E se attraverso i virus informatici si 'infettasse' Fido? Da anni, oramai, i padroni degli animali domestici hanno l'obbligo di inserire sotto la cute della bestiola una etichetta RFID (Radio Frequency Identification Device, dispositivo di identificazione su radio frequenze). E da qui nasce il rischio: è stato dimostrato, annuncia Norman Security, che i chip radio possono essere infettati da codici maligni e altri malware, e ciò si traduce nel rischio di essere tracciati con una precisione abbastanza elevata da chi intercetta il segnale. Quello che però fanno notare i ricercatori e gli esperti di sicurezza, è che in futuro la tecnologia RFID sarà uno strumento sempre più comune. Sensori di questo genere verranno integrati nei passaporti, sulle etichette dei bagagli, nei dispositivi elettronici e potranno essere poste intorno al collo o sotto la cute degli animali domestici. Ma mentre studi precedenti avevano indicato che i chip erano troppo minuscoli per essere infettati da virus o altri malware, un gruppo di ricercatori europei, annuncia ha verificato che è invece possibile infettare i chip RFID con codice nocivo. Se criminali, hacker e terroristi riuscissero a infettare questi chip, avrebbero a disposizione un enorme potenziale: potrebbero infatti utilizzarli per controllare gli spostamenti o raccogliere informazioni importanti.
Mah......è vera questa storia secondo voi