idrogeno, monossido di carbonio, anidride carbonica, idrocarburi leggeri.
La pirolisi è un processo che complessivamente richiede l’apporto di calore dall’esterno; tale energia è ottenibile per combustione di parte del gas di pirolisi.
La GASSIFICAZIONE consiste nell’ossidazione parziale (cioè con quantità d’aria inferiore a quella stechiometrica) di un materiale liquido o solido, a temperature di 800 – 1100°C, che viene trasformato in:
- un gas (“gas derivato” o “syngas”), con eventuali frazioni condensabili a temperatura ambiente (“TAR”); è la frazione più cospicua della reazione, ed è costituita da ossido di carbonio, anidride carbonica, idrogeno, metano, acqua, ed eventuali idrocarburi;
-un residuo solido (“char”) costituito dalla frazione inerte del materiale trattato, più eventuali parti organiche non convertite; ha struttura non lisciviabile, quindi rispetta le normative per il reimpiego
Il processo di gassificazione richiede calore, fornito completamente o parzialmente dall’ossidazione parziale che si svolge all’interno dell’ambiente di reazione.
A differenza dei processi di combustione diretta, nei quali si ricerca l’utilizzo immediato dell’energia termica, nella gassificazione l’attenzione è focalizzata nella trasformazione del rifiuto in combustibile gassoso.
Le tipologie di reattori utilizzati sia per la pirolisi che per la gassificazione sono principalmente: a letto fisso, a letto mobile, a letto fluido, a tamburo rotante.
Lo smaltimento dei rifiuti tramite pirolisi o gassificazione risulta economicamente e ambientalmente interessante nel caso di rifiuti omogenei (es: rifiuti agricoli e forestali).
Per il trattamento di rifiuti urbani, e alcune tipologie di rifiuti industriali, sono state sviluppate tecnologie complesse che combinano due o più processi (combustione, pirolisi, gassificazione, vetrificazione).