Quando il caldo incalza, l’unico ristoro è l’acqua per rinfrescarsi e per bere. Il consumo di acqua in estate, soprattutto di quella minerale comprata al supermercato, cresce in maniera esponenziale, con grandi problemi per le famiglie sia economici che logistici (non è sempre facile trasportarsi cartoni di acqua).
Sarebbe bello poter tornare al sano uso rubinetto di casa e dell’acqua servita nella caraffa di vetro.
Forse le cose potrebbero cambiare e l’acqua del rubinetto potrebbe diventare buona, secondo il gusto cui siamo ormai abituati dall’uso continuato di acqua minerale.
Sì.
L’acqua di Siracusa potrebbe diventare buona come quella comprata al supermercato eliminando costi, pesi e vuoti in plastica da smaltire.
La speranza nasce da un progetto illustrato ieri mattina in conferenza stampa dal Sindaco Roberto Visentin per la realizzazione di un nuovo sistema acquedottistico della città. E siccome l’impegno economico è molto forte si parte con un campo prova: l’esecuzione di tre pozzi in località Carancino – nell’Alta Valle dell’Anapo - per la conferma delle proposizioni progettuali di qualità e quantità prevista.
La qualità, intesa principalmente come assenza di cloruri dovrebbe essere assicurata dalla falda idrica che scende a 250 mt slm, la quantità, secondo la proiezione geologica, dovrebbe attestarsi 34,5 lt/sec. per pozzo, assicurando, in un sistema a regime di 18 pozzi, tra i 500 e i 600 lt/sec.
La prima parte dell’impianto, il progetto esecutivo per la realizzazione di tre pozzi pilota, già finanziato per un importo di circa un milione di euro, è stato approvato con decreto del Prefetto, in qualità di Commissario Delegato, e le opere rientrano nel Piano di Risanamento Ambientale.
“Non abbiamo inventato nulla, ripercorriamo la strada dei nostri padri – ha detto il progettista Gaetano Bordone – già 2500 ani fa per fornire acqua a Siracusa è stato costruito, nell’Alta valle dell’Anapo, l’acquedotto Galermi e questo acquedotto è ancora visibile sopra il Teatro Greco, a confine con la strada Panoramica”.
I lavori partiranno presto, dureranno un anno con prove di emungimento e prove di analisi delle acque nei vari periodi dell’anno. A seguito di tali indagini si potrà valutare la concreta potenzialità dell’area per la fornitura di acqua potabile alla città di Siracusa di buona qualità.
Da : http://www.siracusanews.it
Sarebbe veramente bello perchè, oltre ad abbattere notevolmente il costo dell'acqua minerale, voce che grava sempre più sul budget familiare non solo dei siracusani ma degli italiani ( e non solo ) in genere, diminuirebbe e non di poco la quantità di rifiuti date dal vuoto delle bottiglie di plastica e quindi... ci sarebbe un notevole miglioramento dal punto di vista ambientale.
Però...
Quanti soldi ci vorranno per l'intera operazione e soprattutto, chi li erogherà questi fondi e quando ? In previsione degli imminenti e costanti rincari del costo dell'acqua, quanto verrà a pagare ogni cittadino per il servizio rinnovato ? E... che tipo di impatto avranno sull'ambiente e sul paesaggio le trivellazioni ? Chi garantirà per la veridicità delle analisi ?!?
Tante le curiosità e gli interrogativi. Troppi ?!
Mi sa che qui urge l'intervento dei sigg. Carman, Fid e Steo, oltre, ovvio, di tutti coloro che vorranno partecipare alla discussione.