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L'ANGOLO DEL MISTERO...

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L'ANGOLO DEL MISTERO...

Messaggiodi Evaluna il 05 lug 2007 11:26

Ho pensato che sarebbe stato utile e interessante creare un topic che parli di fatti, oggetti e storie avvolte in qualche modo, dalle spire del mistero. :roll:

Per discutere, capire, sorridere, appassionarsi o semplicemente per curiosità. :wink:

Primo argomento : TESCHI DI CRISTALLO O TESCHI DEL DESTINO.


CHI CREDE...

DONO DI COMPLEANNO .“Mio padre stava facendo degli scavi in America Centrale, nell'Honduras Britannico (l'attuale Belize). Scoprimmo le rovine di una città Maya, che, secondo lui avevano qualcosa a che vedere con Atlantide, per cui continuammo a scavare per sette anni. Poi, un giorno, tra le pietre, vidi qualcosa che scintillava. Era il mio diciassettesimo compleanno, e la cosa mi riempì di gioia”. A parlare è una serafica vecchia signora che sembra uscita pari pari dai romanzi di Agatha Christie. Si chiama Anna Mitchell Hedges, ed è la figlia adottiva di F.A.“Mike” Mitchell-Hedges, un personaggio molto popolare durante gli anni '20. Avventuriero inglese ambizioso e intelligente, Mike Mitchell-Hedges si spostò per anni tra le due Americhe, esercitando i più disparati mestieri (dal cow-boy al giocatore professionista, al rivoluzionario sotto Pancho Villa, all'archeologo) e frequentando indifferentemente il mondo dei miliardari e quello dei soldati di ventura. La cosa “che scintillava”, lo straordinario regalo di compleanno che riempì di gioia la giovane signorina Mitchell-Hedges è uno degli oggetti più misteriosi mai rinvenuti durante uno scavo archeologico: il Teschio del Destino, un cranio a grandezza naturale scolpito in un unico, immenso blocco di purissimo cristallo di rocca, lavorato con incredibile perizia e precisione.

FRASE TAGLIATA. Così l'anziana signora Mitchell-Hedges ha descritto il ritrovamento del teschio in un'intervista per la trasmissione televisiva inglese Il Misterioso Mondo di Arthur C. Clarke. Un racconto sbrigativo, quasi fiabesco. E' dal lontano 1927, infatti, quando il teschio venne alla luce a Lubantuun, che Mike e Anna Mitchell-Hedges rifiutano di fornire qualsiasi altro particolare sul rinvenimento. In una sua voluminosa biografia, Danger My Ally ("Tesori nascosti e Mostri marini") l'enigmatico avventuriero dedicò al prezioso manufatto solo poche righe. “Portammo con noi (in un viaggio in Africa) anche il “Teschio del Destino” di cui molto si è parlato. Ho buone ragioni per non rivelare come ne sono venuto in possesso”. Seguiva una breve descrizione che insieme a questa frase venne “tagliata” nelle successive edizioni del libro. Perchè? Alcuni hanno pensato a una complessa storia di contrabbando, a un teschio sistemato a bella posta tra le rovine, in modo di essere “ritrovato” al momento opportuno. Perchè tanto interesse sui particolari del ritrovamento del “Teschio del Destino”? Perchè nessun ricercatore è in grado di affermare con sicurezza quando e da quale civiltà esso sia stato fabbricato. Secondo le poche notizie riportate dal già citato diario di Mitchell - Hedges padre, il teschio aveva 3600 anni, e veniva utilizzato dai Grandi Sacerdoti Maya per celebrare particolari riti magici. Ma l'origine “ufficiale” del popolo Maya è stimata intorno al 290 d.C., (anche se alcuni archeologi ritengono che sia molto precedente) e questa affermazione è dunque ritenuta improbabile.

TESCHI GEMELLI. Gli esperti del British Museum fanno risalire il teschio alla civiltà Azteca, datandone l'origine (con moltissimi dubbi) intorno al 1300/1400 dopo Cristo. Ma cosa ci faceva un manufatto Azteco in una città Maya dislocata molte centinaia di chilometri più a sud? Non si sa neppure con quali strumenti il teschio fu costruito: è stata rilevata soltanto la probabile traccia di un acuminato scalpello. In tal caso, per costruirlo, sarebbero stati necessari almeno centocinquant’anni di lavoro ininterrotto. Ma, a complicare questo già complicato mistero, esposto al Museum of Mankind di Barrington Gardens, a Londra, si trova un teschio “gemello”, identico a quello di cui abbiamo parlato fino ad ora salvo che per un particolare. Il teschio dei Mitchell-Hedges, infatti, ha la mascella articolata, come in un cranio vero; quello esposto al museo ha la mascella fissa. I ricercatori sono concordi nell'affermare che i due oggetti sono stati fabbricati dalle stesse "mani”: il cranio di Londra potrebbe dunque fornire qui lumi sulla loro comune origine che la caparbia signora Mitchell-Hedges si ostina a negare. "Potrebbe"; solo che anche di questo secondo, prezioso oggetto si conosce poco o nulla. Il Museum of Mankind lo acquistò da Tiffany's, il celebre gioielliere di New York, nel 1898, per la somma di centoventi sterline. I dirigenti di Tiffany's non furono in grado (o non vollero) dare spiegazioni sulla sua provenienza. Corse voce che facesse parte del bottino ammassato in Messico da uno sconosciuto mercenario in un epoca imprecisa. Neppure un terzo teschio di cristallo esposto al Musèe de L'Homme di Parigi, identico nello stile agli altri due ma di dimensioni ridotte, può fornire informazioni particolarmente interessanti. Gli esperti del Museo affermano che faceva parte di uno “scettro magico” Azteco del XIII o XIV secolo d.C., e che veniva usato per tenere lontano i serpenti e per prevedere il futuro.

IMMAGINI PAUROSE. Si dice che gli inservienti del Museum of Mankind abbiano chiesto all'amministrazione di coprire con un panno nero il “loro” Teschio “of Doom” per non vederselo d'intorno mentre fanno le pulizie. Doom è una parola inglese che viene comunemente tradotta con “destino”, in mancanza di termini più appropriati. In realtà significa davvero “destino”, ma in un 'accezione malvagia, negativa, sinistra. E' chiaro che una testa di morto, per di più scintillante al minimo raggio di luce, non ha certo un aspetto “allegro” e può incutere un superstizioso terrore a chi vi lavora accanto, magari da solo e di notte. Ma, a rincarare la dose, circolano racconti tenebrosi. C'è chi afferma di aver visto paurose immagini materializzarsi all'interno dei teschi; chi assicura di averli sentiti gridare; chi ha perso la ragione “dopo aver fissato le loro orbite ipnotiche e vuote”. Mitchell-Hedges asserì che, quando il teschio venne ritrovato, i lavoranti indigeni si inchinarono ad adorarlo, spiegando che esso era un loro dio, e poteva indifferentemente guarire da ogni male e causare una morte spaventosa. Verità o leggenda? Suggestioni originate dal macabro aspetto delle sculture e dal mistero che circonda le loro origini? Oppure i teschi fanno davvero parte dell'inquietante categoria degli “oggetti maledetti” di cui pullulano le cronache di storia “minore” del mondo?


Immagine Teschio di Hedges

Il cristallo di rocca, purtroppo, non può essere datato con i sistemi convenzionali; tuttavia i laboratori Hewlett-Packard, che studiarono il misterioso cranio, hanno stimato che il suo completamento avrebbe richiesto un minimo di trecento anni di lavoro a una serie di artigiani dotati, inoltre, di enorme talento. In termini di durezza questo tipo di cristallo è solo leggermente inferiore al diamante.

Perché questo pezzo di pietra, tra l’altro non originario del posto, era considerato di un tale valore che il popolo che lo lavorò - quale che fosse - impiegò più di tre secoli per levigarlo pazientemente?

Il mistero del teschio di cristallo si infittì ancor di più quando fu ritrovata la parte inferiore e quando, unendo i due pezzi, si vide che la mandibola si articolava col resto del teschio, creando l’effetto di un cranio umano che apre e chiude la bocca.

è possibile che il teschio fosse manovrato in tal modo dai sacerdoti del tempio e che fosse usato come oracolo e strumento di divinazione. Si racconta che il lobo frontale del teschio a volte si appanni, acquistando una tinta lattiginosa; altre volte esso emette un’aura spettrale simile all’alone della luna: queste manifestazioni potrebbero essere il frutto di una fantasia sovreccitata, oppure stimolata dal potere intrinseco del cranio stesso.

Di fatto coloro che hanno avuto contatti prolungati nel tempo col teschio riferiscono di esperienze sensoriali inquietanti che comprendono suoni ed odori eterei, fino ad arrivare all’apparizione di spettri ...

L’impatto visivo del teschio è, sicuramente, ipnotico anche per uno scettico.

Quali che siano le sue proprietà, a ogni modo, non sembra proprio che chi lo possieda venga colpito da maledizioni, anzi: Mitchell-Hodges, che non si staccò dal teschio per più di trenta anni, è scampato a tre accoltellamenti e ad otto ferite d’arma da fuoco!

Prima di morire, il 12 giugno 1949, lasciò scritto nel suo testamento che il teschio doveva essere assolutamente consegnato alla figlia adottiva, che lo aveva trovato.


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E’ ricavato da un solo cristallo di quarzo, unico per lucentezza e trasparenza. La sua superficie č perfettamente levigata e risalirebbe più o meno a 3600 anni fa. E’ stato oggetto di numerose indagini scientifiche, fisiche,antropologiche e sociologiche che hanno portato a risultati sorprendenti.

Le sue dimensioni sono perfettamente naturali: altezza 13 cm, larghezza 13 cm, profonditą 18 cm, peso 5 kg.

C’è un alone di mistero e da una leggenda che risalirebbe ai Maya. La leggenda racconta che al Mondo esistono 13 teschi di cristalli a grandezza naturale e quando tutti saranno riscoperti e riuniti, trasmetteranno agli uomini tutta la loro conoscenza avvertendoci perņ che accadrą soltanto quando gli uomini saranno sufficientemente evoluti ed integri moralmente.



E CHI NO !

I famosi teschi di cristallo sono da sempre ritenuti oggetti misteriosi. In particolare essi vengono da molti considerati OOPARTs, ovvero Out Of Place ARTifacts, che potremmo tradurre come "Manufatti fuori luogo", ovvero oggetti che per la loro tecnologia avanzata non possono avere l'età che solitamente viene loro attribuita. Secondo alcuni, infatti, i teschi sarebbero di origine precolombiana ma la loro perfetta fattura difficilmente si concilia con le tecnologie dell'epoca. Per questo motivo i soliti fantaarcheologi hanno ipotizzato che essi siano stati realizzati da qualche antica civiltà superiore o addirittura extraterrestre.


Esistono complessivamente 12 teschi di cristallo appartenenti a privati o a musei. Uno di questi è custodito dal 1897 presso il British Musem di Londra.

Numerosissime sono le leggende che sono nate intorno ai singolari reperti. Ad esempio, secondo una leggenda attribuita alla civiltà Maya, ma di dubbia origine, tutti i teschi esistenti sarebbero destinati a riunirsi per dare inizio a una nuova era in una data che corrisponderebbe alla fine del cosiddetto "Conto Lungo" del calendario Maya (attualmente fissata per il 21 dicembre 2012).

Molto più scarse sono invece le notizie attendibili circa la loro origine. Gli studi scientifici eseguiti su questi reperti sono infatti pochi e spesso hanno fornito risultati controvversi.

Un recente studio ha però portato nuove informazioni sul teschio custodito al British Musem.

Il professor Ian Freestone, dell'università del Galles di Cardiff, avrebbe infatti le prove che il teschio di cristallo custodito al British Museum non è un artefatto atzeco come si era finora creduto, ma sarebbe stato invece fabbricato in Europa nel XIX secolo.

Una serie di test hanno infatti rivelato che il teschio del British Museum è stato tagliato e lavorato con un tipo di mola che veniva comunemente usata dai gioiellieri europei del XIX secolo, ma che di certo non era in uso nell'America di epoca precolombiana.

I ricercatori hanno realizzato alcuni calchi in resina del teschio e hanno rilevato che la sua superficie presenta minutissimi graffi circolari intorno ai bulbi oculari, ai denti e al cranio che indicano che la scultura era stata tagliata e lavorata con una mola rotante. Tale tecnologia non era sicuramente disponibile in epoca precolombiana. Inoltre il teschio è stato ricavato da un solo pezzo di cristallo di rocca le cui dimensioni, secondo Freestone, sono molto difficili da ottenere dalle miniere messicane. Molto più probabilmente il cristallo proviene dal Brasile.

Molti cultori della New Age che credono alle leggende relative ai teschi di cristallo rimarranno sicuramente delusi da questi nuovi studi. Molti di essi sono infatti assolutamente convinti dell'autenticità dei teschi e del fatto che questi siano destinati a riunirsi per cambiare il destino dell'umanità. A riprova di ciò, il dottor Colin McEwan del British Museum ha dichiarato: "Abbiamo ricevuto lunghe petizioni riguardo al danno che stiamo facendo al teschio in quanto lo imprigioniamo e non gli permettiamo di concludere il suo destino".

Il professor Freestone ha ammesso di essere perfettamente consapevole delle difficoltà di convincere chi vuole a tutti i costi credere alla natura misteriosa del teschio. Ma ha anche aggiunto che il teschio "qualunque cosa se ne possa pensare, è un oggetto fantastico. Anche se venne realizzato in Germania alla fine del diciannovesimo secolo". http://www.cicap.org


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Messaggiodi Evaluna il 09 lug 2007 11:18

La loro esistenza in tempi antichi, sembra confermata da ritrovamenti ossei e da scritture sacre, riconducibili alle più svariate religioni, ma soprattutto quelle cristiane ed ebree.
Sono stati forse loro, gli autori delle costruzioni megalitiche che vanno da Sacsahuaman in Perù alle splendide Piramidi sul Plateau di Giza?


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Nel 1925 a Glozel (vicino a Vichy - Allier, Francia) Emile Frendin sprofondò nel suo campo dove stava lavorando, e trovò "Il campo dei morti": 3000 oggetti incisi, vasellame, utensili, gioielli, manufatti in osso e legno del 17~15.000 a.C. - quando non dovrebbero esistere nè scrittura (il primo sistema di scrittura documentato è quello sumero-accadico, IV millennio a.C.), nè la ceramica (la cui lavorazione oltretutto mostra un senso artistico assai sviluppato ed eccezionalmente raffinato, coordinato con notevole intuito simbolico - ad es., le statue coi volti senza bocca che hanno portato alla denominazione di "civiltà del silenzio"). Sorprendono inoltre le dimensioni delle ossa umane rinvenute (cranii grandi il doppio), delle impronte, e dei monili (ad es. bracciali) su misura per arti giganteschi. Nel 1577 a Willisau, nel cantone di Lucerna, venne alla luce uno scheletro dalle ossa enormi. Le autorità della zona si affrettarono a convocare una commissione di esperti capeggiata dal anatomista elvetico Plater, di Basilea. Gli studiosi rimasero perplessi, ma dinanzi al parere del grande specialista chinarono il capo. Plater dichiarò che si trattava senza ombra di dubbio di resti umani, nonostante la loro mole fosse alquanto insolita. Lo scheletro era incompleto ma l'anatomista lo ricostruì sulla creta: ne risultò il disegno di un titano alto 5,80 metri! Fu battezzato "il gigante di Lucerna" e le sue ossa furono orgogliosamente esposte in una sala del municipio. Recentemente scheletri di 2,8-3,1 metri sono stati rinvenuti da antropologi sovietici nella regione caucasica.
Ne parlano in maniera chiara sia la Bibbia, IGenesi 6,1-4)… 1Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla terra e nacquero loro figlie, 2i figli di Dio videro che le figlie degli uomini erano belle e ne presero per mogli quante ne vollero. 3Allora il Signore disse: "Il mio spirito non resterà sempre nell'uomo, perché egli è carne e la sua vita sarà di centoventi anni".
4C'erano sulla terra i giganti a quei tempi - e anche dopo - quando i figli di Dio si univano alle figlie degli uomini e queste partorivano loro dei figli: sono questi gli eroi dell'antichità,

(libro dei Numeri 13, 21-29;32-33)….Quelli dunque salirono ed esplorarono il paese dal deserto di Sin, fino a Recob, in direzione di Amat. Salirono attraverso il Negheb e andarono fino a Ebron, dove erano Achiman, Sesai e Talmai, figli di Anak. Ora Ebron era stata edificata sette anni prima di Tanis in Egitto. Giunsero fino alla valle di Escol, dove tagliarono un tralcio con un grappolo d'uva, che portarono in due con una stanga, e presero anche melagrane e fichi.
Quel luogo fu chiamato valle di Escol a causa del grappolo d'uva che gli Israeliti vi tagliarono.
Alla fine di quaranta giorni tornarono dall'esplorazione del paese e andarono a trovare Mosè e Aronne e tutta la comunità degli Israeliti nel deserto di Paran, a Kades; riferirono ogni cosa a loro e a tutta la comunità e mostrarono loro i frutti del paese. Raccontarono: "Noi siamo arrivati nel paese dove tu ci avevi mandato ed è davvero un paese dove scorre latte e miele; ecco i suoi frutti. Ma il popolo che abita il paese è potente, le città sono fortificate e immense e vi abbiamo anche visto i figli di Anak Ma gli uomini che vi erano andati con lui dissero: "Noi non saremo capaci di andare contro questo popolo, perché è più forte di noi". Screditarono presso gli Israeliti il paese che avevano esplorato, dicendo: "Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese che divora i suoi abitanti; tutta la gente che vi abbiamo notata è gente di alta statura; vi abbiamo visto i giganti, figli di Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste e così dovevamo sembrare a loro. Raccontarono: "Noi siamo arrivati nel paese dove tu ci avevi mandato ed è davvero un paese dove scorre latte e miele; ecco i suoi frutti. Ma il popolo che abita il paese è potente, le città sono fortificate e immense e vi abbiamo anche visto i figli di Anak Ma gli uomini che vi erano andati con lui dissero: "Noi non saremo capaci di andare contro questo popolo, perché è più forte di noi". Screditarono presso gli Israeliti il paese che avevano esplorato, dicendo: "Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo è un paese che divora i suoi abitanti; tutta la gente che vi abbiamo notata è gente di alta statura; vi abbiamo visto i giganti, figli di Anak, della razza dei giganti, di fronte ai quali ci sembrava di essere come locuste e così dovevamo sembrare a loro…(la caverna del tesoro 15 )..Ora sul monte rimanevano i soli Metusala e Noè, poiché tutti gli altri figli di Seth erano discesi dai confini del Paradiso verso la pianura tra i figli di Caino. E qui si unirono i figli di Seth, gli uomini con le figlie di Caino. Esse concepirono e partorirono degli uomini giganteschi, una stirpe di giganti alti come torri…(libro dei giubilei 5 “nozze degli angeli con le figlie degli uomini ; annuncio del diluvio”.

..E, quando i figli degli uomini incominciarono a moltiplicarsi sulla terra, e furono loro generate delle figlie, avvenne che gli angeli di Dio le videro, in un anno di questo giubileo,(e si accorsero) che erano belle a verdersi. E se ne scelsero alcune tra le loro mogli e queste generarono loro dei figli, e costoro furono i giganti. ..(libro etiopico di Enoc.7 ) Costoro (Angeli) e tutti gli altri con essi si presero moglie ciascuno di loro se ne scelse una cominciarono frequentarle, e a contaminarsi con esse, le ammaestrarono nelle arti magiche, nelle formule di scongiuro, nel taglio di piante e radici e rivelarono le piante dotate di proprietà medicinali. Ma esse rimasero incinte e generarono giganti alti 3000 cubiti che consumarono il prodotto degli uomini. Ma quando gli uomini non poterono più rifornirli di nulla, i giganti si rivoltarono contro di loro e li divorarono…. ; che il Mahabharata, sia i testi sacri thailandesi che quelli di Sri Lanka, sia le storie egizie che quelle irlandesi e basche. Anche in America le tradizioni relative ai titani non mancano. . Per esempio ne da' notizia il "Manoscritto messicano di Pedro de los Rios", in cui si legge: "Prima del diluvio che si verificò 4008 anni dopo la creazione del mondo, la Terra di Anahuac era abitata dagli Tzocuillixeco, esseri giganteschi...". Sappiamo inoltre che gli spagnoli di Hernan Cortes sbarcarono in America e appresero dai saggi indigeni di come "un tempo esistessero uomini e donne di statura molto alta...".Gli furono mostrate ossa gigantesche fra cui "un femore alto come un uomo di normale statura" che Cortes spedì al suo re.
. Le leggende sui giganti abbondano attorno al Lago Titicaca e molte di esse affermano che essi si trasferirono al sud. I loro discendenti dovettero popolare fino a qualche secolo fa la Patagonia, e il suo scopritore, Magellano, li incontrò più volte. E' scritto dell'incontro con uomini "così alti che le teste dei membri dell'equipaggio arrivavano a malapena alla loro cintola e la loro voce era quella di un toro...". Né manca Erodoto ( storie 1-68 ) il quale parla di un fabbro che..."Volevo fare un pozzo in questo cortile, scavai e m'imbattei in una bara di sette braccia (un braccio equivale a circa 44 centimetri). L'aprii e...io non credevo che fossero mai esistiti uomini di maggiori dimensioni di quelli di oggi, ma vidi che il morto era di lunghezza pari alla bara (oltre 3,10 metri); lo misurai e lo riseppellii".

ANTONIO SOLDANI http://www.misteromania.it


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Messaggiodi blanche il 09 lug 2007 16:56

Di misteri nel mondo ce n'è talmente tanti che è quasi impossibile conoscerli, spiegarli o tentare di capirli, ma è affascinante e meraviglioso poter leggere di essi e cercare di capire anche se in modo irrazionale.

Io tempo fa mi ero non documentata, ma informata per semplice interesse personale su alcuni argomenti alquanto inspiegabili e interessanti...
Se riesco a trovare qualcosa ve la posterò per rendervi, anch'io, partecipi di ciò che può essere definito misterioso, pauroso, ma a volte anche intrigante e affascinante :wink:
Ultima modifica di blanche su 22 set 2007 14:08, modificato 1 volte in totale.
Siamo come la luna: non sempre si riesce a mostrare il nostro lato splendente...quello che tutti vorrebbero vedere!
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Messaggiodi Evaluna il 17 lug 2007 12:27

OOPARTS

OGGETTI FUORI DAL TEMPO




Il geode di Coso

Il 13 febbraio 1961 durante una spedizione sulle montagne di Coso, California (Usa), alla ricerca di geodi ne fu ritrovato uno ricoperto da frammenti di conchiglie fossili, all’interno del quale Mike Miksell (uno dei membri del gruppo) notò uno strano oggetto: un filo centrale dal diametro di 2 mm, circondato da una sezione circolare di 18 mm di un materiale simile alla ceramica, circondato a sua volta da un altro materiale simile al rame. Come rilevato dallo stesso Ron Willis (altro membro della spedizione) l’oggetto in questione è molto simile a una candela d’accensione! La datazione rimane comunque incerta e non è stato possibile verificare se si tratta di un oggetto di qualche centinaio di anni o di 500.000 anni come affermato da alcuni geologi.

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Un jet dal Sud America

Il governo della Colombia, nel 1954, mandò parte della sua collezione di antichi oggetti d’oro in un tour negli Stati Uniti. Fra i monili, un pendente dorato che riproduceva un modello di velivolo ad alta velocità databile ad almeno 1000 anni fa, identificabile come parte della cultura pre-lnca Sinu.

La conclusione degli studiosi è che non rappresenti alcun animale, in quanto le ali sono molto rigide e a delta. Il timone è di forma triangolare, a superficie piatta e rigidamente perpendicolare alle ali. A rendere più fitto il mistero, sulla parte laterale sinistra del timone appare un’insegna, esattamente dove si pone nei velivoli odierni. L’insegna è ancora più fuori posto di tutto l’oggetto in quanto si tratterebbe della lettera aramaica Beth o B.

Questo starebbe ad indicare che l’oggetto non è originario della Colombia, ma antecedente, appartenente a una qualche popolazione del Medio Oriente che conosceva il segreto del volo.

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UN PROIETTILE CONTRO l’uomo di Neanderthal?

Nel museo di Storia Naturale di Londra si trova un teschio datato circa 38.000 anni fa, periodo Paleolitico, rinvenuto in Zambia nel 1921. Sulla parete sinistra del teschio c’è un foro perfettamente rotondo. Stranamente non ci sono linee radiali attorno al foro o altri segni che indichino sia stato prodotto da un’arma, una freccia o una lancia.

Nella parete opposta al foro, il teschio è spaccato e la ricostruzione dei frammenti mostra che il reperto è stato rotto dall’interno verso l’esterno, come si fosse trattato di un colpo di fucile. Esperti forensi dichiarano che non può essere stato nulla di diverso da un colpo esploso ad alta velocità con l’intenzione di uccidere.

Chi possedeva un fucile 38.000 anni fa? Certamente non l’uomo delle caverne, ma forse una razza più avanzata e civilizzata.

Nel Museo di Paleontologia di Mosca, inoltre, è presente un altro reperto simile, il cranio di un bisonte, rinvenuto a Yakuzia (Siberia) e vissuto dai 30.000 ai 70.000 anni fa, sulla cui fronte è presente un buco circolare.

Un altro caso simile viene citato dal giornalista Victor Louis dalla Russia, il quale riferisce che nel Museo di Paleontologia di Mosca si trova un cranio perfettamente conservato di un bisonte dalle lunghe corna rinvenuto nella Yakuzia (Siberia orientale). Secondo i paleontologi tale specie sarebbe vissuta dai 30.000 ai 70.000 anni fa. Al centro della sua fronte è visibile un foro rotondo che, secondo alcuni studiosi, potrebbe essere stato causato da una pallottola!

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Misteriosi Manufatti di milioni di anni fa

Negli ultimi 30 anni i minatori della miniera d’argento di Wonderstone, in Sud Africa, hanno estratto dalla roccia diverse strane sfere di metallo, fino ad ora circa 200, che sono state analizzate all’Università di Witwaterstand, Johannesburg, da eminenti professori di geologia.

Le sfere metalliche somigliano a globi appiattiti di circa sette centimetri di diametro, di colore blu acciaio con riflessi rossastri e all’interno del metallo piccoli puntini di fibre bianche. Sono fatte di una lega di nichel e acciaio, che in natura non si trova, e la composizione principale è di origine meteorica. Ciò che rende la cosa ancora più misteriosa è che gli strati geologici dai quali sono state estratte le pietre risalgono ad almeno tre miliardi di anni fa. Aggiungendo mistero al mistero, Roelf Marx, responsabile del museo presso il quale sono custodite le pietre, dice che periodicamente esse roteano sul loro asse da sole.



UNA COLLEZIONE DI OOPART IN AMERICA E STRANE SIMILITUDINI

Nel Museo di Storia della Tecnologia della Smithsonian Institution di Washington è custodita la più grande collezione di Oopart esistente al mondo; tra le altre cose sono degne di nota: una pinza al contrario che quando si abbassa la leva le due tenaglie anziché stringersi si allargano; un ordigno composto da una serie di piccole sfere di vetro che ruotano attorno ad un’asse posta sopra uno specchio; una strana “forchetta” in ferro in uso nelle navi circa duecento anni fa.

Ma esistono anche oggetti molto più sconcertanti per la loro attualità come un incensiere di ceramica, scoperto a sei metri di profondità nella Piramide di Tlateloco in Messico, che ricorda molto da vicino un reattore nucleare; oppure una lente di cristallo molata a mano rinvenuta in una tomba ad Heleuan, in Egitto; e lo stesso anello della Dea Cupra che serviva per aprire un varco per scendere sulla Terra che ritroviamo anche nelle raffigurazioni del Dio Persiano Ahura Mazda, in una delle porte del Tripylon a Persepoli; quale misterioso legame univa due civiltà e due divinità così lontane tra loro e come poteva questo strano oggetto essere conosciuto contemporaneamente da entrambi?





MODELLINI DI MODERNI AEREI IN BOLIVIA?

In Bolivia sono stati rinvenuti numerosi monili d’oro precolombiani, scambiati inizialmente dagli archeologi per gioielli a forma di uccello, raffigurerebbero in realtà mezzi volanti simili ad aerei o ai moderni shuttle. In essi, infatti, sono chiaramente evidenti delle ali squadrate, la calotta per l’equipaggio e il timone di coda. Alcune fonti, addirittura, dicono che un pilota tedesco, Peter Belting, provò a costruire un modello in scala di tali manufatti con esiti più che positivi, il modello in scala munito di motore spiccò il volo!



ANCORA MISTERI DALLA PREISTORIA

Gli ultimi OOPART sono stati trovati in Russia intorno al 1991 - 1993.

Alcuni archeologi scavando in prossimità del letto del fiume Narada, in cui si trovavano strati preistorici risalenti al Pleistocene, trovarono numerose viti e rondelle di una grandezza compresa tra i 0,003 millimetri ai 3 cm. Seppure esse fossero appena visibili ad occhio nudo, l’analisi al microscopio elettronico rivelò essere dei manufatti lavorati con intelligenza. Ma come potevano esistere oggetti del genere due milioni di anni fa? Inoltre, una ulteriore analisi chimica ha dimostrato l’insolita composizione di tali manufatti, si trattava di metalli rarissimi, quali il molibdeno e il tungsteno (il tungsteno è il materiale attualmente utilizzato come filamento nelle lampadine elettriche). Si tratta di oggetti autentici, i risultati delle analisi sono stati infatti divulgati dall’Istituto di Geologia di Mosca.

Qual’è la loro origine atlantidea o extraterrestre?

Fonti : http://www.robertolapaglia.com


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Messaggiodi acid il 26 lug 2007 19:22

Chi non ha mai sentito parlare dei vampiri? Il vampiro, diciamocelo, và sempre di moda e a cicli ricorrenti ritorna a far parlare di sè...

Magari tutte queste cose ci posson sembrare lontani retaggi culturali di popoli distanti da noi , immersi in credenze orientali che solo come curiosita’ “toccano” il nostro paese e la nostra cultura.
Questo in realta’ fino a pochi mesi fa , quando a Trani , un paese della provincia di Bari , in Puglia , sono state scoperte appunto le tombe di “vampiri”.
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In uno scavo condotto a Trani , in particolare in localita’ “Capo Colonna” sono emerse due sepolcri databili IX-VIII sec. a.C. con particolari sconcertanti.
Infatti nella prima sepoltura era deposto un individuo in posizione inginocchiata schiacciato da un lastrone posto alle sue spalle , nella seconda tomba , molto piu’ grande , son stati trovati tre defunti anch’essi con un masso.

In realta’ l’area era sicuramente un luogo di culto , e questo lo testimonierebbe il Monastero di Capo Colonna ancora visitabile. Gia’ nel passato eran stati scoperti reperti di epoca micenea e tardo-ellenici , reperti che pero' stranamente non sono mai stati resi noti ne’ pubblicati , l’ultimo scavo pero’ ha portato alla luce una struttura le cui pareti esterne , costituite da grandi lastroni , avevano la particolarita’ di esser infisse nel terreno.
Tra i diversi reperti trovati e’ stato segnalato su di un frammento uno strano disegno di un “animale” bipede con una notevole cresta e una coda da rettile.
Ma le particolarita’ , gia’ non poco rilevanti , non si esauriscono qui , infatti e’ stata anche ritrovata una “fossa circolare” di cui si ignora la funzione all’ interno della quale sono state infisse delle pietre verticali.
Per quanto riguarda le due tombe , poi , la piu’ piccola e’ posizionata fuori dal recinto dell’edificio , mentre la seconda all’interno dello stesso e inoltre entrambe non hanno corredo funerario , sicuramente si doveva trattare di stranissimi personaggi che , non dovevano assolutamente ritornare tra i vivi, non permettendo loro di proiettare se stessi e la propria stirpe negli oceani del tempo. Sepolture di questo tipo , gia’ presenti in altre parti del mondo , sono le prime presenti e comunque scoperte in Italia... [.confuso.]
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Messaggiodi Aretusea il 27 lug 2007 13:27

La Maledizione del Bimbo che Piange

Si racconta che in Inghilterra, dagli anni '80 si incominciarono a vendere alcune stampe di un dipinto raffigurante un bel bimbo con le lacrime agli occhi. Ma si racconta anche che lo stesso quadro porti con sé una maledizione. Infatti, il povero bimbo sarebbe stato raffigurato piangente perché costretto a posare dall'artista. Negli anni subito successivi, ci furono gravi incendi che coinvolsero alcune abitazioni dell'Inghilterra e, ogni volta che i vigili del fuoco si recavano sul posto, trovavano tutto distrutto, tranne le stampe del bambino piangente, come se fosse immune alle fiamme. Anzi, si iniziò a spargere la voce che fosse proprio quel bambino a provocare gli incendi, agendo attraverso le stampe che lo raffiguravano.
Il "Sun", giornale a grande tiratura, insinuò che l'immagine portasse sfortuna. Nel 1985, proprio per via di questi enigmatici incendi, molte di queste stampe vennero bruciate in grandi falò. nel giorno di una ricorrenza popolare che si celebra il 5 novembre. Nel febbraio seguente, morì un pensionato in un incendio che distrusse interamente la sua casa. L'unico oggetto che si salvò fu proprio una di queste inquietanti stampe.

Noi del C.R.O.P. siamo entrati fortuitamente in possesso di una di queste stampe (visibile qui sotto), ma fin'ora non sono state riscontrate anomalie legate ad essa.


http://www.croponline.org/images/bimbochepiange2.jpg

Fonte: croponline

un mesetto fa circa, nel mezzo delle mie ricerche per comprare casa, 1 agenzia mi ha portato in 1 appartamento in cui la proprietaria aveva nel salone ben sei quadri di bambini che piangono..tra cui c'era proprio questo..
:?
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Messaggiodi Evaluna il 30 ott 2007 13:35

Sicilia, gli alieni dietro i fuochi di Canneto di Caronia.

30/10/2007
Secondo un gruppo di esperti

Il solo fatto desta curiosità: a partire dal 2004, oltre 300 incendi spontanei si sono sviluppati nel paesino di Canneto di Caronia (Messina). La colpa, secondo un rapporto redatto da esperti e scienziati, sarebbe imputabile agli alieni.

Il gruppo di studio, creato dalla Presidenza del Consiglio nel 2005 e coordinato da Francesco Mantegna Venerando, coordinatore regionale del comitato della Protezione Civile siciliana, e composto da tecnici di carabinieri, aeronautica, marina e da un ricercatore della Nasa, dopo 24 mesi di analisi, è arrivato alla conclusione che Canneto di Caronia sia stata colpita da fenomeni elettromagnetici di origine artificiale, capaci di generare una grande potenza concentrata, fasci di microonde ad altissima frequenza. Ma non riconducibili a nulla di naturale. Al primo posto tra le ipotesi presentate dagli esperti c'è la sperimentazione di una misteriosa arma segreta militare, ma subito dietro ci sono gli Ufo. "Tecnologie militari evolute anche di origine non terrestre – si legge nel testo – potrebbero esporre in futuro intere popolazioni a conseguenze indesiderate. Gli incidenti di Canneto di Caronia potrebbero essere stati tentativi di ingaggio militare tra forze non convenzionali oppure un test non aggressivo mirato allo studio dei comportamenti e delle azioni in un indeterminato campione territoriale scarsamente antropizzato".

A supporto della tesi, i numerosi avvistamenti di extraterrestri concentrati, guarda caso, proprio nella stessa fascia di territorio siciliano, quella di Canneto di Caronia. Nel tempo, e soprattutto da quando gli incendi misteriosi hanno tolto la pace alle famiglie che abitano nella piccola frazione, numerose sono state le testimonianze , a volte corredate di immagini, di chi ha giurato di avere visto oggetti luminosi volanti.

FONTE DELLA NOTIZIA.


Non sono per niente un tipo scettico :wink: e credo che oltre a noi ci siano altre forme di vita nell'universo. :roll: :wink:

Comunque, per quanto riguarda gli alieni in Sicilia, Caronia non è l'unico luogo in cui questi si trovano... :roll: sapeste quanti se ne vedono in giro a Siracusa... :roll: [.linguaccia.] [.cheridere.] [.risata.]
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Re: L'ANGOLO DEL MISTERO...

Messaggiodi sirtor il 08 ago 2009 18:40

Edward Leedskalnin ed i segreti dei costruttori di piramidi



La scienza e gli scienziati di tutto il mondo non sono riusciti fino ad oggi a spiegare come Edward Leedskalnin sia riuscito a costruire il "Coral Castle". Un'impresa degna degli antichi egizi con una piccola differenza: lui ha fatto tutto da solo.

Edward Leedskalnin, nato a Riga Latvia il 10 agosto 1887, in seguito al rifiuto di nozze della sua amata Agnes (pervenutogli un giorno prima del giorno del matrimonio) dedicò la sua vita alla realizzazione di un'opera sorprendente ed incredibile.

Questo uomo, poco più alto del metro e mezzo e di soli 45Kg., è riuscito da solo a spostare ed a scolpire più di 1.100 tonnellate di rocce di corallo, dando vita al "Coral Castle", una volta conosciuto col nome di "Rock Gate Park".

Attualmente ci sono solo ipotesi su come Ed sia riuscito a spostare questi blocchi senza ausilio di mezzi meccanici ed elevatori; molti scienziati credono che la sua tecnica derivasse da quella utilizzata dagli antichi egizi per la costruzione delle piramidi e da quella per la realizzazione di Stonehenge.

Non c'è alcuna testimonianza al riguardo di come Ed spostava questi enormi blocchi per migliaia di metri; il suo lavoro si concentrava di notte al lume di una lanterna. Egli non possedeva auto od altri mezzi di trasporto.

Alla sua morte fu trovato solo un generatore elettrico, mentre il "marchingegno" per spostare tali blocchi non fu mai trovato. Sembra infatti che Ed utilizzasse una scatola posta nel centro di un tripolo ad una determinata altezza dal suolo. Attualmente un gruppo di scienziati sta studiando e sta facendo delle ipotesi sui flussi magnetici terrestri e sulla possibilità di spostare oggetti grazie all'antigravità.

Se da un lato il mistero dello spostamento dei blocchi sia ancora irrisolto, le sue costruzioni celano segreti non ancora spiegati. E' il caso della 9-Tone-Gate, una porta semicircolare e oltretutto pesantissima che può essere aperta con una minima pressione di un dito della mano. Essa è stata oggetto di articoli su "In Search or', "That's lncredible" e "P.M. Magazine".

Un mistero inspiegabile.


da:
pianeta.com

Per saperne di più http://www.daltramontoallalba.it/personaggi/edward.htm
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