Siracusa è la provincia meno tecnologica della Sicilia.
Dal 1980 al 2008 alla camera di commercio aretusea sono state presentate appena 119 domande di brevetto, di cui solo 31 hanno ottenuto il via libera (cioè il 26% del totale delle richieste).
Numeri sconfortanti rispetto alla performance di Catania che invece è la prima in classifica per numero di invenzioni presentate (780) e di quelle concesse (224).
A scattare la fotografia del grado di innovazione tecnologica dell’Isola è il Censis che, in un report sulle dinamiche brevettuali, passa al setaccio tutte le province siciliane.
Il verdetto non lascia molti dubbi: in Sicilia la strada verso “Ricerca & Sviluppo” è ancora in salita.
Per colmare il gap con il resto d’Italia è nato Resint, il progetto sulla Rete siciliana per l’innovazione tecnologica che ha appena iniziato un roadshow in tutte le città dell’Isola per promuovere il dialogo tra ricerca e imprese.
Domani, alle 10, Resint farà tappa a Siracusa, presso il Grand hotel Villa Politi, per parlare delle strategie da avviare e degli strumenti più efficaci per rafforzare il tessuto innovativo e produttivo locale.
regionale.
L’approccio sarà di tipo bottom up: partire dalle esigenze concrete delle imprese che operano in Sicilia e valorizzare i network già esistenti”.
L’iniziativa, infatti, si muove su due traiettorie: da un lato, favorire la diffusione tra le imprese siciliane di metodologie, strumenti e servizi per l’innovazione industriale già presenti sul territorio e, dall’altro, far emergere in maniera più esplicita e chiara la domanda di tecnologie da parte delle aziende.
Il dibattito, quindi, si incentrerà sui fabbisogni delle imprese e gli scenari di sviluppo nel settore della ricerca.
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