Corse clandestine di cavalli, 112 denunce
La polizia ha bloccato la corsa e sequestrato i due animali. Il Codacons ha annunciato che si costituirà parte civile e denuncia la crescita del feniìomeno in tutta la Sicilia
Siracusa, 29 gennaio 2007 - La polizia di Siracusa ha denunciato 112 persone dopo la scoperta di una corsa di cavalli clandestina in corso di svolgimento in contrada Plemmirio, fruttando agli organizzatori oltre 10 mila euro. Sono accusati, a vario titolo, di danneggiamento, blocco della circolazione stradale, maltrattamento di animali, organizzazione e partecipazione a corse clandestine.
Sequestrate anche sette moto, oltre ai due animali utilizzati e sui quali, come disposto dalla magistratura saranno effettuati prelievi ematici per verificare l'eventuale uso di sostanze dopanti. Successivamente i due cavali saranno affidati, in custodia giudiziale, al corpo forestale.
Il Codacons ha annunciato che si costituirà parte civile, contro gli organizzatori di corse clandestine di cavalli: «Queste corse - afferma Francesco Tanasi - mettono in serio pericolo la vita non solo degli animali coinvolti, ma anche di ignari passanti, dagli automobilisti ai pedoni. Il fenomeno è in crescita in tutta la Sicilia, ecco perchè abbiamo deciso di intervenire, costituendoci parte civile, e di chiedere alle autorità maggiori controlli in merito, in tutte le province».
Tanasi ricorda che coloro che coinvolgono animali in manifestazioni illecite come le corse clandestine, sono punibili penalmente secondo l'articolo 544 quater del codice penale, con pene che vanno dai tre mesi a un anno di reclusione e multe dai 3 mila ai 15 mila euro, pene che possono essere aumentate di un terzo, poichè le corse clandestine sono considerate un'aggravante nel reato di maltrattamento di animali.