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L'episodio è avvenuto stamattina in un'aula della scuola "Mazzini"
Finestra precipita sul banco di una scuola.L’alunno aveva appena chiesto di uscire.
di Sergio Molino
Venerdì 09 Aprile 2010 -
Siracusa – C’è un protettore, forse un angelo, che intercede in favore degli studenti siracusani allontanandoli giusto in tempo per scansare i pericoli che improvvisamente si generano dentro gli edifici scolastici.
La nuova insidia determinata dal degrado dello stato di conservazione degli istituti è stata, infatti, superata ancora una volta per una circostanza fortunata, che fa apparire l’accaduto odierno quasi come un incidente lieve, ma che tale certamente non è. Dopo i fatti del “Corbino” e dell’”Alberghiero” un'altra probabile tragedia è stata sfiorata, stavolta in una classe di scuola primaria.
Intorno alle 10.30 di stamane, in un’aula del piano terra della “Mazzini” di via madre Teresa di Calcutta, presso cui è ospitata la classe 5^C dell’istituto comprensivo “Verga”, una finestra basculante, quella più alta, è venuta interamente giù da un’altezza di circa tre metri.
Il vasistas, vetro e telaio in ferro, si è frantumato cadendo sul pavimento dopo aver sfiorato una sedia, occupata fino a qualche istante prima da un alunno che provvidenzialmente si era alzato per recarsi in bagno.
L’infisso non ha probabilmente resistito alla forte pressione esercitata dal vento cedendo nella sua struttura e staccandosi interamente dai sostegni. Sono aule con tetti alti e finestroni che irradiano la luce esterna supportati, per la ventilazione, da tre vasistas posti in alto: il centrale fisso e gli altri due basculanti.
A rovinare per terra è stato proprio quello più alto e dunque quello a maggiore potenziale di pericolosità. Ha provato a minimizzare l’evento qualche docente invitando a non “fare terrorismo”, ma è proprio difficile far passare l’incidente odierno come un episodio di quelli che possono capitare. La documentazione fotografica è piuttosto eloquente com’è pure evidente che l’anno in corso si sta distinguendo come il più critico per il settore dell’edilizia scolastica, provinciale prima e comunale ora.
A Palazzo Vermexio erano probabilmente a conoscenza della necessità di manutenzionare gli infissi della “Mazzini”, si parla pure di un preventivo di circa 300.000 euro per la loro sistemazione, ma le casse comunali languono e gli interventi, seppur urgenti, subiscono continui rinvii. In un articolo, pubblicato ieri sulla scuola “Costanzo”, è stata descritta un’analoga esigenza in attesa di finanziamento per una somma di circa 400.000 euro.
“L’amministrazione comunale deve considerare la manutenzione ordinaria e straordinaria delle scuole con la massima priorità – sostengono i genitori del “Verga”. I marciapiedi di viale Scala Greca, ad esempio, possono attendere se esistono scuole insicure, dove i nostri figli rischiano addirittura di rimetterci la pelle. C’è mancato poco per finire sui giornali nazionali, abbiamo rischiato un nuovo caso Rivoli.”
“In quel banco poteva trovarsi uno qualunque dei nostri figli, – incalza un altro genitore – provate ad immaginare da soli cosa gli sarebbe potuto accadere considerata l’altezza e la violenza con cui quel vasistas è venuto giù.”
Incredulità e paura tra gli alunni per lo scampato pericolo. Alla fine hanno saputo esorcizzare lo spavento con uno sfogo sulla lavagna dove hanno scritto: “Siamo vivi”.
L’incidente odierno ripropone dunque un tema ricorrente nella cronaca cittadina. Più volte si è parlato di censire gli edifici scolastici valutandone l’aspetto della sicurezza. La provincia regionale ha condotto, in proposito, una specifica ricognizione delle scuole di competenza, mentre dagli uffici comunali non si hanno notizie. Alla fine dello scorso anno c’erano state specifiche interrogazioni in sede consiliare con le assicurazioni di risposta entro il mese, ma non se n’è più saputo nulla.
E’ stato difficile stilare anche un semplice elenco delle cose da fare, forse perché, in realtà, non è estremamente necessario. E’, infatti, interesse e competenza dei dirigenti scolastici segnalare le situazioni di degrado o di inefficienza dei propri istituti ai settori competenti e ciò accade spontaneamente senza che nessuno intervenga a sollecitarli. Segnalazioni, relazioni, telefonate e fax che si infrangono contro l'aridità delle casse pubbliche.
Lunedì probabilmente gli studenti troveranno la finestra sostituita e la classe “in sicurezza”, ma si potrà stare tranquilli nelle altre aule? Che l'angelo protettore non si distragga!
Un altro "incidente" dopo i crolli al Corbino e altri problemi vissuti dagli studenti siracusani e italiani in genere. E se invece di "revisionare" i libri di storia si revisionassero gli edifici scolastici,non sarebbe meglio?