STORIA ED EVOLUZIONE DELLA SCRITTURA - di Antonio Zoppetti
IL LIBRO E I SUOI ANTENATI
Particolare dal Libro dei morti
Prima del libro:
papiri, pergamene, volumina
Il Libro dei morti degli Egizi è tra i più antichi reperti dell'attività letteraria dell'uomo; conteneva i riti e le formule sacre che dovevano guidare il defunto nel regno dell'oltretomba. Noi oggi lo chiamiamo "libro", ma la sua forma era molto diversa da quella dei nostri libri.
Gli Egizi scrivevano su rotoli ricavati dal papiro, che cresceva abbondantemente in Africa, soprattutto lungo le coste del Nilo. Dal fusto del papiro, opportunamente trattato, ottenevano dei lunghi fogli flessibili che rappresentavano a quel tempo un buon supporto per la scrittura. I rotoli potevano raggiungere anche molti metri di lunghezza e venivano avvolti intorno a un cilindro di avorio o di legno. Per poterli leggere era necessario svolgerli. Questo sistema di scrittura sui rotoli durò per molti secoli.
Le due più importanti biblioteche dell'antichità furono quella di Alessandria, in Egitto, e quella di Pergamo, in Grecia. Il papiro veniva importato dall'Africa e aveva dei costi elevati; per questo, a Pergamo, col tempo si sviluppò una nuova tecnica di produzione di fogli che impiegava come materiale la pelle di agnello, più resistente del papiro. Il nuovo supporto prese il nome di pergamena.
Intanto, già da tempo erano nati sistemi di scrittura alfabetici. L'invenzione è generalmente attribuita ai Fenici; è comunque ai Greci che si deve l'utilizzo della scrittura per la diffusione dei testi letterari e del pensiero filosofico da cui discende la nostra civiltà.
Lentamente, col passare dei secoli, al posto dei rotoli - che in epoca latina venivano chiamati volumina, da cui deriva il termine volume - si cominciarono ad affermare i codici, molto più simili ai nostri libri. Erano costituiti da fogli di pergamena tagliati in forma quadrata o rettangolare e rilegati. Questi "libri" non avevano una grande diffusione, sia per l'enorme tasso di analfabetismo che caratterizzava le società antiche, sia perché non esisteva la stampa: ogni copia veniva scritta a mano.
Per secoli i monaci trascrissero i manoscritti con minuziosa abilità, ricamandoli con miniature, decorazioni e illustrazioni che ne fanno delle vere e proprie opere d'arte. In questo periodo i libri avevano una funzione prevalentemente artistica ed estetica .