di antoniorandazzo il 24 nov 2008 07:57
Certo che non è semplice proprio perchè tanta gente considera un lusso la cultura.
Premetto che per cultura intendo: il modo di vivere di un popolo.
Quindi educazione e trasmissione di conoscenza, tradizioni, valori, mestieri, arte e tutto ciò che può essere attività dell'uomo ecc....eccc....
Un tempo, prendiamo l'ipotesi di un villaggio, gli anziani, quindi i saggi e chi conosceva, aveva il compito di addestrare e tramandare tutto ciò che riguardava quello specifico popolo.
Esempio lampante la Bibbia prima trasmissione orale e successivamente scritta.
In ogni caso, non mi riferisco solo all'arte, intendevo dire che tutti debbono avere la possibilità di accesso alla conoscenza a partire dalle scuole e dai mezzi di comunicazione pubblica che dovrebbero svolgere proprio il ruolo primario che prima era degli anziani.
Specificatamente ricordi quando all'inizio in TV si facevano lezioni d'italiano che hanno esteso proprio l'uso della lingua a tanti cittadini in ogni luogo nel tentativo di fare anche gli italiani oltre ad aver unito l'Italia? Quanti di noi possono dire di non aver appreso conoscenza da buone trasmissioni TV?
Dovere degli anziani di oggi, che dovrebbero essere saggi, cioè i rappresentanti del popolo, gli amministratori e le classi più in vista, cosa trasmettono alla generalità dei cittadini ?
Come fare la velina, quale belletto fa più attraente, quale profumo è più sex o eccitante, le demenziali pubblicità di casalinghe farfalline e cretine ecc... ecc...
L'editoria, che certamente costa, specula sui contributi di stato e nello stesso tempo fa pagare carissimi i libri.
Il costo di un biglietto d'entrata ad un museo o sito culturale è carissimo solo per mantenere personale che bivacca, assunto da segreterie di partito, fannulloni da tutte le partiecc. ecc.
I primi a rubare sono proprio "gli anziani" proprio loro non hanno nulla da trasmettere, nessun valore che sia tale per far crescere la comunità, vedi anche università , sanità pubblica e privata, che ruba di meno se ne pente.
Famiglie allo sbando nelle quali non vi sono modelli da imitare, insegnanti che magari trasmettono conoscenza ed erudizione ma non modo di vivere, anzi, spesso cattivi modelli da non seguire ed anche qui ecc. ecc. ecc.
Tutto questo fa ed è cultura o no?
Mi fermo qui perchè sono certo che, se anche sintetizzato, il mio pensiero sarà capito.
p.s.Questo anche e, sopra tutto per la dolce laila che confonde arte, artisti e capacità tecnica senza conoscerne il vero significato e chiarisco:
Artista non è chi sa fare qualcosa, come quadri o sculture ma lo è, sopra tutto, colui che si interroga sul perché delle cose e lo fa in tutte le manifestazioni della sua vita.
In sintesi si può definire artista colui che prende sul serio tutto, anche la semplice e naturale defecazione.
Sono in linea di principio educatori che trasmettono valori e modi per interpretare la vita, non semplici strumenti per trasmettere erudizione. I veri artisti non hanno o si pongono limiti ma ricercano la continua battaglia contro se stessi, la materia, l’ignoto e il noto in una continua irrequietezza che li spinge a raggiungere vette ed ideali sempre più alti.
Così giornalmente facevano i grandissimi del passato come Leonardo, Michelangelo ecc…ecc.
Leonardo pensò di poter volare e studiò il volo degli uccelli, pensò a dipingere e cercò di inventarsi i colori e alcune tecniche, scrisse poesie, sonetti, insomma si chiese il perché di ogni cosa non limitandosi ad insegnare ecc. ecc….
Michelangelo, irrequieto per natura, additato ironicamente dai contemporanei come semplice scalpellino, dimostrò di essere in qualsiasi cosa: gli chiesero di affrescare la cappella Sistina e lo fece egregiamente, scrisse sonetti, scolpì cose irripetibili, visse la sua vita da uomo libero contro tutto e tutti.
Ottimo e assimilabile Giovanni Migliora uomo integerrimo, semplice, ma insegnate capace, che faceva tutto con passione e amore, uno dei pochi in questa città, dove la boria di alcune lobby limitano l’emergere di tanti talenti.
Sulla valenza artistica degli altri mi astengo perché solo chi cresce come uomo può essere un vero artista.
E, per chiarire meglio il concetto ecco cosa scrisse nel 2000 Luigi Amato.
I LUOGHI
Il laboratorio di ……. sorge nella parte alta di Siracusa, quella del sacco edilizio, una città nuova senza capo né coda oppressa dalla bruttezza, dal traffico e oggi anche da una crisi economica e d’identità che lascia ben poche speranze alle giovani generazioni peraltro anch’esse, per colpe sia chiaro, non solo loro, ma anche, svogliate e apatiche. Il segno di una ben radicata antropologia negativa ereditata dalle loro famiglie. A Siracusa non ha fallito solo il mondo politico, che pure ha macroscopiche responsabilità e di cui si parla ormai male con facilità (eser-cizio diffuso e per altro sterile perché in democrazia la politica è specchio della società), ma un’intera popolazione nella sua articolazione. Ha fallito il mondo imprenditoriale, ha fallito la cultura, hanno fallito le forze sociali, le istituzioni laiche e religiose di ogni tipo, ha fallito la gente comune. Abbiamo tutti smarrito il senso di un’identità antica e nel fallimento generale ci siamo autoassolti. Dalla bruttezza e dal caos possiamo uscire attraverso l’arte, soprattutto quella religiosa e sociale di ……………….
Mentre sto scrivendo è accaduto un episodio emble-matico ad Ortigia dove sono state danneggiate varie opere d’arte tra cui qualcuna dello stesso ……………………. Non è il solito vandalismo a cui siamo abituati dal lassismo del nostro paese. Esiste una valutazione più sottile. I barbari (ma qui la definizione è impropria perché il primo a fare una legge in Italia per la tutela dei beni culturali fu l’ostrogoto Teodorico) le cui fila si ingrossano sempre di più grazie al disfacimento della famiglia e della scuola negli ultimi decenni temono la bellezza dell’arte, delle coste, del mare, dei boschi perché la vedono differente rispetto al loro mondo di televisione, scooters, droga e maleducazione vero biglietto da visita della nostra demente società buonista.
Dall’arte deve partire la rivoluzione culturale per costruire la civiltà del domani.
Tra i casermoni di cemento e le strade ingolfate emergeranno i delicati legni di ……………..e di tanti altri artisti.
" u pisci feti ra testa" ma nonostante ciò la speranza ci anima e non muore mai solo con AMORE E PASSIONE PER LA VITA, smuoveremo il mondo e vinceremo