Fiera dei morti:

[acid]

Da sabato 27 ottobre e fino al 02 novembre, torna la tradizionale Fiera dei Morti.

Quest’anno le bancarelle saranno provvisoriamente posizionate in piazza delle Poste, per non intralciare il regolare svolgimento del mercato giornaliero di Ortigia.

[Evaluna]

Che bello !

La tradizionale Fiera dei Morti ( che a sentire il nome sembra una cosa macabra ma che non lo è ) è un ricordo che mi porto fin dall'infanzia quando con mio padre giravamo fra le bancarelle di dolciumi e giocattoli... Mmmmmm...

Peccato che negli ultimi anni si sia un po snaturata e si vedano sempre meno giocattoli e più cianfrusaglie...

Io, sicuramente svaligerò le bancarelle dei libri !!!

E voi ???

[Carman]

Io della festa dei morti ricordo l'odore di castagne arrosto che usciva dai pentoloni neri, le bancarelle di dolci con i famosi totò o "ossa di morto", e le famose pistole a gommini gialli, che andavano di moda quando ero pipccolo.
Ma orami non vedo più questa festa da almeno 8 anni...Sigh

[acid]

Bei ricordi Carman.. comprale adesso le castagne..... a 15 euri al Kg!!!!
Ma come mai? quale bene così prezioso sono diventate ste castagne?

Quasi ogni anno passo alla fiera dei morti... non posso resistere ai buonissimi Totò!

Da piccolo ricordo che i miei genitori uscivano di notte per farmi trovare, al risveglio, un simpatico regalino!

Adesso magari preferisco andare a trovare i defunti in altre giornate, per non incorrere in sterminate file e confusione al cimitero.

[Evaluna]

Ieri sera dopo il lavoro, ho fatto una capatina alla fiera dei morti di Piazza delle Poste e se devo esser sincera, sono rimasta parecchio delusa.

Le bancarelle dei dolciumi ci sono ancora ma se solo provi ad avvicinarti... ti "spennano"viva. Pochissimi i giocattoli e di bassa qualità, pochi libri e oggettini vari, moltissime le cianfrusaglie.

Probabilmente, ieri era ancora un po prestino e fra oggi e domani arriveranno gli altri ambulanti... almeno spero.

[acid]

Anche io sono passato...non ti credere che migliorerà qualcosa entro il 02.....
Le solite bancarelle...
Spostandosi alla ben più vasta fiera dei morti che si tiene a Catania (quest'anno presso la Playa....) la differenza si nota....

[archimede]

Domenica sera sono sceso in Ortigia, abbiamo posteggiato proprio li vicino, ma non ha avuto la curiosità di andare a vedere cosa c'era. Immaginavo di trovare proprio ciò che ha descritto Evaluna. Magari nei giorni cruciali della festa ci saranno miglioramenti

[Evaluna]

E io che pensavo di fare incetta di libri e pashmine...

Uhm...vedremo di fare una capatina in quel di Catania...

[acid]

La “Fiera dei morti” in via Trento torna all’antico.

(Link autore foto)

Dal 27 0ttobre e fino al 2 novembre, la strada di Ortigia ospiterà rigorosamente solo venditori di giocattoli e dolciumi, riprendendo una tradizione che si era interrotta negli anni passati. Durante i giorni della “Fiera dei morti” gli ambulanti degli altri settori merceologici troveranno comunque sistemazione a piazza delle Poste.
La decisione è stata assunta al termine di un incontro tra il sindaco, Roberto Visentin, gli assessori al Centro Storico, Ferdinando Messina e alle Attività Produttive, Rosario Fortuna e il presidente della circoscrizione di Ortigia, Salvatore Scarso. Ed era stata proprio la circoscrizione di Ortigia, nei giorni scorsi, a deliberare all’unanimità questa richiesta.
Molto soddisfatto l’assessore Ferdinando Messina per il quale “Si va verso il pieno recupero delle tradizioni: la “Fiera dei morti” da oltre 70 anni è dedicata ai dolci e ai giocattoli, è la fiera dei bambini, come tale è nata e deve continuare. Diciamo che da parecchi anni era ormai diventata un ibrido: noi abbiamo deciso il ritorno alle origini. Gli altri operatori economici saranno chiamati ad un piccolo sacrificio temporaneo, ma avranno a disposizione piazza dello Poste e quindi tutta l’area sarà un grande mercato all’aperto”.
Sul recupero culturale complessivo dell’area mercatale di via De Benedctis, l’assessore Messina, nei giorni scorsi, ha incontrato i commercianti per cercare di ricostruire un rapporto dopo le tante polemiche che si erano registrate nel passato.
“Il mercato di Ortigia- dichiara Messina- è un patrimonio culturale della città: in esso si respira una delle tante anime di Siracusa ed è nostro compito valorizzarlo. Esso ha tutte le caratteristiche dei mercati storici del Mediterraneo ed è uno dei luoghi che i turisti vogliono visitare quando arrivano in Ortigia”.
Uff. Stampa Comune Siracusa

[Evaluna]

Ci voleva un recupero della tradizione, del vero senso della festività e del mercato ad essa correlato e che ultimamente si era snaturalizzato.

Giusto anche che gli altri ambulanti possano usufruire di uno spazio apposito per quei giorni... Un pò per uno...

[blanche]

ogni anno risento gli odori, rivedo i colori...e mi sembra di tornar bambina, ma sarebbe' bello rivedere la "fiera" com'era allora

[Leyla]

Ho una proposta da farvi...

Perchè non fate un mini video da far vedere ai quelli come me che sono lontani ....da queste tradizioni in tutti i sensi.

Magari un piccolo reportage sul siracusawebtv..?

[acid]

Bella idea....da molto non sento Mondrian....


RIporto una bellissima testimonianza:

Tra le cose che rimpiango della mia fanciullezza, c' è LA FESTA DEI MORTI, un' usanza gentilissima che si viveva solo in Sicilia, dove nella tristezza del giorno che commemora i nostri cari defunti, solo i bimbi sorridevano e lo scoppiettio delle loro pistole faceva da compenso a quel malinconico silenzio di chi pensava a chi non era più tra noi.
Che ansia per noi ragazzini la sera del primo novembre! Si preparava un cesto grande, quello in cui la mamma metteva la biancheria da stirare; ed il cesto seppur grande, era piccolo per la nostra avidità.
Ad alta voce esprimevamo i nostri desideri: Voglio che i morti mi portano la pistola a capsi con scolpita la testa dell'indiano, come quella vista sui carrettini a piazza Pancali! Mio fratello, che era più grande, desiderava ardentemente il fucile a piumini, che negli anni cinquanta era in vendita libera.
I nostri genitori ascoltavano i nostri discorsi e si scambiavano occhiate che a noi sfuggivano.
Per farci dormire o comunque farci stare buoni a letto, mio padre raccontava storie da far rizzare i capelli ad un tignuso! (calvo)
Cosa curiosa, invece di stare svegli come ci eravamo ripromessi di fare, finivamo per cadere in un sonno pesantissimo, ed eravamo svegliati dagli scoppiettii delle pistole a capsi e fulminanti dei ragazzini del vicinato.
Allora lanciando urla feline, ci precipitavamo in camera da pranzo, che fungeva pure da salotto, e meraviglia delle meraviglie, i morti ci avevano portato tutto quello che noi per tanto tempo avevamo desiderato, eccetto il fucile a piumini di mio fratello, perchè avevano lasciato scritto era troppo pericoloso.
Eravamo così felici dei nostri giocattoli che li portavamo al cimitero; e lì ci riunivamo sulla collinetta a giocare agli indiani.
Il 2 novembre era una giornata da Far West in tutta Siracusa: ai Villini, ai vicoli Zuara e Giuliana, in Ortigia, alla Borgata etc.
Poi il 3 novembre tutti a scuola in via G.B. Perasso, ed una volta in classe la domanda spontanea e più frequente sulle labbra dei ragazzini era: Chi ti lassaru i morti? (cosa t'hanno lasciato i morti?) perchè i morti si distinguevano in ricchi e poveri in base ai regali che facevano.
La maestra ci ripeteva dieci, cento, mille volte che non era LA FESTA DEI MORTI ma LA COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI, povera maestra, non essendo siciliana, non poteva capire quest'usanza. Quando un compagno di giochi più grande di me, mi disse chi in realtà non fossero i morti che facevano regali ai bambini, ci rimasi male.
E' passato tanto tempo, i bambini sono cambiati, non giocano più in strada come una volta, chiusi come sono nelle case in condominio ed in quartieri dormitoio con gli occhi fissi sul computer o al televisore.

Non so se questa meravigliosa favola dei morti siciliani resiste ancora, anche se sarà inevitabile che su questa usanza il tempo scriverà la parola fine.
(da I RAGAZZI DEL MOLO S. ANTONIO di Armando Carruba)
http://www.anteasnazionale.it/

[Leyla]

Grazie per questo bellissimo testo.

Papa' mi ha raccontato la sua sua Festa dei Morti, nei momenti subito dopo la guerra... ma preferirei che la descrivesse lui ( ) come ha fatto il Sig.Carrubba.

[blanche]

a volte, quando leggo o sento di queste testimonianze, mi commuovo pensando al passato...un tempo non troppo lontano che ho vissuto anch'io per fortuna e mi spiace per i bambini di oggi che non hanno di questi ricordi perchè molti dei bambini di allora non glieli creano pensando di dar loro "di più"...