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Nucleare o Risorse Alternative? : I nostri amici animali e l'ambiente che ci circonda - 2
 
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Nucleare o Risorse Alternative?

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Nucleare o Risorse Alternative?

Nucleare. E' uno spreco importare energia
7
41%
Investire nella ricerca di risorse alternative
9
52%
Ritorno ai bei tempi: Caverna e Legna
1
5%
 
Voti totali : 17

Messaggiodi Evaluna il 08 ott 2007 12:34

Boom del fotovoltaico, un bene per ambiente e portafogli.

Presentato a settembre ‘Solar Generation’ il rapporto 2007 sull’energia solare.


2 ottobre 2007. Un presente luminoso e un futuro ancor più ricco di prospettive. E’ questa in breve la fotografia del mercato del fotovoltaico scattata da “Solar Generation IV“, il rapporto di Greenpeace e EPIA (European Photovoltaic Industry Association) pubblicato in occasione della conferenza europea del fotovoltaico di Milano. Il rapporto punta i riflettori sulla produzione di energia elettrica ‘solare’ cresciuta (soprattutto in Europa e in Giappone) a ritmi da capogiro: dal 1998 ad oggi si è avuto un incremento della potenza installata pari al 35% con un mercato stimato, nel solo 2006, di 9 miliardi di euro. In pratica la crescita del fotovoltaico si pone oltre ogni più ottimistica previsione.

Tale incremento pare essere solo un assaggio di quello che potrebbe succedere in futuro, infatti le potenzialità di questa energia pulita non sono ancora del tutto state sfruttate, soprattutto nel Bel Paese: dal sole giunge alla superficie terrestre un flusso energetico pari a 15.000 volte l’odierno fabbisogno energetico mondiale e l’Italia gode, grazie alla sua posizione geografica, di condizioni assai favorevoli per l’uso di pannelli fotovoltaici, specialmente in Sicilia dove l’irraggiamento giornaliero medio arriva a 5,4 kWh/mq (contro i 3,6 della Pianura Padana). Non ricoprire di pannelli solari ogni tegola siciliana pare uno spreco se pensiamo che in Europa il maggior produttore di energia elettrica ‘solare’ è la Germania che pure non gode delle stesse favorevoli condizioni di esposizione. Secondo il più ottimistico dei tre scenari proposti da “Solar Generation IV” - sfruttando a fondo le potenzialità territoriali e di incentivazione economica - si potrebbe arrivare nel 2030 a soddisfare addirittura il 9,4% della domanda mondiale di energia elettrica da fotovoltaico, realizzando un mercato del valore di 318 miliardi di euro all’anno. A beneficiarne non sarebbe solo l’ambiente – con un risparmio di CO2 immessa in atmosfera pari a 6.671 milioni di tonnellate – ma anche il mercato del lavoro che vedrebbe la creazione di ben 6 milioni di nuovi occupati nel settore energetico e parallelamente uno sviluppo tecnologico adeguato.

Per tenere il passo la tecnologia del solare si è già evoluta velocemente: in pochi anni si sono ottenuti pannelli solari più efficienti del 30%, perciò oggi un collettore solare termico di 1 mq è in grado di portare ogni giorno tra i 40 e i 300 litri d’acqua a una temperatura di 45/60 °C. Certamente le prestazioni miglioreranno ancora visto l’impegno in ricerca e sviluppo di numerosi nuovi competitori attratti dall’incredibile ‘boom’ del fotovoltaico; tale interesse è giustificato anche dalla crescita dei prezzi delle fonti energetiche tradizionali che contribuirà sempre più a rendere competitiva l’installazione di impianti fotovoltaici oggi ancora costosi. Per ovviare all’ostacolo dei prezzi di installazione, molti attori - banche, stati, comuni - offrono incentivi o finanziamenti. Ne è un esempio “conto energia”: il programma europeo di incentivazione del fotovoltaico permette di vendere al gestore della rete elettrica, per un massimo di 20 anni, l’energia ottenuta da fonte solare a tariffe due o tre volte superiori a quelle di mercato.

Il risparmio è davvero interessante se si aggiunge che il valore dell’energia ceduta al gestore della rete elettrica può essere scontato dalla bolletta mensile. Ciò si traduce praticamente in un guadagno doppio, in questo modo non solo si abbattono i costi di installazione, ma addirittura si ottengono profitti. E’ stato stimato che un impianto fotovoltaico è in pratica capace di raddoppiare il capitale investito senza esporre ad alcun rischio finanziario, ma anzi aggiungendo valore ad un immobile i cui consumi energetici possono essere soddisfatti in autonomia e in armonia con l’ambiente.

Autore: Francesca Farina


Da : http://www.buonenotizie.it
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Messaggiodi archimede il 09 ott 2007 14:10

Ho letto proprio in questi giorni che alcuni comuni della nostra provinicia, esattamente Noto e Lentini, investiranno sulle risorse alternative.

Noto si trova al centro di un ambizioso progetto energetico, con impatto ambientale zero (queste le parole del sindaco di Noto). A Noto, infatti, vedrà la luce entro il 2009 la più grande centrale solare fotovoltaica d’Europa e la seconda nel mondo. Un protocollo d’intesa è stato siglato tra la Iess (Impianti energia solare Sicilia) e il Comune netino per la realizzazione di un impianto di ultima generazione, e verranno utilizzate le migliori tecnologie ecocompatibili a disposizione sul mercato.

Anche a Lentini potrebbe sorgere un impianto fotovoltaico in grado di produrre energia alternativa attraverso l’utilizzo di pannelli solari.
La centrale fotovoltaica, la cui richiesta è stata inoltratata da una società privata, produrrà energia elettrica durante il giorno alimentando la rete della società elettrica locale. Tra i vantaggi dell’impianto vi sono i costi contenuti di montaggio e l’assenza di opere murarie ma anche l’assenza di produzione di agenti inquinanti o rumori.
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Messaggiodi Evaluna il 10 ott 2007 11:08

Visto che qui il sole c'è quasi per tutto l'anno, credo che questa sia la soluzione migliore oltre che la più "furba". [.fischiettare.] :wink:
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Messaggiodi acid il 10 ott 2007 13:33

Per soddisfare il fabbisogno dell'uso domestico sicuramente.

Ma per il gran fabbisogno industriale non bastano dei pannelli solari sicuramente.

Ecco perchè si chiamano "alternative".... :roll:
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Messaggiodi archimede il 10 ott 2007 14:21

Per la centrale di Lentini non si conoscono le cifre, ma per quella di Noto si parla di un impianto di ultima generazione da 40 megawatt di potenza, per un investimento di 200 milioni.
Adesso non sò esattamente il fabbisogno quale sia, di quali grandezze di misure si parla, però i 40 megawatt (di cui 60 kilowatt donati al comune) "sbandierati" con orgoglio fanno presagire una considerevole produzione di energia.

Secondo Antonio di Pietro, la Sicilia può divenire leader trainante in questo settore creando una filiera industriale che porti energia pulita, posti di lavoro e sviluppo.
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Messaggiodi Evaluna il 17 ott 2007 10:48

Solare spaziale, l'ultima frontiera dell'energia alternativa

Una centrale elettrica a 35.000 chilometri dalla terra.Il Pentagono è già al lavoro.


17/10/2007
Un raggio di energia proveniente dallo spazio che potrebbe fornire in un anno una quantità di energia pari a tutte le riserve di petrolio della terra. Una manna per il global warming. Fantascienza? Ancora per poco. Quando idee del genere vengono al Pentagono e alla Nasa messi insieme, c'è da scommettere che ne verrà fuori qualcosa di concreto in tempi relativamente stretti.

L'idea è quella di un'enorme specchio solare orbitante a 35.000 chilometri di altezza che raccolga la luce del sole e la spedisca sulla terra sotto forma di energia. Due dati tecnici danno l'idea dell'impresa titanica: i pannelli solari dovrebbero aver una superficie compresa tra i 50 e i 100 km quadrati e la sola stazione trasmittente dovrebbe avere un diametro di 1,5 km (v. foto sotto). Sulla terra la stazione ricevente sarà una struttura lunga 14 km e larga 10. In mezzo, un flusso di microonde o un enorme raggio laser. In confronto il programma Apollo per lo sbarco sulla luna diventa un gioco di aeroplanini di carta.

Il solare perfetto

Un impianto di questo genere risolverebbe tutti i problemi di efficienza energetica tipici degli impianti solari (termici o fotovoltaici) terrestri. Innanzitutto avrebbe un'esposizione continua senza l'interruzione notturna. Inoltre non subirebbe cali di produzione in quanto privo del filtro dell'atmosfera terrestre (più o meno inquinata) e delle variazioni atmosferiche (nuvole e pioggia). Insomma, una rivoluzione nelle energie alternative.

Operativo nel 2015

In realtà tutto questo è ben più di un'idea. Si tratta di un progetto avviato da tempo, con tempi stabiliti - un primo lancio è previsto tra otto anni - e obiettivi precisi - arrivare nel 2050 a coprire in questo modo il 10% del fabbisogno energetico americano. Ma com'è intuibile, si tratta di un programma che di stratosferico ha anche costi e problemi tecnici. Quanto ai primi, basti pensare che mandare 1 kg a una distanza orbitale di 2.000 km costa dai 6.600 agli 11.000 dollari, e qui si parla di impianti giganteschi da far arrivare a 35.000 km (che è l'orbita geosincrona). Per quello che riguarda i problemi tecnici uno dei tanti è quello della sicurezza della trasmissione dell'energia sulla terra: che effetto può avere sull'ambiente circostante un fascio di microonde da 10 gigawatt di potenza proveniente dal cielo?

Un energia strategica

C'è da chiedersi che cosa spinga il Pentagono a sponsorizzare attivamente un progetto di questo genere. Escludendo un'estemporanea quanto improbabile anima ecologista dei militari Usa, le ragioni di tale impegno vanno ricercate negli equilibri geopolitici mondiali, come lo stesso Pentagono afferma senza reticenze. La scarsità delle riserve petrolifere e il crescente fabbisogno energetico a livello globale, soprattutto delle economie emergenti, sarà - per il Dipartimento della difesa americano - la principale causa dei conflitti del 21° secolo. Gli Usa hanno tutto l'interesse a puntare sull'autonomia energetica e a ridurre la loro dipendenza dai paesi produttori di greggio, spesso considerati ostili. Una scelta obbligata per garantire il tenore di vita dei cittadini americani (di gran lunga i primi consumatori di energia al mondo) ma soprattutto l'egemonia del paese sullo scacchiere internazionale. Insomma, i militari Usa fiutano la "guerra per l'energia" e vogliono assicurarsi il vantaggio strategico.

(Angelo De Marinis)
:wink:

Fonte : http://www.notizie.alice.it
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Messaggiodi archimede il 18 ott 2007 23:04

Sembra un progetto fantascientifico; chissà se verrà realizzato davvero. E se dovesse andare in porto mi chiedo quanto verrebbe a costare agli utenti finali tale energia, dati gli altissimi costi di realizzazione e mantenimento di questa centrale spaziale.
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Messaggiodi Mizar77 il 19 ott 2007 09:52

archimede ha scritto:Per la centrale di Lentini non si conoscono le cifre, ma per quella di Noto si parla di un impianto di ultima generazione da 40 megawatt di potenza, per un investimento di 200 milioni.
Adesso non sò esattamente il fabbisogno quale sia, di quali grandezze di misure si parla, però i 40 megawatt (di cui 60 kilowatt donati al comune) "sbandierati" con orgoglio fanno presagire una considerevole produzione di energia.

Secondo Antonio di Pietro, la Sicilia può divenire leader trainante in questo settore creando una filiera industriale che porti energia pulita, posti di lavoro e sviluppo.




Mi dispiace ma io questi entusiasmi per una energia che ha un rendimento del 10/12% non li vedo proprio.

Per fare 40 MW ci vuole un area quadrata di 2 Km di lato......


Avete idea di quanta energia ci vuole.....


I dati per cominciare: dei 50. 000 megawatt che rappresenta la potenza disponibile oggi in Italia, appena 26 megawatt sono prodotti dagli impianti fotovoltaici (in grado cioé di trasformare la luce solare in energia elettrica). In percentuale si tratta di un misero 0, 052%.

E ogni anno la potenza richiesta aumenta del 5%....

cioè si 2500 MW all'anno.... per ottenere la stessa energia ci vuole un terreno equivalente= quadrato da 156 Km di lato


Inoltre,

per poter produrre il silicio ci vuole un processo industriale inquinante e costoso energeticamente....


In particolare,
bisogna estrarre la Silice come minerale ( = costo), bisogna bruciare la silice a 1500 °C in forno elettrico con CARBONE (= emissione di CO2) bisogna raffinarlo con acide e sali complessi e inquinanti ( = gestione impianto chimico)...
bisogna fondere nuovamente il Silicio con temperatura controllata....

a questo punto se lo si vuole fissare sui pannelli bisogna usare metalli pericolosi e dannosi ( es Cadmio, Platino, ecc... quelli di cui ci lamentiamo per l'aumento dei tumori per intenderci)...

(Per fare un pannello ci vuole il Silicio di 100 PC )


Questo fa scendere il rendimento energetico!!!!!!!



L'Italia è sempre l'ultima in tutto... guarda caso nel solare siamo al 4° posto nel mondo.... Mi sa che stiamo sbagliando!!!

Non prendiamoci in giro, usiamo la testa e investiamo in risparmio e in una vera fonte di energia pulita!!!!!!!
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Messaggiodi Evaluna il 19 ott 2007 11:37

Caro Mizar, tu hai ragione, risparmiare energia grazie a piccoli e grandi accorgimenti che tutti possiamo adottare è per il momento, la strategia migliore da adottare però, ciò non toglie che presto dovremo comunque fare i conti con un gave deficit energetico e per sopperire ad esso, bisognerà trovare e sperimentare altre "vie". :roll:

Ultimamente, mi sono appassionata molto all'argomento e non essendo particolarmente ferrata in tema, ho cercato di documentarmi il più possibile attraverso ricerche in internet, pubblicazioni, riviste, trafiletti sui quotidiani, ecc...e ho potuto constatare che l'opinione degli studiosi sembra spaccata a metà tra nucleare e solare. Il nucleare sembra però un palliativo da usare "momentaneamente" in attesa che le tecnologie del solare, eolico, ecc...non siano talmente avanzate da essere in grado di sopperire autonomamente e completamente al fabbisogno energetico del nostro pianeta. :roll: :wink:
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Messaggiodi archimede il 22 ott 2007 13:39

Mizar77 ha scritto:Mi dispiace ma io questi entusiasmi per una energia che ha un rendimento del 10/12% non li vedo proprio.

Per fare 40 MW ci vuole un area quadrata di 2 Km di lato......

Avete idea di quanta energia ci vuole.....

Effettivamente non avevo idea di quanta energia ci vuole, infatti l'avevo specificato, mi ero basato soltanto su ciò che era scritto sull'articolo.
Tra l'altro l'entusiasmo sembra debba spegnersi comunque.
Nei giorni scorsi si appreso dalla stampa che un’altra centrale, sempre la più grande d’Europa, sorgerà ad Agrigento. Sarebbe stato firmato un protocollo d’intesa tra il sindaco di Agrigento e la Iess, futura realizzatrice della centrale "più grande d’Europa" in territorio di Noto. Identici inoltre l’investimento di circa 200 milioni di euro e l’impegno, a favore del comune di Agrigento, a realizzare, a proprie spese, un impianto fotovoltaico, presso strutture di proprietà comunali con una potenza complessiva pari a 60 Mw. Dunque qualcosa non torna :roll:
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Messaggiodi Mizar77 il 23 ott 2007 14:06

Tra l'altro se sono 60 MW devi moltiplicarli per 12 ore e non 24 ore in quanto di notte la centrale non produce ( e servono le luci per illuminarla!!!)....
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Re: Nucleare o Risorse Alternative?

Messaggiodi Evaluna il 22 mag 2008 19:46

Scajola : entro il 2013 ritorno del nucleare in Italia.

Evvaiii con la distruzione dell'ambiente. :shock: Tanto, mica le centrali le costruiscono dietro le ville di Politici & Canaglie .... :? Che brutto paese che sta diventando questo. 8)
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Re: Nucleare o Risorse Alternative?

Messaggiodi acid il 23 mag 2008 00:33

Con 60 centrali al confine francese, siamo tutti preoccupati? :roll: Costruirle dietro casa dei politici, in caso di incidente, non risolve granchè, visto l'ampio raggio d'azione che avrebbe. Suvvia.... :roll:

Da anni non accadono più incidenti...tutto si evolve, si migliora...

Guardate che gioiellino:
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Siamo i fessi europei ad avere i Verdi che ancora parlano e i rischi delle centrali dietro casa (confine francese...o credete che le nubi non arriverebbero anche in Italia?) però l'importante che non sia a casa nostra....la importiamo dunque pagando un conto salatissimo (la bolletta energetica pesa per 60 miliardi di euro)...

Ma piuttosto dell'inquinamento da combustibili fossili, è meglio l'energia nucleare, che almeno, è pulita! (le emissioni di una centrale nucleare sono su per giù "vapore acqueo").

“Solo gli impianti nucleari” ha ribadito il ministro “consentono di produrre energia su larga scala, in modo sicuro, a costi competitivi e nel rispetto dell’ambiente".

E su questa nuova strada e programma energetico-ambientale, sarà consentita pure la possibilità di estendere l’uso dei termovalorizzatori per la produzione di energia, ottimizzando dunque il ciclo dei rifiuti.
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Re: Nucleare o Risorse Alternative?

Messaggiodi antoniorandazzo il 23 mag 2008 03:33

Votai contro l'energia nucleare ma, oggi tutto considerato, voterei a favore.
L'ideale sarebbero le energie alternative, ma saremmo capaci di limitare i consumi e i nostri vizi?
Quando una menzogna ha già fatto il giro del mondo, la verità deve ancora calzare gli scarponi, ma prima o poi trionfa
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Re: Nucleare o Risorse Alternative?

Messaggiodi Fid il 23 mag 2008 09:26

Assolutamente contrario alla scelta del governo Berlusconi di costruire centrali nucleari!! vanno bene i rigassificatori, va bene l'eolico, va bene qualsiasi fonte alternativa ma il nucleare NO
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