Porto grande-Avvio lavori

[Fid]

interessante,molto interessante.speriamo che riescano a far emergere qualcosa.
il fondale dovrebbe essere pieno di rostri e manufatti dal periodo greco in poi

[acid]

Ed intanto, appare all'orizzonete, una probabile data in merito a quei moduli di cemento che verranno asportati da là e immersi in acqua, tramite gru, per allungare le banchine:

Siracusa - Collocare i cassoni in mare entro la fine dell'estate o mal che vada in autunno.

E' la promessa strappata al sindaco Visentin in seguito al malumore dei siracusani che hanno subito lo scippo della preziosa Marina, unica passeggiata a mare per grandi e piccini. E il sindaco non può far a meno che condividere questo malcontento con la città ma esorta i concittadini a portare pazienza.

"Presto tutto ritornerà alla normalità - assicura il primo cittadino - anche perche il nostro porto è stato definito di grande interesse storico culturale, pertanto non merita questo stato di disdoro".

Come si ricorderà, la situazione alla Marina precipitò con la messa in posa di questi enormi cassoni di cemento sulla passeggiata due anni fa. Cassoni che presto, come assicura il sindaco, verranno buttati in mare per consentire l'allargamento della banchina del porto turistico. Stringere i denti ancora per qualche settimana e poi la promenade più bella di Siracusa ritornerà al suo antico splendore, ai suoi tramonti incantevoli, all'approdo delle barche a vela, al gioco dei bambini, ai commercianti di souvernirs e le gelaterie che nel frattempo sono state costrette a chiudere bottega per mancanza di visitatori.

http://www.giornaledisiracusa.it

[acid]

I lavori rischiavano di impantanarsi perché dopo l’aggiudicazione dell’appalto il nostro porto è stato dichiarato sito di interesse nazionale...e quindi precise
procedure tecniche da rispettare, autorizzazioni, etc

Bisogna trattare i materiali prelevati dai fondali e poi occorre che la posa dei cassoni sia preceduta dalla messa in mare di barriere provvisorie.
Tutto questo richiederà alcune settimane ma possiamo sperare che in autunno, sicuramente entro l’anno, l’impresa inizierà a collocare i cassoni in mare...

[Carman]

non capisco a cosa serva mettere le barriere in acqua prima di calare i cassoni...

[acid]

Penso che prima andranno a circoscrivere con tali barriere, o parancole, l'area dove andranno a posizionasi i blocchi, dal resto delle acque, per poter meglio effettuare i lavori necessari nel fondale, pulizia, etc

[acid]

L’impresa ha assicurato che entro il mese di settembre dovrebbero riprendere i lavori, con l’avvio della fase riguardante la realizzazione delle vasche per il deposito del materiale; entro novembre dovrebbe cominciare la fase della posa delle “panne galleggianti”; entro l’anno, infine, dovrebbe avviarsi la fase di scavo e predisposizione dei fondali per il “varo dei cassoni” che, per la parte del foto Italico, richiederà un paio di mesi.
Entro febbraio, quindi, il foro Italico dovrebbe essere liberato dai manufatti in calcestruzzo che al momento impediscono, dal basso, la visione sul Porto grande.

[mistar]

Uno sguardo curioso sulla tua città
08:30 Scritto da : VirgilioSiracusa in Trasporti
15/01/2010
Presto la "liberazione" della Marina

Era ormai da parecchi mesi che avevamo fatto un bel "nodo al fazzoletto" per vedere se sarebbero stati rispettati i tempi promessi per la rimozione delle infrastrutture in cemento armato che da più di un anno occupano la passeggiata della Marina di Siracusa. Ebbene, nella settimana appena trascorsa, sono finalmente giunte buone nuove ed i tanti amanti di uno dei più bei panorami della città potranno presto sciogliere i nodi dai loro fazzoletti perchè a breve dovrebbero riprendere i lavori nel cantiere che porterà alla realizzazione del porto turistico.
Purtroppo i tempi si sono dilatati ben oltre quelli inizialmente previsti -ne abbiamo parlato più volte in questo blog- soprattutto per lungaggini burocratiche che magari era possibile evitare con una pianificazione più attenta.
L'estate del 2009 ha visto così la città privata della passeggiata lungomare con dispiacere di Siracusani e non ma, soprattutto, con un grave danno economico per i piccoli commercianti della zona.
Stando alle dichiarazione fatte in settimana dal direttore dei lavori, le carte ci sono finalmente tutte e da ora potranno cominciare i lavori di dragaggio che porteranno in una prima fase ad aumentare la profondità del fondale e poi a calare in acqua i tanto contestati cassoni in cemento armato che verranno in ultima fase riempiti col materiale dragato e poi coperti allargando di fatto la superficie del molo.
Da qui in avanti la situazione dovrebbe essere tutta in discesa e la città dovrebbe vedere man mano l'abbellirsi ed il rifiorire della Marina e delle zone limitrofe come il molo San Antonio. Insomma, in questi giorni di temperature polari proviamo un po' tutti ad immaginarci l'afa della prossima estate e il rinnovato affollarsi di Yacht e barche a vela dei tanti entusiasti visitatori di Siracusa.

[acid]

Porto turistico, sequestrati i cassoni alla Marina
Si sospetta l'utilizzo di cemento depotenziato
Tecnicamente si chiamerebbe calcestruzzo impoverito. Lo ha spiegato ai giornalisti il sindaco di Siracusa, Roberto Visentin che, prima di decidersi a mandare avanti la “baracca” siracusana, di mestiere faceva l’ingegnere. Ma la disquisizione semantico - edilizia cambia poco la direzione della tempesta giudiziaria che oggi pomeriggio, alle 16 in punto, ha investito i cantieri per la realizzazione del porto turistico di Siracusa. Alle 4 de la tarda, infatti, la procura della Repubblica di Siracusa ha sequestrato gli oltre 90 blocchi di cemento armato che sarebbero dovuti finire nei fondali del porto Grande, proprio nei prossimi giorni, per cominciare la costruzione dell’approdo. Il provvedimento, eseguito dalla Digos, è scattato dopo alcuni prelievi sui manufatti per verificarne la solidità e l’eventuale utilizzo di quello che viene, a torto o a ragione, definito comunemente cemento depotenziato.

“L’amministrazione comunale è ovviamente parte lesa in tutta questa vicenda – ha tenuto subito a precisare Roberto Visentin – e l’indagine della procura della Repubblica ci permette di stare più tranquilli rispetto ai controlli che dovranno essere eseguiti affinché l’opera venga realizzata nel modo più sicuro possibile”.

Il sequestro non riguarda tutto il cantiere che si sviluppa tra il Foro Italico, Molo Zanagora e Molo Sant’Antonio: l’impresa potrà continuare a lavorare per la realizzazione dell’opera che, senza ulteriori intoppi, dovrebbe costare complessivamente qualcosa più di 20 milioni di euro. Nonostante ciò, appare improbabile che i cassoni potranno essere posati in mare prima dell’estate, così come era stato preventivato prima che arrivassero i sigilli posti dagli uomini della Digos.
http://www.giornaledisiracusa.it/rss/69 ... ziato.html

[Evaluna]

Nei prossimi giorni se non già entro fine settimana, i risultati delle analisi fatte sul cemento dei cassoni.Tg66

[Bodyguard]

Sul destino dei cassoni e del futuro della "Marina Archimede" interviene Visentin :
- se, come ci auguriamo, i cassoni risulteranno realizzati a norma, saranno avviati subito i lavori di scavi in acqua, in modo da potere calare i cassoni, anche nel caso in cui, pur non rispondendo al 100% a quanto stabilito nell’appalto, garantiscano totale sicurezza e affidabilità entro giugno 2010.
In questo caso procederemmo ad una decurtazione dei costi da pagare all’impresa che s’è aggiudicato l’appalto.
In caso contrario, si porrebbe il problema della loro non facile rimozione dalla Marina stessa.-

Nel frattempo l'On. Granata aggiunge e propone :
- nell'eventualità di una loro non possibile rimozione, spostare i cassoni presenti in loco dal luglio 2008, dietro alla fila degli alberi del Foro Italico o delocalizzarli presso la zona industriale (soluzione, quest'ultima, che costerebbe però a città e cittadini circa 500mila euro).
In questo modo libereremmo la visuale del mare e la passeggiata della Marina, oltre agli approdi per le imbarcazioni turistiche dei privati.Finita l'estate e l'iter ispettivo-burocratico,dopo i dragaggi si proseguirà con i lavori di immissione in mare dei blocchi. -


La Sicilia

[Evaluna]

Cassoni della Marina di Siracusa, Drago di Assonautica: "Rimozione non più rinviabile, costo sociale per città e turismo".

Attualità 8 Aprile 2010

“Nella vicenda della rimozione, ormai non più rinviabile, dei cassoni della Marina c’è un costo che sin qui non è stato tenuto in alcun conto e che invece pesa in maniera considerevole qualsiasi tipo di bilancio si intenda tracciare: è il costo sociale che sta pagando Siracusa e la sua economia turistica ”.

Questa la dichiarazione del presidente della sezione provinciale di Assonautica, Guglielmo Drago, a conclusione dell’incontro che ieri mattina il Direttivo ha avuto con il presidente nazionale di Assonautica Gianfranco Pontel, giunto a Siracusa nell’ambito di una serie di incontri con le più significative realtà siciliane della propria rete.

“Pur nel pieno e dovuto rispetto che si deve all’azione dell’autorità giudiziaria, non vi sono dubbi che la rimozione dei cassoni che da troppo tempo stanno bloccando qualsiasi attività, non solo economica, e lo smantellamento di quel vero e proprio muro di cemento armato che impedisce anche solo di godere di uno degli angoli più suggestivi rappresentano uno degli obiettivi da conseguire senza frapporre ulteriori indugi – ha detto Drago - I lavori, pur necessari, per la riqualificazione del porto grande, non possono tenere a tempo indeterminato in scacco un’intera economia legata alla nautica che da due anni a questa parte a Siracusa sta soffrendo mettendo a durissima prova l’intera filiera. Lo avevamo già detto la scorsa estate, quando salutammo con entusiasmo il via libera al piano di dragaggio de fondali del porto grande, che il pur discutibile allestimento in loco del cantiere per la costruzione dei cassoni da immergere poi in acqua rappresentasse una sorta di “male necessario”, ma non vorremmo che, per restare nel campo della metafora sanitaria, mentre i medici studiano quale rimedio approntare il nostro malato muoia… ".

"Il rischio, se non si individua in fretta la soluzione più congeniale, che l’economia legata alla nautica venga i fatto cancellata è elevatissimo oltre ad essere un costo che la nostra economia turistica – ha concluso il presidente di Assonautica Siracusa – non può certo permettersi il lusso di pagare”.

http://www.siracusanews.it/node/14412

[acid]

I Cassoni della Marina Sono "Da Buttare". 88 "Fuorilegge" su 93


Leggi l'Articolo Originale: http://www.siracusanews.it/node/14785

L’ora della verità è finalmente arrivata. La querelle più calda degli ultimi mesi, quella sui Cassoni della Marina di Siracusa, ha trovato risposta ufficiale dalla Procura della Repubblica di Siracusa, che il 1 febbraio 2010 è entrata a sorpresa nella dibattutissima vicenda sequestrando i Cassoni di proprietà del Comune di Siracusa, per vederci chiaro prima che sprofondassero nelle acque siracusane. E allora, si è ribadito oggi in Procura, sarebbe stato troppo tardi.

I risultati dell’indagine condotta dalla Procura aretusea sono stati resi noti questa mattina nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il Procuratore Capo della Repubblica di Siracusa, dott. Ugo Rossi, il sostituto Procuratore dott. Antonio Nicastro e il Dirigente della Digos, dott. Vincenzo Frontera.

Dei 93 cassoni installati lungo la banchina del Foro, solo 5 sono risultati quasi a norma, ma comunque dissequestrati. Gli altri 88 restano sotto indagine, perché non conformi alla Legge, che impone una forza di 450 kg. per ciascun blocco, mentre le perizie hanno rivelato che nel caso dei cassoni delle banchine del Porto Grande i valori sono risultati inferiori a 350 kg. Solo i 5 blocchi sopracitati risultavano pari a 400 kg., e sono stati pertanto ritenuti validi perché rientranti nel margine di tolleranza del 15%, previsto per Legge.

La Procura si è avvalsa di tre tecnici per le perizie effettuate, condotte unitamente a tecnici del Comune, della Ditta appaltatrice dei lavori e ad esperti dell’Istituto di Ingegneria dell’Università di Catania, che hanno rilevato la presenza di calcestruzzo sporco, con impurità di vario tipo (frammenti di legno, plastica, etc.), ma soprattutto hanno appurato che i cassoni incriminati non superano la “prova di impermeabilità”.

I blocchi sono risultati permeabili all’acqua, con l’evidente conseguenza di una corrosione degli elementi ferrosi al loro interno, che nel giro di cinque, dieci anni al massimo – queste le stime dei tecnici – sarebbero andati incontro all’autodistruzione, provocando nelle acque aretusee un gravissimo danno ecologico. Ma il crollo si sarebbe potuto verificare anche sotto il peso di un peso in banchina troppo gravoso per delle strutture non rientranti nei regolari canoni costruttivi, che non venivano rispettati. Peraltro nell’originario progetto del Comune di Siracusa, in cui si chiedeva alla Ditta appaltatrice di realizzare blocchi di 300 Kg., mentre la normativa europea impone il valore di 450 kg., particolare messo in risalto dalla Società dopo aver assunto l’incarico della realizzazione dell’opera.

In soli 83 giorni – dal 1 febbraio ad oggi – la Procura ha dunque fatto luce sulla vicenda, che resta comunque sotto la lente degli investigatori, ragione per cui il Comune potrà decidere di spostare gli 88 cassoni fuori Legge, ma non di distruggerli perchè sotto sequestro. Si attendono a questo punto riscontri all’azione giudiziaria da parte dell’amministrazione comunale e della Ditta appaltatrice dei lavori, responsabile delle irregolarità scoperte dalla Procura; irregolarità che, una volta finite “sott’acqua”, si sarebbero "insabbiate" senza che nessuno avrebbe più potuto riportarle a galla.

[Bodyguard]

Alla Ditta appaltatrice ora,come minimo,dovrebbero essere inputate tra le altre ovvie cose anche il costo della dislocazione e del "danno strutturale e d'immagine" subito dalla nostra città negli anni in cui la "MARINA" non è stata di libera fruizione da parte dei cittadini e dei tanti turisti.

[Evaluna]

La "risposta" del Sindaco...


AGGIORNAMENTO DAL COMUNE DI SIRACUSA:

"L’esito delle perizie tecniche sui cassoni realizzati per la riqualificazione del Porto grande, non lascia spazio ad equivoci e richiede una riflessione attenta da parte mia e dell’Amministrazione comunale". Questa la replica a caldo del sindaco di Siracusa, Roberto Visentin, in merito alle indagini della Procura aretusea sui Cassoni della Marina, i cui risultati sono emersi nel corso della conferenza stampa di questa mattina.

"La conferma del sequestro per 88 dei 93 cassoni per tutta la durata del processo impone la rimozione e la collocazione in un altro sito, così da riconsegnare alla città la splendida passeggiata della Marina e il water front - afferma ancora il sindaco - La situazione è complessa e va ora considerata in tutti i suoi aspetti. Per questo incontrerò subito i responsabili dell’ufficio legale e dell’ufficio tecnico per le opportune decisioni. Una cosa comunque è certa: i cassoni dovranno essere rimossi dalla Marina in tempi brevi”.

http://www.siracusanews.it/node/14785

[ortigiano]

Mi riferisco al comunicato del sindaco del 24.04.u.s. ed anche, come appreso dalla stampa locale, al palleggio di responsabilità tra lui ( il sindaco ) ed il commissario all'epoca dell'assegnazione del corpo lavori da eseguire.
Non voglio e non intendo fare il disfattista oppure il bastian contrario arbitro delle beghe politiche locali perchè poi alla fine della giostra, chi ne sta soffrendo, e già da tempo, di questo gioco a nascondino siamo i siracusani ,il turismo nel suo complesso e le attività collaterali ad esso connesse,i commercianti,gli artigiani,insomma tutti i comparti di tessuto interessato a vario titolo evidente e non.

Domande da Pierino :
ma chi controllava le attività in corso d'opera ????

e, chi controllava i controllori ?????

e, chi si farà carico di costi,spese e ritardi compresi i danni evidenti e non, all'immagine della città ????