31 MAGGIO 1947 – 31 MAGGIO 2007…60 ANNI D’AMORE! ( a Don Carlo Cerri )
E’ felice una mamma quando la creatura portata nel grembo per nove mesi viene deposta
con cura sopra il suo cuore…
Essa ancora non apre gli occhi, non parla, emette solo vagiti dalle note stridenti, eppure
la sua mamma ne immagina già lo sguardo, ne ode la voce, ne sente il calore…
E’ insonne la prima notte per queste due creature destinate a rimanere divise nel futuro
colorato di speranza per entrambe e di richieste al Creatore del mondo di lassù…
Un bimbo nasce nel paese famoso per il Castello, la Basilica con il gran bel campanile,
la Santa Cabrini Patrona degli emigranti, la gente dai dialetti numerosi come i paesi
visitati da quei venditori furbi e barasini, ed ancora…per gli artisti, musicisti e poeti…
Il bimbo cresce in una famiglia numerosa e protetta dalla mano benedicente di Colei
destinata ad essere ispiratrice delle vocazioni sacerdotali e missionarie ivi scaturite!
Il bimbo, infatti, ne rimane incantato…Maria, Madre di Gesù, è per Lui Mamma tanto amata
al punto da essere venerata quotidianamente sin prima dell’alba, in ginocchio…
E’ la musica il secondo amore del bimbo ormai giovane: con essa le sue mani compongono
estrosi virtuosismi all’organo e, nel silenzio intriso d’incenso della Basilica, inebriano lo spirito!
Com’è bello questo amore:la Madonna, la musica, la preghiera…e tanti amici con cui cantare!
Sono simili ad un gregge, questi amici…e Carlo vorrebbe condurli in verdi pascoli…
“Salute e pace…in alto i cuori…com’è bello che i fratelli siano riuniti in un’agape fraterna!”
Queste sono le frasi più ricorrenti del giovane Carlo che diventa pastore di anime a 26 anni…
Il suo sguardo è attento…la sua voce è pacata ma ben intonata per cantare nei cori gli inni
dedicati a Maria ed a Gesù…le sue mani ne stringono tante altre, ed il loro calore irrompe
come un fiume in piena nell’animo dei penitenti e degli amici…
Quante meditazioni lo trovano inginocchiato nella sua stanza…e le pagine delle scritture
lo formano su quello che può servire come esempio di vita quotidiana e umile!
Passano gli anni e Don Carlo è sempre lo stesso…con i capelli ormai bianchi e la musica che fa’ battere quel suo grande cuore che, di tanto in tanto, ha bisogno di un piccolo aiuto…
Quest’anno la primavera è ormai più che inoltrata, ed è il sole ad allietare questo giovedì
che lo vedrà festeggiare i 60 anni di sacerdozio fedele, unito a chi più ha amato come un Padre:
gli ammalati, i volontari, le persone sole e bisognose, i suoi cari presenti quaggiù e pure essi, ovvero coloro che hanno lasciato questa terra per volare lassù dove Dio Padre ha chiamato…!
“E’una nota di affetto sincero quella che ci lega a Te, caro Don Carlo, e sono certo che sempre,
ancor prima che il giorno inizia con l’alba, Tu ci hai portato nel grembo con la Preghiera
a Colei festeggiata soprattutto nel mese di Maggio come una regina:regina del cielo e della terra.
Il futuro è un segreto conosciuto solamente da chi ha ispirato la Tua vocazione, ma sappiamo
che i Tuoi passi e la Tua voce mai si fermeranno se non per ascoltare la musica più dolce,
la musica più soave, la musica più leggiadra, la musica più ammaliante…che dice cosi:
In ogni chiesa silenziosa dove ognuno vuol tornare, una donna, un dolce volto che Ti attende con amore…sguardo intenso e premuroso che Ti chiede di affidare la Tua vita, il Tuo mondo, in mano a Lei! Madonna, nostra Regina, è dolce esser Tuo figlio…oh lascia, o Madre Santa,
ch’io viva vicino a Te.
Con Amicizia, Ammirazione ed Affetto immenso, Paolo Olivari
S.Angelo Lodigiano, 31 Maggio 2007