Sul Santo Graal si è sempre scritto e sempre si scriverà; è un argomento che mi ha sempre affascinato e continuerà ad affascinarmi. Non mi stancherò mai di leggere notizie su questo delicatissimo argomento. Ho letto una miriade di documenti e libri, ho fatto anche alcune ricerche personali e ho cercato di approfondire la mia conoscenza, ma alla fine tutto si dice e niente si dice sull'argomento Santo Graal. Ho aspettato un pò a scrivere, anche se subito mi è saltato agli occhi appena messo in evidenza nella Home page, impossibile non vederlo.
Le teorie sono tante e diverse.
In alcune leggende il Santo Graal viene descritto come il calice usato da Cristo nell'Ultima Cena in cui Giuseppe d'Arimatea aveva raccolto il sangue di Gesù crocifisso.
In una leggenda sorta in Spagna e in Francia intorno al 1100, il Graal è un oggetto sacro e misterioso che viene custodito in un tempio o castello in Bretagna, e solo i puri possono toccarlo conquistando la felicità terrena e celeste.
Altra teoria: Il Graal viene associato a un libro scritto da Gesù Cristo, che può leggere solo chi è in grazia di Dio e le verità di fede che esso contiene non potranno mai essere pronunciate da lingua mortale senza che i quattro elementi ne vengano sconvolti. Se ciò, infatti, dovesse accadere, i cieli diluvierebbero, l'aria tremerebbe, la terra sprofonderebbe e l'acqua cambierebbe colore.
Altre versioni risalenti al IV secolo: raccontano che la Maddalena fuggita dalla terra santa portò il Santo Graal con sé a Marsiglia dove sono tuttora venerate le sue presunte reliquie.
Una delle tante teorie, che poi viene sostenuta anche nel libro "Il codice da Vinci" dice che il Santo Graal non è una coppa dove fu raccolto il sangue di Gesù, ma una persona addirittura, Maria Maddalena, la vera «coppa» che ha tenuto in sé il sang réal – in francese antico il «sangue reale», da cui «Santo Graal» –, cioè i figli che Gesù Cristo le aveva dato. La tomba perduta della Maddalena è dunque il vero Santo Graal
Poi vi sono tante leggende legate al Santo Graal, ma ho scritto già tanto, toglierei spazio agli altri.
Comunque è la prima volta che sento che il Graal possa essere nella nostra provincia. Ho sentito dire del Castello di Gisors e del Castello di Montsegur in Francia, di Glastonbury in Inghilterra; spostandoci in Italia a Castel del Monte ad Adria, nella Chiesa della Gran Madre di Dio a Torino, nella Cattedrale di San Nicola a Bari e addirittura a Takht-I-Sulaiman in Iran, ma non ho mai sentito dire la Sicilia. Tutto può essere, certo che di strada ne ha fatta. Ma io sono della teoria che il Santo Graal non è qualcosa di materiale, ma qualcosa che supera questo, qualcosa di altamente spirituale e simbolico. Questo è il modestissimo parere di una persona semplice che cerca la verità in ogni cosa.