Scene di ordinaria follia a Bosco Minniti
Ennesimo scempio a cui purtroppo siamo costretti ad assistere solo perchè abbiamo avuto la duplice sfortuna di abitare a Bosco Minniti e di avere un parroco in preda a qualche delirio di onnipotenza.
Ebbene si, la comunità di Bosco Minniti colpisce ancora.
Chiunque vive da tempo nella zona di cui parliamo, ricorderà sicuramente come un tempo la chiesa fosse un luogo di divertimento per i bambini, che giocavano nelle giostre, accompagnati dai loro genitori.
Adesso la chiesa è un ghetto.
Il terreno è pieno di immigrati presentati come «gente che ha bisogno d'affetto e di cibo», che però in realtà stanno facendo tantissimo male al quartiere.
Non ci sono più bambini che giocano in quella chiesa, nessun genitore li crede al sicuro, in quel posto, con quella gente. Inoltre ci sono cose che si dicono su di loro e che in molti, i falsi moralisti e perbenisti, hanno apostrofato come «volgari calunnie». Oggi ne abbiamo le prove.
Quello di oggi è solo l'ultimo di una serie inqualificabile di episodi che noi, da piccoli, abbiamo avuto la fortuna di non vivere.
I nostri figli però si trovano immersi in un contesto vergognosamente degradato.
Sono state fatte parecchie denunce, in passato, circa le attività che svolgevano gli extracomunitari all'interno del parco di Bosco Minniti.
In più hanno denunciato alle autorità delle cose che a nostro modesto avviso, sono veramente scandalose.
Gli extracomunitari stavano nel parco a tracannare alcolici tutto il giorno e a fumare spinelli sotto gli occhi di tutti, anche bambini.
Ma a cosa è servito protestare? A nulla!
E a niente è servito denunciare alla polizia l'episodio increscioso che ha visto gli stessi extracomunitari macellare due pecore nel cortile della chiesa, alla luce del giorno e sotto gli occhi di tutti.
La verità è che molte persone non ne possono proprio più, ma tacciono per paura di essere prese per omofobe.
Oggi si è toccato il fondo. In una piccola aiuola a circa 200 metri dal parco e dalla chiesa di Bosco Minniti, accanto la via Francica Nava, un gruppo di extracomunitari, completamente ubriachi, molestava la quiete pubblica con delle discussioni dai toni alti.
La denuncia è arrivata tempestivamente alle autorità e due pattuglie si sono precipitate a controllare.
Al loro arrivo, molti extracomunitari si sono allontanati, altri, così ubriachi e drogati da essere incapaci di mettersi in piedi, sono stati bloccati.
La polizia ha caricato uno di loro in macchina, mentre alcuni extracomunitari, tornati sul posto, sono riusciti a portarne via uno che non si reggeva in piedi.
Un altro extracomunitario completamente ubriaco giaceva sul fango, dentro l'aiuola, sotto la pioggia.
Le forza dell'ordine hanno provato a portarlo via ma non c'è stato verso.
L'hanno lasciato sul posto, portando via quello che era in macchina.
Una signora accompagna il cane a fare i bisogni in quell'aiuola.
Per pochi secondi non arriviamo ad avvertirla che c'è un uomo per terra, tutto ubriaco.
La poveretta se lo trova a due metri e la vediamo sobbalzare dallo spavento. Decide di allontanarsi mentre il cane vorrebbe andare ad annusare l'uomo.
Intanto piove leggermente. L'uomo resta lì, sul fango, mentre a 100 metri da lui altri 3 extracomunitari lasciano per terra il loro connazionale che hanno tolto alle grinfie delle forze dell'ordine.
La gente del posto non sa più che fare per porre la parola "fine" a questa triste vicenda.
Abbiamo sentito anche di persone che hanno cambiato casa.