Durante i lavori per l'ampliamento del Santuario della Madonna delle Lacrime, sono stati riportati alla luce resti antichi (VI-V sec. a.c.) che testimoniano le continue modifiche subìte dal tessuto urbano antico.
Addirittura è stata individuata la via (strada pavimentata) di cui Cicerone parla nelle "Verrine", che collegava il cuore della città con la necropoli del fusco.
Ci troviamo nell'area archeologica di Piazza Della Vittoria.
A sud di questa "strada pavimentata", le fonti indicano la presenza di un santuario.
Infatti sono state rinvenute le fondazioni di un tempio (mt. 10x18) e di un altare, dedicati a Demetra e Kore, da cui è emersa una grande quantità di monete, statue, quadretti, vasetti, con i simboli tipici della "fiaccola e del porcellino" (simboli del culto Demetra-Kore).
La testimonianza siracusana di una ricca e potente industria coroplastica nell'età di Dionisio I è strabiliante, grazie a questo famoso deposito votivo di P.zza della Vittoria.
Saccheggiata barbaramente dai Cartaginesi, quest'area sacra fu sopressa per sempre nel V-IV sec. a.c.
Secondo la mitologia, dopo il rapimento di Kore (Persèfone) da parte del dio Plutone, la dea Demetra (Terra) riesce ad accordarsi con Plutone per far trascorrere alla figlia 6 mesi sulla terra e 6 nell'Ade (da ciò derivano le stagioni).
fonti adoperate:
La Sicilia dei due Dionisî - Nicola Bonacasa
Città e monumenti greci - Dieter Mertens